Il momento di tornare a scuola era arrivato. Per George quello sarebbe stato il suo penultimo anno e non vedeva l'ora di iniziare, ma soprattutto di finire. Una volta terminati gli studi progettava di aprire un negozio di scherzi con suo fratello Fred e si stavano impegnando affinché il loro sogno potesse realizzarsi.
George si diresse verso l'entrata della stazione di King's Cross seguito da tutta la sua famiglia, diretto al binario nove e tre quarti. Scorse attorno a sé diversi studenti di Hogwarts che si dirigevano in fretta nella loro stessa direzione e una di loro attirò la sua attenzione.
-Sissy- la salutò quando la raggiunse e quando lei sollevò lo sguardo su di lui il ragazzo scorse solo il fastidio per quel nomignolo che si ostinava ad usare, ma molto meno del solito. Probabilmente aver vissuto insieme l'esperienza dell'attacco dei Mangiamorte alla Coppa del Mondo di Quidditch lo aveva reso meno detestabile ai suoi occhi. George sospettava comunque di non essere ancora la sua persona preferita, si erano punzecchiati talmente tanto negli anni che sarebbe stato impossibile cancellare tutto in così poco tempo.
-Weasley- replicò Alyssa, con un tono di voce che il ragazzo immaginava avesse coniato apposta per rivolgersi a lui, come se le provasse davvero tutte per farlo sentire insignificante. Spesso ci riusciva. Al suo fianco comparve anche Erin, che invece si mostrò molto più amichevole della sua amica. Prima o poi George avrebbe proprio voluto sapere perché Alyssa ce l'avesse così tanto con lui, dubitava che fosse solo per il nomignolo che le aveva dato.
Poi la ragazza distolse lo sguardo e iniziò a correre verso la colonna che portava al binario, sparendovi attraverso e lui la seguì subito dopo.
Si ritrovarono subito dopo dall'altra parte, dove davanti a loro svettava l'Espresso per Hogwarts. George vide Alyssa sparire tra la folla che vi si accalcava attorno e qualche istante dopo si sentì sfiorare il braccio. Era Erin.
-Dalle tempo. Quello che hai fatto per noi l'ha colpita più di quanto non sia disposta ad ammettere- e, detto ciò, sparì dietro la sua amica.
-Cosa ti ha detto?- gli chiese Fred, comparendo al suo fianco in quel momento.
-Che probabilmente la sua amica non mi odia più quanto vorrebbe- rispose, scambiando un sorriso con il suo gemello.
Salirono sul treno, seguiti da Ron e i suoi amici, poi George e Fred andarono ad unirsi a quelli del loro anno.
-Ho sentito dire da mio padre che quest'anno ci sarà qualcosa di spettacolare a scuola- sentì dire George ad un ragazzo di Tassorosso. Anche suo padre lo aveva detto, ma non aveva voluto rivelare nulla di più, non era servito a niente insistere.
-L'ho sentito dire anche io- disse una voce che riconobbe subito e quando si voltò vide Erin. Sua madre lavorava al Ministero i piani alti come il padre di Malfoy, era ovvio che le avesse detto qualcosa.
Il ragazzo si stupì di non vedere Alyssa con lei, ma non lo fu per niente quando si accorse che era seduta da sola in uno dei sedili sul fondo ed era intenta a leggere.
-Torno subito- disse a suo fratello, indicandogliela con un cenno del capo e Fred annuì, tornando ad ascoltare il discorso per capire cosa sarebbe successo ad Hogwarts.
...
Alyssa si rese a malapena conto che qualcuno l'avesse raggiunta, tanto era presa dal suo libro, ma immaginando che fosse Erin non si preoccupò nemmeno di alzare lo sguardo, la sua amica ormai sapeva perfettamente come fosse fatta. Sentendola, tuttavia, troppo silenziosa per i suoi standard e stupendosi del fatto che non avesse ancora iniziato a raccontarle tutto quello che aveva scoperto Alyssa distolse l'attenzione dal suo libro per concentrarsi sull'amica. Quando però si rese conto di chi fosse la persona seduta di fronte a lei rimase di sasso.
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Oltre le differenze
FanfictionGeorge Weasley e Alyssa Bennet si detestano, le loro liti sono leggendarie in tutta Hogwarts anche se nessuno ne conosce il reale motivo. In realtà nemmeno George. "-Smetterai mai di odiarmi?- le chiese George all'improvviso, prendendola completamen...