16. Non è sempre oro ciò che luccica

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"Non mi importa, Hyunjin non fare mai più una cosa del genere"
"Ho cercato solo di aiutarti!"
"Hai cercato di uccidermi! Sto iniziando ora a capire come avere a che fare con le persone e tu volevi portare Lee Minho a casa mia!"
"Ma non saresti stato solo, io-"
"Non importa!"

Senza rendermi conto del volume e del tono della mia voce, pronunciai quelle parole.
Visto che a casa mamma sarebbe stata alle prese con la preparazione della torta da portare dagli zii, decisi di fermarmi a scuola per fare i compiti in santa pace e alla fine, dato l'orario, aspettai Hyunjin dopo il club di danza.
Mi venne incontro con Minho e senza preavviso se ne uscii con quella proposta.
Fortunatamente Minho declinò l'invito e io in preda al panico, me ne andai più veloce della luce.
Il mio nuovo amico provò a chiamarmi al cellulare svariate volte.
Risposi soltanto alla quarta e senza sapere come, mi ritrovai a giocare al PC con lui e Felix.
Pensavo la storia fosse finita lì, ma lui ritornò sull'argomento, forse perché credeva che Lix gli avrebbe dato ragione, non so, fattosta che mi innervosii parecchio fino ad arrivare alla discussione di ora.
Ci fu qualche istante di silenzio e poi Felix prese parola.

"Hyunjin, io lo conosco bene Jisung, è una persona molto timida e riservata, so che volevi aiutare, ma ogni cosa a suo tempo, con calma, a piccoli passi"
"Lo so è che... Mi spiace Jisung... Davvero io ho notato una cosa e quindi... Nulla, lascia stare, scusami"
"Sc-scusami tu... Ho esagerato"
"Ohhh bravi ragazzi!"
"La prossima volta sarai tu ad invitare Minho a casa tua"
"Eh, mo non esageriamo... Chi vivrà vedrà"
"A proposito di chi vive... Io... Sono morto, venite a rianimarmi"

Felix è la persona più nabba al mondo e questa non fu altro che l'ennesima conferma.
Ma c'è da dire che il livello di quanto faccia cagare ai videogames è direttamente proporzionale a quanto sia fantastica come persona.
Giocammo per un'oretta scarsa, poi Lix sopraffatto dalla bravura da lui definita del principiante di Hyunjin staccò e poco dopo anche io e lui lo seguimmo.
Una volta a letto mi persi a guardare il profilo Instagram di Minho.

Ha messo delle storie...

Entrai col mio profilo fake e gliele visualizzai.

È andato in... Pizzeria...
Che strana coincidenza.
Aveva detto che non sarebbe venuto da me perché era stanco dopo aver ballato...
Per carità, ero più che sollevato quando ho sentito che non avrei dovuto portarlo a casa mia, però... Che motivo avrebbe avuto di mentirmi?

Mi venne in mente una frase di Hyunjin di stasera.
Ha detto che ha notato una cosa, stava per dirmela ma poi ha cambiato idea.
Chissà di cosa volesse parlare.

Mi misi su un fianco e quando cominciai a prendere sonno, misi in carica il cellulare e pochi minuti dopo mi addormentai.

Il giorno dopo ammetto avessi un po' di ansia nel rivedere Hyunjin.
Non avevo praticamente mai avuto un amico, o almeno un amico che potessi vedere in real life, e adesso avevo addirittura avuto un battibecco con lui.
Da una parte mi fece sentire elettrizzato, voleva dire che ce l'avevo fatta, ero riuscito ad avere un vero e proprio contatto intimo con qualcuno.
Dall'altra ero dispiaciuto perché era stata colpa mia, colpa del mio carattere chiuso e scorbutico.
Ma non avrei mai fatto io il primo passo.

"Heilà Ji!!"

Perfetto, per Hyunjin è come se non fosse successo nulla.
Quando arrivammo a scuola Minho ci salutò dal cancello.

"Wow, ha mai sorriso in quel modo?"
"A me no di certo... È proprio un figo"
"È la prima volta che ti sento fare questo tipo di apprezzamento a lui ad alta voce"

Rendendomi conto della cosa mi imbarazzai.

"Se-se ti dà fastidio non -"
"Ma figurati! Significa che sei a tuo agio con me"

Mi appoggiò una mano sulla spalla e mi sentii protetto.
In balìa di quella sensazione di protezione, gli raccontai della storia di Instagram di Minho di ieri.

"Perché quella faccia? Non sembri sorpreso Hyunjin"
"No no, stavo pensando, era una faccia pensierosa"

Mmmh, non me la racconta giusta.
Che abbia a che fare con ciò che si era rimangiato?

La campanella suonò e io non feci in tempo a domandarglielo.

*Venerdì*

"Per me è meglio qualcosa di fruttoso"
"No, la cheesecake deve essere al cioccolato!"
"Ma-"
"Ciao"

L'intero corpo docenti della nostra scuola quella mattina aveva fatto sciopero e per noi studenti l'inizio delle lezioni era stato rimandato alla terza ora, alias, tutti andarono a fare colazione nei vari barettini che costellavano la via dell'ingresso dell'edificio.
Ora, i bar sono davvero tanti, quante probabilità ci fossero che Minho e i suoi amici entrassero proprio in quello in cui io e Hyunjin avevamo deciso di entrare!?

Guardai prima Minho e poi i due che lo accompagnavano.
Una ragazza con delle trecce e un ragazzo dai capelli bianchi.
Si fanno notare.
Sarebbero potuti essere tranquillamente dei personaggi secondari di qualche anime comico...
Saiki! Saiki K.
Ho davanti a me Aiura e Shun, non male.

"Ciao Minho! Ciao Yena, Jungwoo!"

E niente, il vero nome di Aiura è Yena e il belloccio è Jungwoo.
Mi chiedo come all'inizio io abbia fatto a dubitare che Hyunjin avesse amici, me ne stupisco ogni volta.
Loro tre chiacchierarono esuberanti, mentre Minho si avvicinò a me.

Quel calore allo stomaco, che ansia.

Mi osservò in silenzio e poi incurvò solo un angolo della bocca.

"Al bar dove lavoro ce l'abbiamo la cheesecake al cioccolato"

Disse solo questa frase e poi diede un colpetto sulla spalla di quel Jungwoo.

"Oh, andiamo a cercare un tavolo, fatti sentire ogni tanto Hyunjin!"
"Va bene, ci vediamo a scuola!"

Si salutarono e andarono a sedersi in giardino.

"Hyunjin... Non voglio essere sfacciato, ma credo che Minho ci abbia appena provato con me"

Non posso credere di averlo detto.
Forse sono impazzito.
La vicinanza di Hyunjin mi sta facendo questo effetto.
Prima lui, poi Chan e Changbin... Troppe persone mi portano mal di testa e il mal di testa mi ha causato queste allucinazioni.

Ripetei a Hyunjin quello mi aveva sussurrato poco fa e insieme decidemmo che quel pomeriggio stesso saremmo andati proprio al bar di pudding nella speranza che ciò che avessi inteso fosse la verità.

"Hey ragazzi! Siete in due?"

Una cameriera ci salutò e ci fece accomodare.

"Non... Lo vedo..."
"Chiedo a lei"
"No fermo Hyunjin!"
"Scusami!"

La ragazza tornò da noi e credendo dovessimo ordinare tirò fuori un blocchetto per gli appunti.

"Ditemi pure"
"Minho non c'è?"
"Sul menù no"

Sorrise e Hyunjin le sorrise di rimando.

"No, non sul menù, intendevo dire... Non lavora oggi?"
"Oh, no mi spiace oggi non è venuto"
"E ha detto perché?"

La bionda lo guardò contrariata.

"A dirla tutta no, ha semplice avvisato all'ultimo che non sarebbe potuto venire"
"Grazie mille... Comunque sì, ora possiamo ordinare, io prendo un...."

Sono... Deluso.
Mi aspettavo di vederlo.
Mi sono illuso da solo.
Però... Però lui... Lui mi ha fatto intendere che...

Sbattei gli occhi e poi mi accasciai sul tavolo.

"Dai Ji, non ci pensare, hai frainteso e la sua era una battuta"
"Grazie eh"

Sghignazzò e mentre mi disse che per consolarmi avrebbe offerto la merenda, gli vibrò il telefono.

"Non ci credo"
"Mh?"

Mugugnai totalmente disinteressato.

"È Minho"
"Eh??"
"Mi ha... Chiesto il tuo numero"

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