Capitolo 15

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Nick

Dopo la turbolenta mattinata, l'eroe si diresse alla sede operativa per continuare con le indagini sui falsi.

«Come le ho già anticipato, so chi si cela dietro questo traffico.» Annunciò Nick, sedendosi alla scrivania del suo responsabile. Quest'ultimo pareva alquanto scontento della teatrale entrata in scena del suo interlocutore, anche perché l'agente stava godendo dei pochi attimi di tranquillità del post-pranzo, con tanto di birretta e parmigiana davanti, con un buon libro a tenere compagnia.

«Buonasera anche a lei, ma la prego, si accomodi pure, faccia come fosse a casa sua. Vuole per caso un pezzo della parmigiana preparata dalle mani d'oro di mia figlia? Se preferisce, le posso sempre far portare qualcosa dal bar, il cappuccino è davvero squisito, aggiungono una goccia di caramello sul fondo.» Replicò l'agente.

«Caspita, la ringrazio per la sua gentilissima offerta, allora accetterei volentieri una fetta di quest'invitante parmigiana e un espresso per favore, italiano, s'intende.» Rispose l'altro, mettendosi comodamente seduto come nulla fosse.

«Per questa sua insolenza, potrei farla risbattere dentro subitamente.» Inveì l'uomo più maturo, sotto ogni punto di vista.

«Lei non ha il senso dello humor. Comunque, vuole sapere la storia o no? Altrimenti, andrei a dedicarmi ad attività ben più piacevoli che discutere con un burbero come lei.» Concluse lui, fissandosi le cuticole delle unghie.

«La smetta di trovare i più innumerevoli modi di farmi saltare i nervi e mi metta a conoscenza di ciò che sa.»

«Vuole anche i dettagli più "intimi"?» Mimò Nick con la bocca. Ormai aveva capito che dietro l'aria da duro che lo contraddistingueva si celava un simpatico burlone, beh, molto sotto!

«Signor Raiseheart...» Sembrava che, da un momento all'altro, avrebbe iniziato a fumare dal naso come una vecchia ciminiera!

«Stavamo insieme. Ormai è una storia morta e sepolta, ma si sa la gioventù fa commettere una marea di errori da raccontare ai nipotini.»

«Suggerirei di evitare la parte inerente ai furti. Comunque, come mai è così convinto che dietro questo giro di falsi ci sia una sua ex conquista? Forse non è poi così ex?» Alluse l'uomo, colpendo nel segno, peggio che in Battaglia navale!

«Come le ho detto è una storia chiusa, morta e sepolta. Al momento, c'è un'altra e non ho intenzione di cambiare idea.»

«Già, devo dire che le piace variare, dalla rossa alla mora, comunque, dalle due parti opposte della barricata.»

«Invece che discutere delle mie preferenze femminili, dovrebbe preoccuparsi della persona che si troverà ad affrontare.»

«La donna è così potente?»

«Sa essere più infida di un serpente a sonagli. In ogni caso, l'ultima volta che ci siamo visti è stata quando lei ha preferito un altro uomo a me, poi abbiamo perso ogni contatto. Stando ai miei contatti, doveva trovarsi ancora in Europa a svaligiare qualche caveaux. Devo confessare che sono rimasto piuttosto sorpreso anche io nell'incontrarla proprio qua. Ad ogni modo, l'uomo con cui era solita accompagnarsi è uno dei nemici giurati di Friederich e dietro ai falsi c'è lui. Se seguiamo lui, arriviamo al caro "papà". La puzza di carogna attira i predatori e quei due di carogne se ne intendono.» Concluse lui, guardando l'altro nel mentre metabolizzava le informazioni.

«Il ragionamento non fa una piega.»

«Bene, adesso che ha tutti i pezzi, io andrei a parlare con Jack. Ho idea che i nuovi arrivi in obitorio siano collegati in qualche modo a quest'enorme puzzle.»

«Credo abbia ragione, ma prima si faccia spiegare bene la situazione.»

«E chi sarebbe quest'individuo? Non mi dica che vuole mettermi alle calcagna uno dei suoi. Nel caso non lo sapesse, sono decisamente strani. L'altro giorno ne ho visto uno intento a infilarsi una manciata di caramelle nella tasca. Menomale che dovrebbero rappresentare l'ordine. Li ritroviamo a rubare a dei poveri bambini innocenti...»

Nel pieno del suo show, fece la sua comparsa... l'agente Ryan! Nel vederselo improvvisamente davanti, Nick rimase momentaneamente attonito. In ogni caso, si riprese subitamente.

«Cosa ci fa lui qui?»

«Ho bisogno che uniate le forze.» Asserì il capo, guardando in un punto non ben specificato.

«È proprio indispensabile?» Chiese il ragazzo, con lo stesso entusiasmo di uno che si prepara a fare cento addominali di fila sotto al sole in pieno agosto!

«Sì. E adesso voglio che voi due vi dirigiate seduta stante fuori dal mio ufficio e chiudiate la porta.»

«Coraggio, mi farai da assistente. Sarà la volta buona che impari qualcosa. La ringrazio, le faremo avere presto notizie.» Concluse l'agente, riferendosi al suo superiore. Forse era ricorso a questa tattica per riuscire a ritagliarsi un po' di spazio per terminare quell'invitante leccornia. Queste, però, erano solo congetture dei due!

Una volta fuori, il padre non perse tempo e ruppe il ghiaccio: «Jack mi ha riferito i primi risultati dell'autopsia. Non c'è ancora nulla di ufficiale, però sono morti di morte violenta. Sembra che siano stati picchiati da un gruppo di energumeni inferociti.»

«Perché prendersela con degli scienziati? Sarebbe inutile...»

«Esatto, infatti non è come sembra. I colpi sono stati inflitti da un solo uomo con la forza di più uomini e noi due sappiamo bene cosa possa scatenare qualcosa del genere.» Affermò serio l'uomo.

«La fottuta droga di quel maledetto di Friederich.» Disse il ragazzo, stringendo le nocche fino a farle diventare bianche. Perlomeno, questa volta i muri si erano salvati!

«Allora, con Anna come va?» Chiese dal nulla, virando su un territorio pericoloso!

«Scusami, ma non sono proprio in vena di parlare dei fatti miei con qualcuno che ho scoperto essere il mio padre biologico da pochissimo tempo.» Disse secco il figlio.

«Ma perché non proviamo a costruire un rapporto? Figliolo, io vorrei tanto diventare un padre per te. Diamoci una possibilità per iniziare a conoscerci.» Cercò di convincerlo lui con il cuore in mano.

«Il buonismo di quell'ingenua ha contagiato anche un vecchio lupo di mare come te? Il mondo può ardere in preda alle fiamme, ma lei se ne uscirebbe con un idrante e dei marshmellows da arrostire attorno al falò.» Affermò quasi rassegnato Nick, massaggiandosi le tempie con una mano.

«Sì, credo sia per questo che tu sia così innamorato di lei. Sbaglio forse?» Ipotizzò l'agente. Il figlio assunse un colorito simile a quello di un peperone ben cotto e poi cercò di virare su altro.

«Dato che la conversazione a cuore aperto sembra giunta al termine, forse sarebbe meglio informare anche la nostra Giovanna D'Arco, altrimenti potrebbe sentirsi esclusa.»

«Sai ragazzo, hai proprio ragione. Prima, però, lascia almeno che ti offra una birra.» Propose l'uomo.

«Magari la prossima volta. Adesso voglio offrirla io, mentre a quell'altra un bell'analcolico, anche perché già non è normale di suo, figuriamoci con una birra a quest'ora.»

«Andata. Allora andiamo, magari potremo approfittarne per conoscerci un po'.»

L'ex ladro fece un cenno con la testa, un po' restio, però, lo seguì comunque.

Un crimine in agguato per un cuore innamoratoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora