Cap. 16

589 13 0
                                    

Lui si avvicinò a me, mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
"Finché avrò te al mio fianco, non ho paura di niente. Quindi... rimani al mio fianco, indipendentemente da quello che sentirai di me d'avanti alla corte..."
"Lo prometto "- gli risposi. Lui sorrise e mi baciò di nuovo...

I baci diventarono sempre più pieni di passione, lussuria e desiderio l'una dell'altra. Mi appoggiò delicatamente sul letto, mi fece sdraiare. Dalle mie labbra passò con calma fino al mio collo, per poi incominciare a sbottonarmi la camicia bianca.
"Quanto ti amo, mia Olivieri "
"Ti amo anch'io Gray "- gli dissi sorridendo

Mi stava lasciando baci su ogni parte del mio corpo, causandomi brividi di piacere. Era molto delicato e dolce, l'opposto del mio tipo, ma mi faceva tremare in modi che nessuno ci era mai riuscito.
Prima di entrare in me, si avvicinò al mio oreccho, sussurrando un "mia...".

In poco tempo la stanza fu riempita di sussuri causati dal piacere. I nostri corpi erano un tutt'uno, si fisicamente ma soprattutto con l'anima.

Una volta finito, lui si mise accanto a me, abbracciandomi mentre entrambi respiravamo velocemente. Avevamo i corpi sudati, il respiro era sincronizzato.
"Andiamo a farci una doccia?"- domandai

"Sai, ho una pistola nella scrivania della mia camera. Se mai dovessi rifiutare, usala contro di me. "- ridemmo entrambi per poi alzarci ed andare in bagno.
Mentre preparavo la vasca sentivo il suo sguardo su di me.
"Che c'è?"- gli chiesi
"Niente, solo che sei perfettamente perfetta "- risi alle sue parole.

Non ero molto d'accordo con lui. Avevo la pancetta, delle leggere smagliature e anche le cosce insieme al mio bacino molto larghi. Ero tutt'altro che perfetta. Avevo un corpo normale...
Lui invece, lui si che era perfetto. Il suo corpo era scolpito con dei muscoli evidenti, ma non esagerati.
Aveva dei tatuaggi dulle braccia che andavano anche sulla sua schiena.

"L'acqua è pronta "- disse per poi farmi entrate dentro. Prima io, poi lui si mise dietro di me.
"Girati che ti lavo la schiena "- gli dissi
Lui mi guardo titubante ma poi si girò.
Aveva delle spalle possenti e una schiena al dir poco meravigliosa.
I tatuaggi gli stavano alla perfezione!

Mentre gli lavavo la schena notai le cicatrici. Lo sapevo che le avesse, ma non pensavo siano così tante...
Evito domande. Un giorno me ne parlerà da solo, ne sono sicura.

***

Ero in ufficio, stavo preparando i vari documenti e le varie domande, si per Isabelle si per i vari testimoni.
"Aria"- Senti la voce di Anna
"Si?"
"E arrivato Trentino "
"Fallo entrare, e per favore, se non ti dispiace di portarci dei caffè "
"Non ci sono problemi, mia cara"- disse per poi uscire dal mio ufficio.

Trentino entro poco dopo.
"Hei Aria "
"Trentino "- gli risposi sorridente.
"Cosa to porta qui?"
"Il caso"- disse lui
"Giusto... di che cosa volevi parlare?"- gli chiesi, sentendo la mia domanda diveni serio.
"Mia cara ormai questa guerra è iniziata. Non sarà per nulla facile, ma sono certo che andrà tutto bene. E in tuo vantaggio il fatto che lei sia arrivata ai vari documenti in modo illegale, quindi probabilmente, il giudice non accetterà quelle prove..."

"Sento un ma."
"Ma... lei ha L'FBI al suo fianco. "

Alla sola parola FBI mi venne la pelle d'oca. Il ricordo di quella sera mi ritorno in mente. Anche se non volevo accettarlo, non ero ancora andata avanti su questa questione.

"Perché?"
"Beh, anche loro lo vogliono rovinare. L'agente Joel più di tutti. Probabilmente sarà anche uno dei testimoni "- disse lui sorseggiando il caffè che Anna aveva portato pochi istanti prima.

"Quidni, cosa mi consigli?"
"Mia cara, trova dei testimoni, per provare che sia innocente oppure delle ragioni per la quale L'FBI non dovrebbe interferire con la sentenza "
"Oh, per L'FBI ho delle ragioni più che valide..."- sussurrai guardando il pavimento.

"Non so cosa sia successo, ma vedo che ci stai male"- disse per poi avvicinarsi a me ed abbracciarmi
"Molto male, amico mio... troppo. Ma sono forte, quindi vado avanti"
"Questa è la mia piccolina "- disse lui per poi andarsene via.

Ritornai dei vari dossier e documenti, tentando di trovare una giuria che combaciava con i nostri bisogni.
Senti bussare alla porta.
Guardai l'ora, uh, erano già le 20... non me n'ero accorta.

"Avanti"- dissi per poi vedere Damian con i sacchetti della McDonals
"E tardi e non eri a casa... ho pensato avessi fame e quindi..."- disse nel mentre stava leggermente arrossendo.

"Ma che amore che sei!"- dissi per baciarlo
"Come mai così tanta roba?"
"Non sapevo cosa ti piacesse. Quindi ho preso uno di ognuno. Al massimo quello che non mangi lo do ai miei uomini. "- disse lui, ormai le sue guancie erano ancora più rosse di prima.

Lo ringraziai e incominciamo a mangiare.
"Come e stata la tua giornata?"-gli chiesi
"Ho sistemato delle cose... mi sono liberato delle tapli"- disse seriamente

Se lui odiava mai una cosa, era quella.
"Talpi?"
"Si, mia cara..."- Mi rispose lui seriamente "... persone che sono con me da anni, in realtà erano delle talpi"

"Mi spiace così tanto"- gli dissi.
"Non ti preoccupare, ho te, ho Nicolina e ho Marco. Non ho bisogno di nessun'altro "- poi mi bacio la fronte.
"Su, mangia altrimenti si raffredda troppo "- non risposi.
Finimmo di mangiare relativamente in fretta. Io mi misi di nuovo all lavoro mentre lui esplorava il mio ufficio.
"E veramente grazioso"- disse lui mentre guardava la libreria
"Grazie, Anna mi ha aiutato ad arredare l'ufficio "
" e veramente brava"
"La migliore "- dissi alzando lo sguardo verso di lui.
Attraverso il piccolo specchio, vidi un bagliore fuori dalla finestra.

"Damian..."
"Hmm..?"- disse lui indifferente
"Damian, amore mio... abbassati senza movimenti bruschi "
"Perché?"- chiese lui giustamente confuso
"Guarda lo specchio..."
Lui guardo specchio e poi si abbasso delicatamente.
" Aria, stai ferma...chiunque sia,ci ha sotto tiro ",

Lui si avvicinò verso di me. Aveva lo sguardo tagliente, color argento.
L'arteria sul collo era evidenziata...
"Chiunque stia facendo questo, io lo giuro..."- dise per poi guardarmi nei miei occhi -" io lo ammazzo con le mie mani"
Disse per poi fare un sorriso...

Una piccola mrs. affariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora