Capitolo XXVI : Semplice attrazione?

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Quando il mattino dopo Alyssa si svegliò pensò che si fosse trattato di un sogno, non avrebbe avuto alcun senso in caso contrario. Quando però si voltò sul fianco e vide George dormire accanto a sé fu costretta a ricredersi: era appena andata a letto con George Weasley, il suo migliore amico, nonché il ragazzo di cui era innamorata.

La sera prima si era lasciata trasportare dagli eventi e non aveva riflettuto minimamente sulle conseguenze di quello che stava per fare, quando lui l'aveva baciata non aveva capito più niente, era troppo tempo che lo aspettava.

Era consapevole del fatto che fosse davvero una pessima idea, ma più ripercorreva con la mente ogni istante della notte precedente, alle mani di George sul suo corpo non riusciva proprio a pentirsi della decisione che aveva preso. Era la terza volta che perdeva il controllo con lui, e adesso non aveva proprio idea di come sarebbero andate le cose.

Alyssa si alzò dal letto facendo attenzione a non svegliarlo ed uscì dalla stanza per andare in bagno a farsi una doccia, aveva bisogno di pensare.

-Che cosa ho fatto?- chiese a se stessa, mentre l'acqua le scivolava addosso. Poggiò la fronte sulle mattonelle fredde riflettendo su quello che era successo quella notte. George le aveva dimostrato di provare una forte attrazione fisica nei suoi confronti, era più che ovvio ormai, ma era anche consapevole del fatto che non fosse innamorato di lei, ma di Clare. Alyssa sarebbe sempre rimasta solo la sua amica, ne era consapevole, ma si rendeva anche perfettamente conto che non sarebbe riuscita a rinunciare tanto facilmente a ciò che c'era stato tra di loro. Sapeva che non sarebbe stato nulla di romantico, non era stupida, ma se lo sarebbe fatto bastare, era quanto di più vicino a quello che lei desiderasse.

Spense l'acqua e uscì dalla doccia, poi avvolta in un grande asciugamano bianco tornò in camera. George stava ancora dormendo. Alyssa si sdraiò accanto a lui, rimanendo immobile ad osservarlo. Forse per lei sarebbe stato meglio continuare a non andare d'accordo da lui, come era stato per i primi cinque anni di scuola, sarebbe stato tutto più facile, ma si rendeva conto che la sua vita sarebbe stata incompleta senza di lui, ormai faceva parte di essa e non voleva che questa cosa cambiasse.

Alyssa continuava a ripetersi che probabilmente sarebbe stato meglio dirgli che quello che era successo quella notte non si sarebbe ripetuto, razionalmente sapeva che sarebbe stata la cosa giusta da fare, ma il suo stupido cuore sembrava non volersi arrendere all'evidenza. Già una volta era stata lei a respingerlo, non lo avrebbe fatto di nuovo. Sapeva che si sarebbe fatta del male e si sarebbe illusa, ma non le importava più. Voleva godersi qualsiasi cosa fosse successa, alle conseguenze avrebbe pensato dopo.

...

"È solo un sogno" si disse George, ma non aveva il coraggio di aprire gli occhi, non voleva tornare alla realtà. Sentì qualcuno scostarli delicatamente i capelli dalla fronte e la speranza che fosse tutto vero lo convinse ad aprire gli occhi.

Alyssa era sdraiata di fianco a lui, avvolta solamente in un asciugamano bianco con i capelli umidi, doveva essersi svegliata già da un po'.

-Allora è vero- mormorò e lei sorrise.

-Credevi che si trattasse di un incubo?- scherzò e George si spostò verso di lei, allungando il braccio e intrecciando le dita alle sue.

-Tutt'altro. Avevo quasi paura di svegliarmi e scoprire di aver sognato tutto- rispose e lei si accoccolò contro il suo petto.

Per lui era stata la notte più bella della sua vita, ma doveva essere prima sicuro che entrambi volessero la stessa cosa adesso a mente lucida.

-Sissy...- cominciò, ma non ci fu neanche bisogno di proseguire. Alyssa alzò lo sguardo su di lui e sorrise.

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