Capitolo 1

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Anna

Pensò la giovane affranta e spaventata dalla situazione in cui si stava per cacciare. Ricapitolando, quel sociopatico di Friederich era ancora a zonzo pronto a colpire, la situazione tra Nick e il padre era ancora da chiarire, il suo miglior amico aveva deciso di iniziare una relazione con la sua nemica – amica e come se già non fosse abbastanza, entrambi i suoi pretendenti avevano deciso di mettere le tende a casa sua!

"Che poi, ma dove li metto? E come dormo tranquilla con due marpioni patentati liberi di gironzolarmi per casa?! Come se già non fosse difficile gestire Nick, adesso devo preoccuparmi del nuovo arrivato. Come se non esistessero alberghi in tutta New York. Hanno forse scambiato il mio appartamento per un bed and breakfast?! Basta, bando alle ciance, ora vado fuori e li affronto, sperando non si siano già uccisi a vicenda nel frattempo!" E senza ulteriori indugi, infagottata tra asciugamani vari, aprì timorosamente l'unica protezione tra lei e loro.

La situazione era stranamente tranquilla, fin troppo! Le opzioni erano due: o si erano andati a uccidere in cucina oppure avevano deciso di andarsene a stare in albergo. La ragazza sperava in quest'ultima, ma non credeva di poter avere tanta fortuna. Difatti, la situazione era a dir poco tragica!

Anna era appena entrata in camera da letto nella speranza di potersi mettere una bella tuta in pile e di rilassarsi davanti ad una bella puntata di "Lois e Clark". I grandi classici non muoiono mai! Anche stavolta, però, i suoi piani andarono in frantumi, trovandosi il biondo vichingo comodamente seduto sul suo letto con la valigia già disfatta a fianco. Sembrava davvero a suo agio, tanto che le rivolse anche uno di quei suoi sorrisi incantatori che stavolta, però, non sortì l'effetto sperato, dato che la ragazza gli avrebbe tirato addosso anche la porta, ma poi avrebbe dovuto farla riparare, perciò pensò fosse meglio lasciarla al suo posto!

«Si può sapere per quale motivo ti trovo comodamente seduto sul mio letto con la valigia sfatta ad indicare un'intenzione a soggiornare almeno per una settimana, dato l'ammontare di roba?!» Il tono di Anna rappresentava pienamente ciò che si è soliti definire "calma apparente", difatti, era pronta ad esplodere da un momento all'altro!

«Beh, perché conoscendoti so che ti saresti offerta di dormire tu sul divano per permettermi di stare comodo, ma visto il gentiluomo quale sono non potrei mai saperti scomodamente addormentata su quel oggetto che ti piace definire divano, perciò, pensavo che potremmo dividere il letto e lasciare il salotto al volgare individuo in cucina. Non mi fido a saperlo qui e per la tua incolumità non voglio dargli opportunità di assalirti durante la notte. Ebbene, da quale lato preferisci dormire? Io non ho preferenze in merito, dopo i tanti turni in ospedale ai tempi della specializzazione, mi sono abituato a dormire dove capita.» Spiegò il ragazzo, spostando i costosi completi sulla poltroncina e sulla cassettiera davanti al letto. Insomma, mancava solo di vederlo andare in giro a sistemare le sue costosissime cose per la casa e poi era fatta!

La ragazza era ancora troppo scioccata per avere la forza di ribattere, anche se si domandava se avesse preso un'altra specializzazione oltre a quella in Patologia forense, ma il bel tenebroso aveva deciso che il tempo per omelette e funghi era terminato, vedendolo spuntare dal piccolo balconcino aperto, pronto a puntare la pistola alla tempia di Jack!

«Da chi vorresti proteggerla tu?» Sibilò lui, sotto lo sguardo atterrito di Anna. Questa convivenza non era iniziata nel migliore dei modi, ma dato che non sarebbe neanche dovuta iniziare, c'è molto di cui parlare!

«Ma che domande, da te mi pare ovvio.» Rispose calmo col braccio dell'altro avvolto al collo.

«Conosci i fondamentali delle tecniche di autodifesa, dico bene?»

«Esattamente, sono stato per due anni un medico da campo, ma ho ceduto al fascino di questa vitale città ed esercito come patologo da due anni.» Spiegò l'uomo, ma non sembrava voler scendere troppo nel dettaglio. Comunque, il punto della questione non era certo l'avventurosa vita dei due "fusti", ma il fatto che potrebbe ritrovarsi la tappezzeria del salotto sui toni del rosso e le spiacerebbe dover cambiare quella attuale!

«Sentite, bravi eh, gran bello show, ma io voglio dormire in pace senza dovermi stare a preoccupare di attacchi da parte vostra, nemmeno foste due quattordicenni. Di gatti ne ho già due, vi assicuro che sono più che sufficienti! Per stasera, arrangiatevi sul divano e sulla poltrona, domani penseremo a qualcos'altro, anzi... potreste prendere tutte le vostre belle cose costose e prenotare in lussuosi alberghi, quelli che piacciono tanto ai tipi come voi, con tanto di massaggiatrici personali e lasciarmi la mia privacy, questa mi sembra un'ottima idea.» Esordì lei che, nel frattempo, non era neppure ancora riuscita a mettersi dei vestiti addosso. Vabbè, tanto la situazione era talmente irreale che ormai aveva smesso di preoccuparsi di "inezie" come il pudore!

«Non se ne parla proprio, io resterò qui fino a quando quel bastardo sarà a piede libero. Potrebbe colpirti, sa bene che sei il mio punto debole e io non ho intenzione di dargliene occasione.» Confessò il moro a pugni stretti e non distogliendo lo sguardo da lei. Anche il biondo non si fece sfuggire certo l'occasione, aggiungendosi alla "scorta" di Anna, non richiesta ovviamente.

«Ma voi siete matti, non ho la minima intenzione di rinunciare alla mia libertà per queste vostre paure insensate e io, al contrario di voi due, non vivo in un mega attico attrezzato di tutto il possibile e immaginabile.»

«Se il problema è lo spazio, una volta che la disinfestazione avrà terminato, potrai venire a stare da me.» Propose il dottore, cingendole le spalle, prontamente tolte dall'altra guardia del corpo.

"Niente, questi due sono peggio di muli. Domani troverò il modo di buttarli fuori da qui, o il prezzo per il loro soggiorno sarà la mia sanità mentale. Adesso, però, vorrei proprio vedere le mie serie romantiche, ma come faccio con loro qui?"

«Non temere, con me al tuo fianco non corri alcun pericolo. Se necessario, resterò sveglio la notte, tanto mi bastano anche solo due o tre ore per ritemprarmi.» Le assicurò Jack, scatenando le risa dell'altro.

«Questa sì che è davvero divertente.»

Prima che riiniziassero nuovamente una discussione, la ragazza accese la tv, per poi desiderare quasi subitamente non averlo fatto. Era su tutti i telegiornali, a quanto pare la casa del signor Scott e di sua moglie era saltata in aria. I tre erano sgomenti e temevano di sapere chi fosse il mandante di questo crimine. I cellulari dei tre suonarono all'unisono con nuove indagini ed intrighi ad attenderli. Tutto ciò che sperava Anna era che il direttore e sua moglie stessero bene.




Un crimine in agguato per un cuore innamoratoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora