Cap. 2

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"Come posso aiutarla, Mr. Grey?"
"Ho bisogno che lei mi difenda... sa non sono proprio una brava persona "
- disse lui ridendo

"Cosa intende dire?"
"Beh, deve sapere che il mio lavoro non è per nulla onesto, anzi. Ma così mi guadagno da vivere, si per me che per... altri motivi "
-lo guardai. Non capisco il perché di tutto questo

"Se lei non vuole prendere il mio caso, capisco perfettamente..."
"Aspetti, mi spieghi meglio di che si tratta "- gli chiesi. Lui mi guardò con quei occhi gelidi, per poi guardare fuori dalla finestra.

" Tutto ebbe inizio anni fa, mi diplomai come dottore ma non trovai presto lavoro. Avevo bisogno di soldi per mia sorella... e ammalata è ha bisogno contante cure. Un uomo mi datte un lavoro, non entrerò nei dettagli di esso, ma pian piano, sono diventato il boss di quella mafia. Lo so, non dovrei dirlo. Ma io, non faccio del male alle persone, almeno non io. Ora mi stanno accusando di crimini da me non commessi..."

"Capisco... "- lo interoppi.
"Anche se accettassi il caso, voglio solo sapere quello che mi potrebbe aiutare al riguardo. Nulla di più."
- gli ho risposto in una maniera così gelida che mi fa strano.
Mi dispiace per sua sorella ma devo avere questo distacco.

"Quindi lei sarà il mio avvocato?"
"Si, Mr. Gray"
"Bene... mi chiami Damian per favore."
"Come vuole. Comunque, domani alle 9:30 desidero avere i fascicoli e documenti riguardanti al caso"

Lui si alzò per porgermi la mano.
"Sarà fatto "- e se ne andò.

Bah che tipo strano...
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Il giorno dopo, come d'accordo, alle 9:30 arrivarono i vari documenti da me richiesti.
Li lessi, qui c'è di tutto.
Spaccio di droga, omicidio, prostituzione, violenza, abusi, stupri...

E un miracolo che non sia già in prigione. Lo ha salvato il fatto che non di sono molte prove e neanche un testimone valido.
Questo caso potrebbe essere anche una rovina per entrambi, ma so come gestirlo.
Presi il telefono e chiamo Anna.

"Scusami, ni potresti dare l'indirizzo del l'uomo che è venuto ieri sera?"
"Certo, te la invio subito!"
"Grazie amo"

In pochi secondi mi arriva la email con le informazioni personali... nome, cognome, numero di telefono e indirizzo.
Oggi non ho casi, quindi mi recai verso quel posto.

Arrivo dopo circa mezz'ora.
"Ferma! Lei non può entrare."
-mi ferma una guardia.

"Salve, sono Mrs. Olivieri, l'avvocata del signor Gray."
"Un attimo..."
-mi disse. Prese il telefono e dopo poco mi fece entrare.
La casa è magnifica, sembra talmente grande che ho paura di perdermi.

"Ooo, buongiorno cara Olivieri, come la posso aiutare?"
- mi salutò Damian per poi porgermi la mano.

"Sono venuta per affari"- gli risposi per poi notare il suo sguardo diventare gelido.

"Bene, mi segua"- andammo nel suo ufficio. Simile al mio, ma molto più rustico.
"Di che cosa vuole parlare?"

"Sono venuta per metterci d'accordo sui ulteriori dettagli riguardo la nostra collaborazione. "
-lui mi fa il cenno di sedermi, per poi fare lo stesso.

Devo dire che è un uomo molto attraente...

"Certamente, ci sarebbero delle richieste che vorrei farle."

"Vedrò cosa potrò fare, mi dica Mr. Grey"

"Damian..."- mi dice con tono gelido
"Vorrei che lei non parli con nessuno."

"Ovvio, c'è il segreto professionale, e non si preoccupi..."

"Non intendevo quello..."- mi interrompe

Oh, mi da sui nervi quando non mi si lascia parlare.
"Intendevo con le autorità, tipo FBI"-mi dice molto seriamente.

Non capisco perché io dovrei parlarne con loro. Non sono una spia.

"Damian, io non sono una spia. Sei un mio cliente e credimi, non dirò nulla. In fondo gli affari sono affari..."- lui mi guarda come se stesse cercando la minima bugia nelle mie parole.

Dopo un paio di secondi mi sorride alzandosi.
"Bene, allora venga con me"

Lo seguo fin fuori casa. Devo dire che alla luce del sole e ancora più bello.
Anche se ora mi sto chiedendo dove mi stia portando.

"Che cosa le interessa sapere?"-Mi chiede di punto in bianco

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"Che cosa le interessa sapere?"-Mi chiede di punto in bianco

"Nulla che non centri con il caso..."- mento. Mi sta interessando tutta questa storia.

"Bene, allora incominciamo da qui..."- mi dice aprendomi una porta della casa accanto.

Entro dentro. L'interno e simile come nella casa principale ma con una atmosfera più... come dire, macabra?

"Ora le mostro una cosa"- mi disse per poi andare avanti.
Io gli sto dietro, sinceramente questo posto mi mette i brividi.
Entriamo in una stanza, nel centro c'è un uomo legato ad una sedia, imbavagliato con una bendana.

"Lo sa che è illegale, vero?"- gli chiedo con voce tremante.

"Si, ma è l'unico modo con le quali ottengo informazioni valide"- mi dice con un tono serio.

L'uomo davanti a lui, nonostante imbavagliato, si notavano i vari lividi e tagli sul viso

" Perché mi mostri questo?"
"Perché voglio fidarmi. E in più sei la mia avvocata, no?"

Lo guardo. E serio?
"Lo fai tutti i giorni?"
"Non lo faccio io"

Ah, ora capisco perché non ci sono prove contro di lui.
"Possiamo andarcene da qui? "- lui annui e mi portò fuori.

"Non lo ucciderà, vero?"
"Spero di no, dipende se mi creerà problemi."
Mi risponde, per poi portarmi sino alla mia macchina.

"Bene, per ora e un arrivederci, piccola Mrs. Affari"
Mi disse per poi sorridermi...

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Salve! Questa è la mia prima storia in italiano e spero che vi piaccia. Vi prego di lasciarmi un commento con la vostra opinione, mi piacerebbe molto migliorare .
Grazie per leggere la mia storia ❤️✨️
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Una piccola mrs. affariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora