Cap. 3

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Ormai sono passati giorni da quando Damian Grey e diventato un mio cliente.

Ogni giorno riceve delle piccole denunce che riesco ad risolvere da sola. Ma ormai è chiaro che non è un uomo innocente.  C'è qualcosa che nasconde più in fondo, lo so.

"Aria"- Mi chiama Anna. Non mi ero accorta che era entrata nella stanza.
"Dimmi Anna"

"C'è un nuovo fascicolo riguardante il cliente Grey..."- la vedo piuttosto preoccupata

"Di che si tratta, portamelo per favore "- mi porge il fascicolo. E più grosso dei soliti che ricevo...
Lo apro e rimango sorpresa.

"Grazie Anna, puoi andare"
Mentre lei esce io prendo il telefono e chiamo Damian.

"Pronto?"- sento la sua voce dall'altra parte

"Sono Aria, dobbiamo parlare"
"Certamente, come avrò tempo io..."-non lo lascio finire la frase e lo interrompo

"Scusami ma non c'è tempo. L'FBI ha appena aperto un caso su di te. Devi dirmi che sta succedendo!"

"Arrivo subito."- dice per poi riagganciare

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Dopo all'incirca 15 minuti vedo lui entrare nel mio ufficio visibilmente irritato.

"Come dicevo per telefono..."- dico mentre gli passo il fascicolo
"L'FBI ha aperto un caso su di te. Non va bene"

Lui legge attentamente i vari documenti
"Risolvilo, no?"

"Non è così facile  non è una semplice denuncia per furto. Qui sei accusato per molteplici omicidi e spaccio di droge pesanti"- lui alza lo sguardo

"Ti pago per questo, ricordi? Affari?"- sbuffo rumorosamente. Che si fottano lui e i suoi soldi! Ma ormai ho dato la mia parola

"Bene, vedrò che posso fare. Ma pretendo che tu mi dica che sta succedendo "- Lui si mise a ridere con gusto

"Non devo dirti nulla, non rientra nel tuo dovere"

"Ah si? Bene. Arrivederci "- e mi alzai dal divano nero in pelle per poi andarmene.
Poco dopo noto una e-mail da parte sua, con dentro le informazioni che ho richiesto.

"Grazie ;)"
Fu tutto quello che gli risposi per rientrare in ufficio.

"Aria scusa, non sono riuscita a fermarli"
"Di che cosa parli?" - chiedo a Anna abbastanza confusa.

"L'FBI e nel tuo ufficio,  ti stanno aspettando. "- il mio cuore smise di battere per un secondo.

Ringrazio Anna per poi entrare nella stanza.
"Buongiorno signori, mi spiace per l'attesa.  Come vi posso aiutare?"
"Signorina Olivieri,  sono l'agente Bohin e lui è l'agente Crekin. Abbiamo delle domande "- Mi misi a sedere dietro la scrivania, cercando di rimanere tranquilla.

"Certo, come vi posso aiutare?"
"Sappiamo che lei lavora per Damian Grey..."
"La correggo,  lui e un mio cliente. Io non lavoro per nessuno "- Lui mi guarda confuso.
Scema, anche difenderlo e un lavoro per lui.

"Seh... comunque,  le vorremo chiedere se lei, è alla conoscenza di alcune informazioni?"
"Del tipo?"
"Dettagli riguardo lavori illegali "
"Agente,  io sono la sua avvocata.  Il mio compito è difenderlo. Anche se sapessi qualsiasi cosa, per via del segreto professionale non direi nulla"

L'uomo mi guardò, per poi sorridere.
"Ecco spiegato il motivo del suo successo,  non rompe la fiducia che c'è tra lei e i suoi clienti "
"Esattamente "
"Sa... lui non è al sicuro."

"Come mai?"
"Abbiamo dei testimoni, oltre a varie prove che sono scomparse dal nostro archivio..."

"Chi sarebbe?"
"Non posso dirlo"

"Spero che sia un testimone valido"
"Lo è miss... mi creda."

"Meglio per voi, io farò del mio meglio per difendere il mio cliente "

"Bene"- disse lui per poi porgermi un biglietto da visita
"Questo è il mio numero, se mai succede qualcosa che lei non possa controllare "

Dopo di che se ne andarono.
Dopo un paio di ore me ne tornai a casa, stanca e in pensiero.
E la prima volta che ho a che fare con L'FBI.  Danian e veramente un criminale così ricercato da attirare l'attenzione pure dei agenti federali? Beh, peggio per lui no?
Entro in casa mia, accendo la luce della sala.

"Sei sola?"
Sobbalzo. Damian era lì, seduto sul mio divano.
"Come cazzo sei entrato?"
"Ho i miei metodi, piccola. Sei sola?"
"Si, con chi dovrei essere?"

"So che L'FBI è venuta a farti visita."
"Si, è vero."- gli risposi mentre mettevo giù la mia borsa.

Lui si alza dal divano e si avvicina a me. Mette le mani attorno ai miei fianchi per poi mettermi contro al muro.

"Hai parlato?"
"Non sono una spia"
"Ne sono felice"- mi rispose sorridendo.
Dio quanto è bello.

"Perché ha scelto proprio me, Mr. Grey ?"

Lui si avvicinò a me, potevo sentire il suo respiro mentre mi  guardava con quei occhi gelidi.

"Mi hanno detto che sei la migliore... beh, provalo."

"Non vedo come possa farlo, questo caso è un casino! Inoltre hanno trovato un testimone delle vostre attività losche"

"Dammi il nome, ci penso io..."

Mi disse per poi uscire da casa mia. Ormai non sono più tranquilla nemmeno nella mia stessa dimora...

Salve! Come vi piace la storia fino ad adesso? Posso cambiare qualcosa?
Grazie per leggere il mio libro, vi voglio bene ❤️

Una piccola mrs. affariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora