Capitolo 17

7 3 1
                                    

Nick

"Possibile che le nostre conversazioni non possano mai prendere una piega normale?! Anche stavolta ho perso una potenziale occasione per mettere finalmente le cose in chiaro tra noi. Mi considerano tutti un uomo coraggioso, il terrore dei suoi nemici, eppure una donna riesce a mettere in crisi tutte le mie certezze." Si rimbrottava tra sé e sé, buttando giù un bicchiere di whisky. Il bruciore del liquore lo stava rimettendo al mondo, solo che sarebbe stato meglio non esagerare con il ritrovato padre sullo sgabello a fianco!

"Stasera mi ci manca solo una bella predica da uno che conosco da qualche giorno, ma che vuole giocare all'allegra famigliola. Come ho fatto a diventare così patetico?" Continuava a riflettere lui, fissando un punto imprecisato, mentre l'agente Ryan sembrava sul punto di voler dire qualcosa. Probabilmente, non era la miglior serata per fare conversazione.

«Come mai tanto pensieroso? Sembra quasi ti aspetti che quel bicchiere di whisky ti offra le risposte che cerchi tanto ardentemente.» Gli domandò, non mancando, però, di elargire una perla di saggezza non richiesta! L'ex ladro si voltò con un sorriso amaro a segnargli il volto.

«Riflettevo sul fatto che la vita sia veramente imprevedibile.» Disse rassegnato il giovane, nel mentre si rigirava tra le dita il bicchiere ormai vuoto.

«Siamo già a questo punto e non sei neppure ubriaco. Non oso davvero immaginare cosa partorisca la tua mente in tal caso.» Replicò il genitore, bevendo un sorso di birra. Preferiva non esagerare con l'alcol anche quando non era in servizio. Con quel tipo di mestiere, è meglio stare sempre sul chi va là.

«Ci vuole ben altro che uno shottino per farmi perdere il controllo. Inoltre, da quando sto da Anna non ho più toccato un super alcolico. Stasera mi sono preso la serata libera da babysitter, tanto ci pensa quell'altro bellimbusto a interpretare la parte del cavaliere senza macchia e senza paura. Avrebbero giocato con i vicini a tombola.» L'agente rimase in silenzio. Era davvero raro che uno come Nick si confidasse con qualcuno e John non si azzardava a sperare che potesse farlo con lui, ma, evidentemente, il fato aveva deciso di far avverare il suo desiderio.

«Saresti potuto andare anche tu. Mi pare te l'abbia chiesto.»

«Sì, ma queste cose non fanno per me. Preferisco stare nell'ombra e saltar fuori in caso ci sia bisogno. La tombola con i vicini? Sul serio? Perderei tutta la mia credibilità.» Replicò il giovane.

«Sai cosa credo?»

«No e non mi interessa. Sono venuto qui per godermi un drink in pace, non per farti giocare al detective dell'animo umano con me. Trovati un'altra "preda".»

«Te lo dirò lo stesso.» L'altro fece spallucce, rassegnato. Tanto si sa che questo genere di domande sono sempre retoriche.

«Io credo che tu la tenga a distanza. Non le permetti mai di avvicinarsi davvero a te e, così facendo, rischierai di perderla davvero. Rischi che un ragazzo come Jack o chi per lui te la porti via. Permettile di tenderti una mano, di farti uscire dal mare di oscurità in cui trovi immerso, non avere paura dell'amore.» A seguire, si sentì solo l'applauso del figlio a sovrastare il chiacchiericcio nel locale.

«Davvero delle belle parole, peccato che, dette da te, non siano credibili.» L'uomo tacque, per il momento.

«Tu e la mamma avete combattuto fianco a fianco e guarda com'è andata a finire. Lei morta e io cresciuto dal mandante del suo omicidio. Grazie, ma preferisco vederla sposata con qualcun altro piuttosto che sotto a una lapide. Non sopporterei di sapere di essere la causa della sua morte. Friederich a parte, mi sono fatto fin troppi nemici e sappiamo tutti e due quanto sarebbe semplice colpire me facendole del male.»

«Io non mi sono fatto fermare dalla paura, ho lottato per ciò in cui credevo e tua madre mi è rimasta vicino, ha combattuto con me. Rimpiango ogni giorno di non essere stato in grado di salvarla, ma non di aver vissuto il nostro amore fino in fondo. Per persone come noi, l'amore è un'arma a doppio taglio e potremo non essere in grado di difendere sempre coloro che amiamo, ma abbiamo il dovere di provarci con tutte le nostre forze.» Dopo il suddetto consiglio, l'agente Ryan lasciò una banconota sul bancone e si avviò verso l'uscita. Probabilmente, voleva lasciare il figlio un po' solo per riflettere se scegliere una vita senza amore o se lottare per essa, con tutti i suoi rischi annessi.

«Grazie.»

Non l'avrebbe mai dato a vedere, ma quella semplice parola lo commosse.

"Mi chiedo se riuscirai a chiamarmi di nuovo papà, come facevi quando ancora ti tenevo tra le braccia. Io sarò sempre qui, in ogni caso." Pensava l'uomo tra sé e sé.

«Non devi ringraziarmi. Sono tuo padre.» Prima di andare, gli lasciò una foto di sua madre con lui in braccio. Dopo ciò, uscì, lasciando il figlio al bivio. Sperava solo avrebbe scelto la strada della felicità.

«Che diavolo sto facendo qui? Poi ci si mette anche quel vecchio con i suoi consigli da strapazzo sull'amore. Ma da quando è diventato un esperto di questioni amorose, eh? Quasi, quasi, lo preferivo quando mi dava la caccia in giro per il mondo, era decisamente meno irritante e meno chiacchierone!» Borbottò l'ex ladro tra sé e sé, sotto lo sguardo rimproverante del bartender, indeciso se fermarlo o meno dallo scolarsi il rimanente nella bottiglia.

«Di' un po', ti do forse l'aria di un novellino?» Chiese. Il povero barista avrebbe preferito tenersi le sue occhiate di rimprovero per sé, però anche lui si sentì in dovere di esprimere la sua opinione sulla sua vita amorosa. Tanto ormai era una cosa di dominio pubblico. Un uomo non aveva nemmeno più il diritto di soffrire per amore!

«Non conosco bene i dettagli, ma se vuoi un consiglio, non lasciarti fermare dalla paura e combatti.»

«Mio Dio, persino uno sconosciuto si sente chiamato in causa. Ormai non si può più nemmeno bere in pace. Grazie tante per l'apporto amico, lo apprezzo davvero tantissimo, infatti adesso andrò subito a "combattere".» L'ultima parola la pronunciò in un modo particolarmente minaccioso, rivolto non a qualcuno in generale, anche se il barista credeva essere l'oggetto interessato!

Lasciati i soldi sul bancone, Nick si avviò fuori. L'aria fredda che gli raffreddava la pelle lo aiutò decisamente a calmarlo. New York era fantastica di notte, con le sue luci sgargianti, i suoi rumori e la costante baraonda di persone andare e venire.

"Bene, è ora di tornare a casa e forse di tentare la sorte."



Un crimine in agguato per un cuore innamoratoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora