13. Una M non vale l'altra

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"Sei sempre molto silenzioso"

Beh, non è che tu di solito ti esponga molto.
È davvero difficile interpretare ciò che pensi.

"E poi posso chiederti perché a volte balbetti?"

O no, è stato contagiato dalla schiettezza di Seungmin!

Comunque non posso dirgli che mi rincretinisco in sua presenza perché è una divinità scesa in Terra, devo trovare un'escamotage.

"Mi capita quan-do-"
"Aha"

Non ce n'è stato neanche bisogno, non mi sta affatto ascoltando.
E non so se ciò sia un bene o un male.

Approfittai del fatto che mentre stessimo camminando lui fosse completamente distratto nell'osservarsi in giro ed emisi uno dei miei sospiri per provare a calmarmi.

Sono troppo nervoso, nervoso e pieno di dubbi.
Perché mi ha invitato a prendere un pudding, mi spara un mezzo interrogatorio -per giunta domande su di me, come se volesse conoscermi- e poi quando sto per rispondergli non mi presta attenzione?
Mmmh...
Boh...
Forse non dovrei fasciarmi la testa in questo modo.
Cazzo, ho davanti Minho! Piuttosto che stare qui a lamentarmi come una bambina lagnosa la vigilia di Natale dovrei baciare il terreno su cui cammina e come vorrebbe Felix ringraziare Gesù Cristo.
Ok, gli andrò incontro, o almeno ci provo.

"È da molto che... Lavori al bar?"
"Non troppo"
"... Capisco... E... E col club di danza come va?"
"Non c'è male"

Sta troncando ogni mio tentativo di chiacchierare.
Meglio lasciar perdere.
Sono una frana in queste cose e ora ne ho avuto la super conferma.

"Eccoci qui"

Minho mi aprì la porta facendomi passare per primo e io, sempre mantenendo lo sguardo basso, entrai.
Mi voltai in silenzio sperando che mi superasse così che fosse lui a scegliere il tavolo, ma dopo una rapida occhiata si dileguò verso il bagno, dicendomi di sedermi dove più preferissi.
Così feci.
Restò in bagno per circa cinque minuti, ma a me parve un'eternità.
È proprio vero che il tempo è relativo.
Venne verso di me con un viso serio e senza dire una parola si accomodò.
Ci fu un silenzio tombale, quasi mi venne la pelle d'oca.
Per fortuna il cameriere arrivò a prendere gli ordini.

"Un pudding al caramello e un americano"

Quindi l'altra volta aveva scelto quelli per me e Hyunjin perché sono i suoi preferiti.
Ti amo.

"Io- cioè per me un espresso e un pudding alla vaniglia"
"Ottima scelta. Ve li porto subito! Minho segno sul tuo conto?"
"No noi non-"
"Shh"

Mi zittì e fece cenno di sì al ragazzo.

"Minho non devi offrirmi..."
"Ti ho invitato io"
"Ma-"
"Ora stai iniziando a parlare troppo Jisung. Accetta e basta"

Sorrisi imbarazzato e mi misi le mani tra le gambe.

Ahi, mi ha detto Felix che è sintomo di vergogna e di chiusura verso chi si ha di fronte.

Le tolsi subito e iniziai a tamburellare con le dita sul tavolo.

"Che c'è? Ora sei in imbarazzo?"
"Ma- ma no... Perché dovrei..."
"Infatti, perché dovresti... Anche perché lei non è ancora arrivata"

Lei!? Ma di che cosa sta parlando.

"T-ti riferisci alla ragazza che oggi sarebbe... Di... Turno?"
"Quindi mi stavi dando retta quando l'ho detto, sai, non mi avevi risposto"

C'è del sarcasmo nelle sue parole.
È pungente.

Sorrisi imbarazzato.

"Hm- io-"
"È il suo primo giorno per l'esattezza"

Sono confuso.

Prima che potessi rispondere lo vidi alzarsi in piedi e inarcare le sopracciglia a qualcuno dietro di me.

Devo piantarla di mettermi nei posti che danno le spalle all'ingresso!

"Ciao Minho! Sei qui per fare il tifo per me?"

Ed ecco che si torna ad ignorare Han Jisung.

Tentai di concentrarmi su altro ed evitai di incontrare gli occhi di entrambi.

"Ho portato qualcuno"

Minho è davvero di poche parole.

"Vedo. È lo stesso dell'altro giorno"

Ma aspetta, la voce di lei mi è familiare.

"Sì, Minju non ti sfugge niente"

Punto primo la sua ironia è sublime.
Punto secondo, Minju!? Minju!?!? La sua ex!?! Perché cazzo mi ha portato qui sapendo che fosse il primo giorno di lavoro di lei!?
Tra l'altro... Merda.
Lei ha iniziato a lavorare dove lavora lui.
Le mie probabilità erano già nulle, ma ora sono sotto zero!
Ma che cazzo, ma dai.

Quel teatrino proseguì per poco perché Minju venne chiamata da quello che credo fosse il loro capo.

"Mi spiace, pensavo che ti avrebbe fatto piacere, ma evidentemente è troppo stupida anche per te"

Troppo stu-
Hey questa era cattiva!
Ma chi prendo in giro?
Lo amo anche per questo!
E poi non è quello che vorrei sapere.

"V-vi siete lasciati per questo motivo...?"
"È per questo che tu l'altra volta appena l'ho nominata hai rizzato le antenne?"

Ma perché sorvola su ogni mia domanda!!

"C-cosa???"
"Mi riferisco a quando sono entrato al bar a braccetto con lei. Non hai aperto bocca e poi ti sei agitato quando l'ho nominata"

Non posso, non ce la faccio.

"Scusa Minho, non mi sento tanto bene,credo che-"
"O cazzo"
"Che... Cosa c'è?"
"Non è lei che ti interessa, ma io! Ahahah sono io che ti interesso non è vero?"

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(3. Riuscire a conversare con Lee Minho /)

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