Anna
«Questo è il momento di darsela a gambe prima di diventare dei puntaspilli. Carica!» E fu così che dopo quest'incitamento, i tre compagni d'avventura iniziarono una rocambolesca fuga.
«Anna, aiuto, ma che sta succedendo? Io non voglio morire, ho solo vent'anni e non ho fatto niente...» Evidentemente la crisi isterica del povero mal capitato era troppo da sopportare per Nick, il quale, nel frattempo, stava già mettendo un altro caricatore nella pistola.
«Infatti, nessuno ti ha chiesto di farlo. Puoi benissimo tornare nell'armadietto da dove ti abbiamo pescato!» Sbraitò lui, al limite della pazienza.
«Nick, sta' zitto. Non capisci che è traumatizzato?!»
«Bene, vorrà dire che lo resterà in eterno, perché andremo tutti e tre a fare un bel viaggio senza ritorno, se non la smettete di lagnarvi e non correte più in fretta.» Replicò lui, sparando a chiunque gli capitasse a tiro.
«Perlomeno, cerca di non ucciderli.» Intervenne lei.
«Ma certo, adesso vado anche a scusarmi già che mi trovo, infondo, stanno solo cercando di ammazzarci, che problema c'è?»
«Oh, insomma, non mi sembra proprio il momento per il sarcasmo. Sai benissimo cosa intendo...»
«Scusate, ma avete capito che ci stanno sparando addosso?» Osò intervenire il terzo incomodo di turno. A questo punto, Nick aveva ormai perso il conto di tutti i terzi incomodo o "reggi candela" che sembravano spuntar fuori ad ogni angolo!
«Sì, l'abbiamo capito!» Esplosero i due innamorati all'unisono.
«Però, il mio piano ha funzionato, eccezion fatta per questo "piccolo" inconveniente.»
Nick stava seriamente pensando di farla finita in quell'istante con la sua stessa pistola, dopo la suddetta affermazione!
«E in quale parte avrebbe funzionato!?» Domandò "incuriosito" lui, nel mentre nei corridoi continuava a susseguirsi il rumore dell'allarme e dei colpi di pistola.
«Beh, abbiamo delle informazioni in più e, cosa ancora più importante, Freddy è salvo.»
Ad Anna parve di sentirlo dire, non proprio tra le righe, che della seconda parte non gliene fregava un granché, mentre per quanto riguarda la prima, dopo quell'allegra scampagnata a fuoco aperto per i corridoi, era certo che se fossero tornati con l'FBI, non avrebbero trovato altro che uffici in quell'edificio.
«Comunque sia, preoccupiamoci prima di uscire da qui.» Disse lei, aumentando la velocità e trascinandosi dietro il povero Freddy che, a quanto pare, non era molto avvezzo a questo tipo di incontri!
Nonostante tutte le buone intenzioni del caso, un ostacolo gli si parò dinanzi. Beh, per amor di verità, un ostacolo di circa cento chili di muscoli e armato di cattive intenzioni. Animata da uno slancio di coraggio o, forse di follia, l'intrepida giornalista non accennò a fermarsi, caricando un gancio alla Flash dopo una super corsa. Di sicuro, il gesto lasciò così stupido lo scimmione di fronte a loro, da dare la possibilità a Nick di stenderlo definitivamente.
«Oddio che dolore. Spero tanto di non essermi fratturata la mano.» Confessò la ragazza con la mano "ferita" tra le gambe, nel tentativo di attenuare il dolore.
«Ma tu sei pazza, anzi no, sei una folle da rinchiudere in manicomio. Ma ti sembra normale tirare un pugno a un uomo armato e tre volte più grosso di te?! Sai che ti dico, che in manicomio prima o poi ci metteranno anche me. Spero ci mettano in stanza insieme, almeno risparmieremo spazio!» Sbottò lui. Ormai gli pareva di essere finito nel Paese delle Meraviglie, senza possibilità di ritorno, però. Si aspettava di veder sbucar fuori da qualche parte il Bianconiglio o il Leprotto Bisestile!
«Per me sei stata grandiosa. Wow, avrei dovuto filmarti, sai quanti likes?!» Proferì nuovamente parola l'essere inutile che avevano al seguito (a detta del moro).
«Ma tu non eri traumatizzato? Allora vedi di startene zitto, babbeo.» Replicò Nick, zittendo all'istante il poveretto.
«Grazie mille, Freddy. Per fortuna che c'è ancora chi apprezza il coraggio. Beh, non si può mica pretendere che siano tutti abbastanza maturi da riconoscere il merito a una donna di aver salvato la situazione.»
«Oddio, adesso attacchi un'altra volta con una filippica femminista?!»
Lei lo guardò con lo sguardo fulminante che solo le donne sanno rivolgere, al ché il povero ragazzo meditò che fosse meglio tacere... per il momento! Più tardi, si sarebbe gustato la sua vendetta, possibilmente su un morbido letto, tra cuscini, un bel sottofondo e un'ottima annata di champagne!
"Poverina, non sai nemmeno cosa ti aspetta questa sera. Come mi sento malvagio! Oddio, ma che sto dicendo? Questi pensieri sono una cosa da lei, non certo da uno come me. Mi devo riprendere. Appena salvo la pelle a tutti, la prima cosa da fare è andarmi a fare una doccia fredda come l'Artico in pieno inverno. Chissà che magari almeno quella non possa calmarmi!" Pensò lui, continuando a non distogliere lo sguardo dai nemici.
«Ma quanti diavolo sono? Mi sembra di star correndo da ore.» Chiese lei, allo stremo.
«Ricordami che dobbiamo lavorare sulla tua resistenza a casa.» Puntualizzò lui.
«Sei il solito maiale. Possibile che non pensi mai ad altro?»
«Ma che hai capito? Come sempre mi hai frainteso e, comunque, quella sembri essere tu...» Replicò lui, salvo venire prontamente interrotto dalla ragazza.
«Siamo salvi.» Esordì lei con la stessa luce negli occhi e l'espressione da deficiente di chi pensa di avere avuto l'idea del secolo.
Gli altri due, infatti, non troppo convinti di un'altra delle sue trovate, esordirono al contempo con: «Che cosa?!»
«Smettete di guardarmi come fossi una povera matta. Osservate.» Chiarì lei, indicando un punto non ben preciso.
Dopo aver messo a fuoco, i due ribadirono che fosse un'idea balorda, ma tanto lei aveva già staccato il canale uditivo e si era diretta verso quella che lei credeva essere la salvezza. Che altro potevano fare se non andarle dietro?
«Bene e ora?»
«Adesso si salta!»
Si trattava di una finestrella che sembrava aver visto tempi migliori, ma dalla quale poteva passare anche uno della stazza di Nick. Era l'unico punto disseminato di polvere e calcinacci. Evidentemente stavano ristrutturando.
«Insomma, o questo, o andiamo tutti e tre a tenere compagnia ai pesci e, sinceramente, non so voi, ma io ne farei volentieri a meno.» Comunicò lei, mentre si liberava del camice per potersi infilare nel grosso tubo che portava a terra.
«Che schifo di idea. Ma possibile che non te ne venga mai in mente una normale?» Continuava sgomento Nick, nel mentre si sentivano i passi degli inseguitori avvicinarsi sempre più.
«Beh, bando alle ciance. Adesso proveremo questo bello "scivolo" a nostra disposizione.» E senza troppi giri di parole, il povero Freddy avrebbe presto potuto annotare un'altra straordinaria esperienza di quella giornata, dato che fu il primo ad avere il "piacere". Anna lo seguì subito dopo. In ultimo, fu il turno di Nick, ancora allibito dinanzi all'ennesima follia della fidanzata.
L'atterraggio non fu dei più puliti, ma perlomeno erano tutti e tre ancora in un solo pezzo, seppur non dell'odore migliore!
«Non so davvero come farei senza di te, sai? Come ho fatto una vita intera senza questo brivido costante?» Chiese sarcastico lui, dopo essere finiti dritti, dritti nel cassonetto dell'umido!
«Visto? Ha funzionato alla perfezione.» Ebbe l'ardire di dire lei, con una mano a tapparle il naso. Per Freddy sembravano esserci state fin troppe emozioni quel giorno, perdendo i sensi tra ratti e cipolle andate a male, sotto lo sguardo rassegnato del povero ex – ladro!
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Un crimine in agguato per un cuore innamorato
ChickLitL'avventura di Anna e Nick prosegue. Nuovi crimini e intrighi sono in agguato per i due protagonisti, nel frattanto alle prese con la loro turbolenta relazione e con un terzo incomodo piuttosto invadente. Riusciranno stavolta a unire cuore e giusti...