cap. 24

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Il finto Damian era ancora davanti a me.
Non sapevo come comportarmi, ma decisi di fare finta di ascoltarlo.

"Cosi sia, mr. Grey"- lui mi guardo compiacuto per mollarmi il braccio.
"Allora arrivederci Olivieri"- disse per poi andar via.

Io entrai in macchina e chiamai Damian, solo per vedere se la mia teoria fosse giusta.

<<pronto?>>- senti la sua voce molto tranquilla
<<sei a casa..?>>
<<si. Perché?>>
<<pensi seriamente quello che mi hai detto?>>
<<che non ti ho tradito? Si.>>

Avevo ragione. Quello non era veramente Damian.

<<Saro da te in meno di 20 minuti. Dobbiamo parlare>>
<<Ti aspetto>>

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Entro in casa sua, lui era li davanti l'entrata ad aspettarmi.
Senza che me ne rendessi conto lui mi aveva abbracciato, provocandomi un dolore al braccio.

"Ahi..."
"Tutto ok?"
"Non proprio... ho avuto un incontro ravvicinato con te, o almeno, con il finto te"
"Ti ha fatto del male?"
"No, no... mi ha solo preso per il braccio. Sopravviverò. "

Ci sediamo sul divano in silenzio. Ci guardavamo soltanto ma nessuno dei due apriva un discorso.

"Che cosa ti ha detto"- mi chiese lui rompendo il silenzio che si era creato
"In poche parole mi ha detto di starti lontano. Che tra di noi ci sara solamente un rapporto professionale..."

"Che idiota."
"E mi ha detto di star lontana dal tuo passato..."
"In che senso?"

Apro la borsa e tiro fuori la foto che c'era nel fascicolo. Gliela porgo e noto che il suo sguardo e diventato piu triste di prima.
"Come fai ad averla?"
"Non so. Stamane mi ha chiamato Trentino dicendomi che gli era arrivato un fascicolo. Questo era il contenuto"
"Capisco... ci ha messo di tempo"
"Che cosa intendi?"
"Per farti capire che non ti avrei mai tradito, mia sorella ha inviato queste informazioni anonime a Trentino. Non pensavo ci avrebbe messo cosi tanto..."

"Quidni il finto Damian e tuo fratello gemello Timmy?"
"Forse, non saprei"
"Aveva un tatuaggio... da li ho capito che non eri tu. E un profumo differente. "
"Tatuaggio?"
"Si. Una rosa nera sulla mano sinistra..."- lui sospirò pesantemente, prese il mio braccio ed alzo la manica, guardando il piccolo livido che mi era rimasto sull braccio.

"Si, e sicuramente mio fratello."
"Che cosa facciamo allora?"
"Per ora nulla. Anche se lo vogliamo non potremmo fare nulla. Attualmente lui ha il pieno controllo. "
"Come fa ad averlo?"
"Bene. Lui e la mia ex sono quelli che tempo fa mi avevano rubato quei documenti importanti, nelle quali c'erano scritti i fornitori di nostro padre. Lui risulta scomparso, quindi ogni stronzata che fa, finisce sulle mie spalle"
"Capisco..."- il silenzio ricado di nuovo nella sala. Questa volta lui guardava il pavimento, sicuramente stava riflettendo sul da farsi.

Il silenzio venne interrotto dalla suoneria del mio telefono.

<<pronto?>>
<<hey, sono Joel. Dove sei?>>
<<ah Joel... ciao...>>- Damian mi guardo con uno sguardo gelido. Sicuramente si era dimenticato che ero stata io a liberarlo.
<<quindi, dove sei?>>
<<in ufficio...>>
<<non mi mentire Aria. Sono nel tuo ufficio proprio ora.>>- Damian prese il mio telefono chiudendo la chiamata.

"Ma che cavolo fai?"
"In casa mia non voglio sentire ne lui ne la sua voce. Soprattutto non quando ci prova con te"
"Sei geloso?"- si fermò un attimo, arrossendo leggermente.

"Io non sono mai geloso. Odio il fatto che lui ti stia cosi vicino"
"Si chiama gelosia"- gli risposi ridendo.

Lui mi guardava semplicemente, un po i miei occhi un po le mie labbra.
Mi mancava tantissimo... volevo che mi baciasse... ma non lo fece.
Si schiari la voce per poi spostare il suo sguardo.

"Vi siete riavvicinati tu e Joel. Non voglio rovinare il vostro rapporto. "

"Io e lui non siamo niente"

"Allora perché ti chiamerebbe di punto in bianco per chiederti dove sei?"

"E lui che vuole avere una storia con me, non io. Ogni volta che ha provato io lo ho allontanato"

"Hai rifiutato i suoi baci?"

"Si..."

"Perche mai l'avresti fatto?"

"Perche..."- sospirai. Non so se volevo dirgli la verita. Non so se volevo che lui scoprisse che ero ancora innamorata di lui.

"Aria..."- mi chiamo lui con una voce dolce
"Dimmi la verita. Perche lo hai rifiutato?"

"Perche pensavo a te, ogni momento, ogni sensazione provata con te..."

"Mi ami ancora?"- disse guardandomi con gli occhi pieni di luce, come se sperava una risposta positiva

"Si... non hai idea di quanto"- non feci in tempo a finire la frase che lui mi baciò.

Mi teneva il viso con le mani mentre mi baciava con passione. Mi mancavano le sue morbide labbra, le sue mani calde e il suo profumo cosi... dolce.

"Aria Olivieri, giuro su tutto quello che ho, che non lascero mai che qualcun'altro ti tocchi mentre sei con me."

"Oh Damian..."- dissi quasi in lacrime.
Mi bacio di nuovo, questa volta molto piu dolcemente trasmettendomi tutto l'amore che provava.
"Damian Grey... il mio piu gran peccato, ma che rifarei all'infinito"

Lo abbracciai, sembrava tutto magnifico.

Tutto d'un tratto senti la porta sfondarsi e Joel con una pistola in mano puntata verso Damian...

Una piccola mrs. affariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora