Una piccola mrs. affari

cap. 22

Ero in lacrime mentre andavo verso la macchina...
Erano saliti al piano di sopra, e in poco tempo potevo sentire gemiti provenire dalla stanza.

Immaginavo la scena nella mia testa e mi sentivo una stupida. Era ovvio che lui non mi amava, mi usava soltanto per il suo caso. Ovviamente avevo rischiato molto su questo. Tutte le informazioni ottenute che non avrei dovuto neanche vedere di sfuggita...

Ero d'avanti alla macchina, presi un sospiro ed apro la portiera ed entrai dentro.

"Joel?"
"Sono qua dietro"
"Bene."

Accendo il motore e parti. Prima di uscire chiesi alla guardia di non avvertire Damian del mio arrivo, visto che aveva molto lavoro da fare e lo avevo gia fatto io. Lui annui e mi auguro buona giornata.

Una volta sulla strana principale,  Joel si mise accanto a me. Mi guardava con sguardo interrogativo,  sicuramente non capiva piu nulla.

"Perché?"
"Per una amica."- gli risposi freddamente
"Lo hai visto vero?"
"Non so di che cosa stai parlando "
"Invece si. Lo hai visto con lei, altrimenti non mi avresti aiutato."

Acostai la macchina,  ormai eravamo arrivati a casa mia. Se non mi sbaglio dovevo avere ancora dei suoi vestiti in giro.

"Non lo sapevo. L'ho scoperto poco fa."- dissi per poi uscire dalla macchina.
Le lacrime mi scendevano incontrollate.

Siamo entrati in casa mia.
"Siediti sul divano. Vado a prendere il kit di primo soccorso "

Lui annui e mi ascolto. Andai in bagno, presi il kit e ritornai da lui. Mi siedi accanto a lui, presi il cotone con il disinfettante e gli pulii le ferite.
Lui mi guardava nei miei occhi, come se si era perso in essi.

"Scusami."
"Per cosa?" Gli chiesi confusa
"Per quello che ti ho fatto. Non avrei dovuto..."
"E succeso, non possiamo cambiare il passato. Dobbiamo pensare al futuro."

Lui annui. Dopo un paio di minuti avevo finito.
"Nel bagno ci sono ancora dei tuoi vestiti."
"Pensavo li avessi buttati"
"Non sono stata molto a casa, quindi non ne ho avuto occasione. Quando ti sarai sistemato andremo nel mio ufficio"
"Ok... una domanda. Per chi stai facendo questo?"
"Per Anna.  Ha visto me e Damian baciarci e quindi... mi ha chiesto un favore."

Mi guardo un po, per poi andare in bagno a sistemarsi.

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Siamo arrivati in ufficio.
Appoggio la borsa sul tavolo e chiamo Anna.

"Hei..."- entro lei piano
"Mi spiace per tutto. Se non vuoi farlo non devi"
"Gia fatto"- le rispondo con un sorriso.

Joel usci da dietro la porta.
"Sorellina..."

Come scusa? Sapevo avesse un fratello ma non sapevo fosse lui.

"Oddio! Come ti hanno ridotto?!"- disse lei saltandogli addosso e esaminando il suo viso.
"Beh, mi hanno fatto male per ottenere informazioni..."
"Per quello?"- gli chiesi io
Lui capi a che cosa stavo pensando.

"Si, Damian stesso me lo ha detto. Lo so a che cosa tu stia pensando ma, lui non ti ama"
"Non puoi saperlo"- gli risposi
"Invece si. Altrimenti perche ti avrebbe mentito e tradito?"

Anna ci guardava attentamente.
"Io so tutto. E no, mio fratello non r stato rapito per quello che ha fatto a te. Visto che lui si limonava una bionda ogni volta che tu non c'eri "

"Bionda..?"
"Si, Aria. Colei che voleva distruggerlo, ora e nel suo letto"

Degluti rumorosamente. Gli chiesi di uscire e di lasciarmi sola perché avevo del lavoro da fare. Il che era vero.

Chiamai l'unica persona che fin'ora non mi aveva mai tradito e ferito. Trentino.

"Pronto?"
"Trentino? Ciao, sono Aria. Ho bisogno di un aiuto"
"Di nuovo con quel Grey? Vabbe, ti do una mano... che hai bisogno?"
"Di nulla. Voglio rovinarlo..."
"Ok. Non so che cosa sia successo ma, non fare cose azzardate."
"Come faccio a non farle? Ha un'altra!"
"Sono gia partito. Saro da te in 10 min"

Come aveva detto, Trentino arrivo in meno di 10 minuti. 
Entro nell'ufficio e mi diede un abbraccio forte.

"E un idiota se ti ha tradito. "
"Lo ha fatto con la sua ex! D'avanti a me!"
"Come D'avanti a te?!"
"E una lunga storia... ero andata a liberare l'agente Joel e gli ho visti nella cucina... lui la ha portata in camera.."- avevo ricominciato a piangere.

Trentino mi dava molto sostegno, e sembrava che stesse riflettendo sul da farsi.

"La sua ex... e quella che io sto aiutando?"
"Si..."
"Lui sa che gli hai visti?"
"No. Lo sai solo tu e, ovviamente,  Joel visto che era la"
"Bene... non dirgli nulla"
"Come?!"
"Non dirgli niente. Lui crede ancora di averti sotto controllo giusto? Ecco.  Sai benissimo da sola che lui e colpevole di ogni accusa e tu mi darai le prove per rovinarlo"
"Non voglio che vadi in prigione "
"Capisco... allora gli toglieremo ogni bene materiale.  Tanto alla sua ex interessa solo per i soldi."

Sospirai. Non so che cosa fare... sono indecisa e molto ferita.
L'avevo visto con i miei stessi occhi cio che aveva fatto.

Senti la porta aprirsi e vidi Damian varcare la porta.
Portava un sacchetto del McDonals.
"Hey piccola, ho appena finito con il lavoro. Hai fame?"
"Non proprio... come e andata il lavoro?"- gli chiesi mentre Trentino lo uccideva con lo sguardo

"Bene bene, come al solito in fondo... Trentino "- ando accanto a lui, per poi porgergli la mano
"Grazie per tutto"

Trentino non disse nulla. Mi saluto e se ne ando via, lasciando me e lui da soli. Trentino aveva detto di non dirgli che io sapevo del tradimento..  almeno non per ora.

"Aria? Oh, ci sei!"
" scusami, mi ero distratta. Dimmi?"
"Come mai non hai fame?"
"Non so..."
"Stai bene?"
"Fisicamente si, moralmente non proprio..."

Il suo sguardo divenne serio.  Si avvicino a me e mi prese per i fianchi. Sentendo il suo tocco mi venne il voltastomaco. Immaginavo cosa evesse fatto con la sua ex qualche ora prima.

"Chi ti ha fatto del male? Giuro che faro di peggio!"
"Sei stato tu..."

Detto questo vidi il suo sguardo diventare cupo, si allontano da me per poi chiedermi...
"Cosa ti avrei fatto?"