cap. 25

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Joel era li, d'avanti alla porta sfondata con una pistola in mano. 

"Che cazzo fai?"- gli urlo contro

"Cosa faccio io? Ti sto salvando!"- rispose lui con il mio stesso tono

"Joel... metti giu la pistola. Va tutto bene"- gli dissi il piu piano possibile.

Damian era li, pronto ad ucciderlo.
Yey la situazione e veramente perfetta!

"Come fa ad andare tutto bene? L'ho fisto che ti aveva fatto del male fuori dal tuo ufficio,  il livido ne e la prova"- disse lui. Quindi lui aveva visto tutto? Perche mai mi ha chiamato allora?

"Quello non ero io"- gli disse Damian molto calmo.

"Seh, come no!"

"Chiedi alle mie guardie i tutti i videi della sicurezza di oggi. Vedrai che non sono uscito di casa."- disse Damian sempre piu alterato dalla situazione.  La domanda e una sola; e alterato solo per la pistola oppure anche per la porta?

"Aria, se quello non era lui, chi era allora?"- mi chiese Joel con un tono piu  calmo.

"Suo fratello... e ora per favore, abbassa giù la pistola"

E cosi face. Abbasso la pistola rimettendola nella custodia.
Si avvicinò a Damian, si scuso per la porta e si sedette sul divano davanti a noi.

"Chi e sto stronzo che le ha fatto del male?"- chiese lui una volta che ci eravamo seduti

"Mio fratello Timmy"- disse Damian serio.

Joel lo guardo per un po, in fondo lui conosceva tutto di Damian.
"Non era scomparso?"

"Si, ma e mio fratello gemello.  Per lui e facile fingersi me. La differenza tra di noi e che lui ha dei tatuaggi e io non ne ho neanche uno"

"Capisco"- disse Joel.
Metre guardavo la situazione,  che era abbastanza anormale.  Damian e Joel, nella stessa stanza senza violenza? Miracolo!!

Notai una piccola macchia violacea sul collo di Joel, per poi capire che era un succhiotto.
Ne avremo parlato piu tardi. Ora dovevamo capire come finire tutta questa storia.

"Quindi, avete un piano sul da farsi?"
"Ancora no..."- rispose Damian
"Mio fratello ha dei documenti abbastanza importanti"

"Il furto di qualche mese fa?"- era veramente aggiornato su tutto!

"Si."

"In quel furto e coinvolta anche la tua ex ragazza, la signorina Isabelle?"

"Si quella biondina del cavolo!"- risposi io incontrollata.  I due si misero a ridere per la mia reazione poco professionale.  Ma in fondo non ero al lavoro, quindi non aveva molta importanza.

"Bene signori, dobbiamo escogitare un piano per arrestarli entrambi,  perche finché saranno liberi, Damain ne pagherà le conseguenze "

Cosi iniziammo a pensare ad un piano ben elaborato per mettere fine a tutta sta storia...

**************************************

Il giorno dopo, Joel era con me in ufficio per far si che il piano andasse a buon fine.

"Joel, dimmi, chi ti ha fatto quel succhiotto?"

"Oh... ehm... sai e stato ieri con.."- non fece in tempo a finire che Trentino entro nel mio ufficio.

Trentino e sempre stato molto raggiante ma oggi lo era particolarmente. 
Come i due si videro, i loro occhi emanarono luci e emozioni.

Non ci misi molto per capire che cosa era successo ieri e la causa del succhiotto. 

"Buongiorno Aria"
"Trentino, oggi sei molto raggiante!"
"Ah, ti ringrazio.  Anche tu lo sei. Allora? Ieri hai parlato con tu sai chi?"

"Con Damian? Si. Abbiamo fatto pace, o almeno credo. Poi siamo stati interrotti da Joel"

Trentino si giro verso di lui, con lo sguardo che cavolo hai fatto sta volta e si siede accanto a lui.
"Racconta"- mi disse semplicemente

"Nulla di che, ha sfondato la porta per poi puntare la pistola verso Damian. L'abbiamo calmato e gli abbiamo spiegato la situazione"

Trentino sospiro pesantemente.
"Ti avevo detto di non fare cavolate! Gli hai dato i soldi per il danno causato?"

"No Gina... ma lo farò"

Ho sentito bene? Joel ha appena chiamato Trentino... Gina? Forse avrò capito male e quindi non do molto peso a tutto ciò. La tensione e l'attrazione tra di loro si poteva tagliare con un coltello.

"Ma voi state in sieme?"- gli chiesi per pura curiosità

Trentino arrossi di colpo e prese la mano di Joel.
"Si, ormai da un paio di giorni."

"Quindi siete una coppia, che cosa dolce"- dissi provocando uno sguardo serio a Joel.

"Io non sono Gay"

"Come no... stai con lui"
"Oh mia cara Aria"- disse Trentino
"In realtà io sono una ragazza "- disse per poi togliesi la giacca larga.

"Come?!"- ero al dir poco scoccata. 
Trentino aveva sempre un look impeccabile,  i capelli leggermente piu lunghi ma non avrei mai detto che fosse una donna, forse anche perche la sua voce e il suo comportamento non ne davano modo di sospettare.

"Ma quindi... come ti chiami?"- in effetti non lo avevo mai chiamato per nome.. cioe chiamata.

"Sono Gina Trentino, e oggi a pranzo ti spiegherò tutto. Va bene?"- io potevo solamente annuire a tutto cio...

"Anzi no! Usciremo domai sera io e te. Vestiti elegante "- detto cio se ne ando.

"E veramente una perla"- disse Joel ancora incantato
"Ne ha passate tante"



Una piccola mrs. affariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora