cap. 24

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La serata con Joel e stara magnifica. Per un po avevo dimenticato di Damian.
Ma come mi si avvicinava, io lo allontanavo. Avevo solo lui per la testa e non riuscivo, per qualche motivo, aprirmi con Joel e lasciarmi toccare.

Una volta che se ne era andato, io andai a dormire.

Mi svegliai per via del suono del telefono. Presi il telefono e risposi.

<< Chi cavolo mi chiama alle... 6 e mezza del mattino?!>>
<<Buongiorno anche a te Aria, comunque sono le 9 e mezza>>- disse Trentino ridendo
<<non raccontare cavolate...>>- dissi per alzarmi di colpo e guardare l'ora.
Erano appena le 6 e mezza.

<<come ti vedo io ti uccido sai?>>
<<si si, ti voglio bene anch'io>>
<<perché mi hai chiamato cosi presto?>
<<vieni in ufficio. Ho ricevuto un nuovo fascicolo su Grey>>
<<non mi interessa piu... lo sai benissimo >>
<<oh, invece si. Si tratta della sua famiglia e di una parte del suo passato>>
<< Ha una sorella, madre, padre e basta. Perche dovrebbe interessarmi?>>
<<Tu vieni>>- detto ciò chiuse la chiamata.

Mi buttai sull letto sbuffando pesantemente. Non avevo voglia di alzarmi ma, anche se non volevo ammetterlo,  mi interessava molto tutto cio.
Mi alzai per la seconda volta, mi vesti ed andai in ufficio.
Una volta entrata, Anna era li al suo solito posto.

"O mio Dio! Chiamate i Men in Black lei non e Aria!"
"Ha ha ha, molto divertente "
"Beh, quando mai ti sei presentata al lavoro prima delle 8?"

In effetti era strano vedermi li alle 7 del mattino. 

"Ho i miei motivi. Trentino?"
"E gia dentro "

La ringraziai ed entrai nell'ufficio, incuriosita da tutto cio.

"Ci hai messo un bel po"
"Oh, se fosse per me sarei rimasta a letto, quindi non rompere."- lui si mise a ridere e mi diede il fascicolo.

"Quando lo finisci di leggere chiamalo"
"Perche mai dovrei?"
"Vedrai"

Detto cio se ne ando. Trentino aveva la brutta abitudine di andarsene cosi, in mezzo un discorso.  Ma era anche un avvocato eccellente e un buon amico.
Mi siedo e apro il fascicolo.  La prima cosa che vedo e una vecchia foto.
Ce una bellisima donna, alta e formosa, con capelli neri e occhi glaciali. Un uomo altrettanto alto, bello e biondo.
Una piccola bambina, che riconosco subito. Era Nicolina, le sue guancie erano rimaste uguali. Poi cerano due ragazzini,  molto simili l'uno all'altro.
Uno era Damian, l'avevo riconosciuto subito dal suo sguardo glaciale,  molto simile come quello della madre. L'altro era quasi uguale a lui, ma aveva i capelli leggermente piu chiari.

Non sapevo chr aveva un fratello, non me l'aveva mai menzionato.
Presi la foto e la misi nella borsa, per poi leggere il fascicolo che ormai mi aveva attirato la mia l'attenzione piu di prima.

Nome; Damian
Cognome; Grey
Età; 29
Data di nascita; 24.03. 1994
Sesso; M

Informazioni personali;
- ha un fratello gemello ( Timmy Grey), una sorella ( Nicolina Grey), madre ( Susie Grey/ Anderson) e padre ( Vittorio Grey)

- finito l'università di economia con lode

- attualmente erede dell'azienda del padre

- madre morta in un incidente stradale, in quale era presente anche la sorella minore,  da allora risulta avere leggeri tratti di depressione

- fratello scomparso. Si sospetta che lui centri qualcosa.

-attualmente sotto indagine

C'erano scritte molte altre cose, queste informazioni mi avevano lasciate senza parole. Forse non era veramente lui ma suo fratello gemello... ma come poteva esserlo fisto che era scomparso?

Tutta sta storia mi puzzava moltissimo,  non volevo chiamarlo, ma volevo saperne di piu su questo.

Guardai fuori dalla finestra, il panorama di New York dal mio ufficio era veramente magnifica.
Mi rilassava in un modo particolare. 
Decisi di andare da lui. Volevo spiegazioni e sapevo di poterle ottenere solo da lui.

Usci dal mio ufficio ed andai verso la macchina.  Davanti alla mia macchina c'era Damian. Mi avvicinai.

"Che ci fai qui?"
"Hai il mio fascicolo. Perche?"
"Lo ho trovato sulla mia scrivania"-
Lui si avvicino a me. Senti il suo profumo ma non era il suo solito profumo, era molto piu pungente.

"Olivieri stai lontana da me. Fai il lavoro per qui ti pago. Nulla di piu."
"E se io non volessi?"

Mi prese per la spalla in modo molto brusco. Non potevo credere che Damian mi avrebbe mai fatto del male. Mi girai per togliergli la mano dalla mia spalla e notai un luccichio.  Toccando la sua mano vidi che cera un tatuaggio sulla sua mano.

Su una cosa ero sicura, quello non era Damian, perché lui non ha nessun tipo di tatuaggi...

Una piccola mrs. affariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora