Cap. 10

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•○●DAMIAN'S POV ●○•

Sono felice, devo essere sincero.
Ormai tra me e Aria sta andando tutto alla meraviglia,  non potrei desiderare di più.
Si, è vero. Lei è la mia avvocata il che rende complicata la situazione,  ma sono dettagli dei quali attualmente non voglio pensare.

Almeno non stasera,  non stanotte quando le chiederò di essere mia ufficialmente.

Dopo essermi preparato, le invio un messaggio.

<<mia cara, sto per arrivare >>
<<ti aspetto <3>>

Parto verso l'uscita quando Nicolina mi ferma.

"Dove pensi di andare vestito così?"-mi chiese lei guardando ogni centimetro del mio outfit
"Esco con mrs. Olivieri.  Qualche problema al riguardo "- le risposi sorridendo

Lei mi guardò seria, cercando di capire che cosa stessi pensando.
"Dove la porti? Pensi di andare vestito così? "
"Wo wo wo... ferma fiorellino mio. La porterò fuori a cena, dopodiché la porterò al monte. E si, andrò vestito così."

Rimase in silenzio per qualche istante.  Evidentemente in sovrapensiero.
"Lo sai che lei non è lei, non è vero ?"-finalmente si decise a parlare

"Certo che lo so, e lei non lo potrà mai esserlo. "- risposi freddamente.

Nessuno può essere come lei, lei è speciale, unica...
"Ora dimmi, perché non sei a letto?"
"Avevo fame..."- disse facendo spallucce e andò verso il frigorifero.
"Buona serata comunque eh..."- Mi disse per poi scomparire in cucina.

Finalmente esco di casa. Sono in ritardo già di 10 minuti, ma conoscendola non le darà fastidio.
Mi fermo al negozio e le compro un bubble tea alla fragola, così non si arrabbia con me, e riparto verso casa sua.

<<sono arrivato. Ti aspetto qui?>>
Nessuna risposta.
<<tutto ok? Sei pronta?>>
Ancora nessuna risposta.
Esco dalla macchina e parto verso casa sua, preoccupato.
Sento il telefono vibrare...
<<no... non sto per niente bene... e arrivato e mi ha fatto cose... vieni il prima possibile >>

Così feci. Entrai in casa senza bussare e la ritrovai lì, sul pavimento.
Aveva i capelli scompigliati,  il vestito strappato e il trucco sbavato dalle lacrime.

"Cosa cazzo e successo? Stai bene? Chi ti ha toccato?"

Si alzò,  guardandomi con gli occhi pieni di lacrime.
"Pensavo fossi tu... invece no... mi ha violata Danian..."
La abbraccio più forte che posso.
Purtroppo attualmente non posso fare altro.
L'hanno violata, la mia ragazza è stata violata mentre io sono andato a comprare un Dannato bubble tea alla fragola. 

Se solo fossi arrivato in tempo...
"Chi è stato?"- non rispose...
"Aria, chi cazzo e stato?!"
"I-io... scusa e tutta colpa mia..."- si mise di nuovo a piangere,  cadendo sulle ginocchia e io con lei.

"Shh... non è colpa tua. Ora dimmi per favore,  chi è stato... ti prego"
"J-joel... mi ha detto tutto..."
"Tutto cosa?"
"E colpa mia Damian... scusa..."- Presi il suo viso tra le mani, alzandole lo sguardo così da poter guardarla nei suoi magnifici occhi verdi. Ormai ricoperti di mascara sbavato e lacrime...

"Colpa tua? Cosa stai dicendo?"
"Mentre mi violava... mi ha detto tutto. Se io non lo avessi lasciato lui non avrebbe fatto male ne a me ne a tua sorella..."
"Cosa? E stato lui?"- fece sì con la testa.

Oh... prima lo odiavo. Ora ho un motivo per ucciderlo lentamente.
Prima entra nei miei affari,  mi porta via lei, ora fa male mia sorella e violenta la mia ragazza?
Eh no...

"Shh, calmati Aria. Non è colpa tua, tu non hai colpe. Ora su... andiamo a casa mia. Non mi sento tranquillo a lasciarti qui, da sola."

Lei annuì leggermente con la testa per poi alzarsi.
Le misi il mio cappotto che le stava come un abito, per poi prenderla in braccio e portarla nella mia macchina.

Ora a tutto senso... la J sul biglietto... tutto mi torna.
Dopo averla messa nella macchina,  prendo il telefono e chiamo Marco, il mio fedele amico.

<' pronto?'>
<' Marco sono io.'>
<'dimmi tutto'>
<'voglio che prendi quest'uomo,  ti invierò le sue informazioni. '>
<' lo uccido?'>
<'no. Portalo nella stanza. Ci penserò io.'>
<'cosa avrà fatto per avere la tua ira contro di ?'>
<' tocca quello che è mio'>

Risposi per poi attaccare ed entrare in macchina,  portandola a casa mia.

"Nicolina!"- urlai una volta in casa.
Lei venne, e si precipitò subito da noi notando lo stato di Aria.
"Che è successo?"
"Ti racconterà lei quando vorrà.  La porto in camera mia. Ti prenderesti cura di lei?"
"E tu?"- mi chiese confusa
"Io ho un lavoretto da fare..."

La portai in camera mia, una volta appoggiata sull letto lei apri gli occhi.
Le dedi un bacio in fronte e cominciai ad andarmene quando senti la sua mano prendermi la maglia.

"Non andare... per favore "- mi disse in lacrime.
"Oh, mia piccola Aria..."- Mi sdrai accanto a lei, coccolandola dolcemente fin che non si era ri addormentata.
"Giuro che la pagherà "- le lascai ancora un bacio sulla fronte per poi andarmene.

                                ***

"Lo avete trovato"- chiesi a Marco
"Non ancora,  si è nascosto "- Mi rispose lui.

Che codardo. Ma non gli do tutti i torti, se fossi in lui anche io mi sarei nascosto.

"Trovalo e portatelo. Voglio fargli male... molto male. Come lui lo ha fatto alla mia piccola Mrs. Affari "

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Ciao! Si, lo so, sono una brutta persona lasciando la storia così, ma ormai...
Ringrazio di nuovo tutti voi che mi state dando sostegno. Lo apprezzo molto e sarò felice di darvi lo stesso sostegno se un giorno lo vorrete.
Vi amo 💕
              Marty

Una piccola mrs. affariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora