Capitolo XXII : Prima della battaglia

74 3 0
                                    

-Dopo l'intrusione di Potter al Ministero e a Villa Malfoy siamo tutti in allerta- spiegò la Umbridge mentre lei e Alyssa si dirigevano verso la sala delle udienze, scortate dai patronus per proteggersi dai dissennatori di guardia alla stanza.

-Le difese sono raddoppiate, sarà difficile che tenti di nuovo una cosa simile. Ancora non ho capito cosa lo ha spinto a farlo- commentò Alyssa, sperando di scoprire qualcosa di utile.

-Di preciso non lo sappiamo. Ma ha rubato il mio medaglione quando è venuto qui, e liberato dei prigionieri preziosi a Villa Malfoy-. Purtroppo quelle erano tutte cose che lei già sapeva.

-E della camera blindata alla Gringott si è scoperto qualcosa?- In giro per Diagon Alley non si parlava d'altro, anche perchè il fatto che Harry Potter avesse derubato la banca dei maghi fuggendo poi sul dorso di un drago non era passato di certo inosservato.

-L'Oscuro Signore era furioso, molti dei folletti sono stati uccisi- rispose la Umbridge entrando nella sala.

-Pare che abbia preso qualcosa dalla camera blindata dei Lestrange. Poi non se n'è saputo nulla- continuò andando a prende posto al banco e Alyssa si posizionò al suo fianco.

-È così strano. Il fatto che sia fuggito sul dorso di un drago... qualcuno dovrà pur averlo visto- commentò. Sapeva di non potersi più spingere tanto oltre, ma voleva cercare di scoprire il più possibile.

-Lo troveranno. Non potrà sfuggire ancora a lungo dal Signore Oscuro- replicò lei, con un sorriso crudele stampato sul volto.

-Ne sono sicura-. Alyssa compilò gli ultimi documenti e glieli consegnò. Sarebbe stata ancora una lunga giornata di processi contro i Mezzosangue.

-Perfetto- commentò lei, poi si voltò verso la ragazza, osservandola con attenzione.

-Sapevo che ti saresti rivelata molto utile, Alyssa. Anche ad Hogwarts ti sei sempre distinta dagli altri e mi sei sempre stata fedele-. Alyssa si sforzò di sorridere e la ringraziò, ma dentro si sentì morire. 

---------------------------------------------------------------------------------------------

George era seduto in cucina a parlare con suo fratello quando Clare li raggiunse. Aileen andò ad aiutare Molly a preparare la cena, sembrava che si sentisse tremendamente a disagio nell'essere ospite a casa loro da tutto quel tempo, e cercava sempre il modo di dare una mano.

Sentendosi osservato George si voltò verso Clare e quando incrociò il suo sguardo sorrise. Stava molto meglio rispetto a quando era arrivata a casa loro dopo esser scappata da Villa Malfoy, sembrava un'altra persona. Essendosi probabilmente accorto che aveva smesso di ascoltarlo Fred gli tirò una gomitata.

All'improvviso però la manopola della radio prese a girare da sola e dalle casse sentirono uscire una voce gracchiante:

-Abbiamo un nuovo meteo! Il fulmine ha colpito, ripeto, il fulmine ha colpito!-

-Non posso crederci!- esclamò Fred saltando giù dalla sedia.

-Che succede?- chiese Clare confusa, probabilmente non aveva ancora molta familiarità con il linguaggio in codice dell'Ordine. In quel momento li raggiunsero anche Molly e Aileen.

-Harry è riuscito ad arrivare ad Hogwarts- disse, -il momento di combattere apertamente il Signore Oscuro è arrivato- dichiarò.

E in men che non si dica la casa fu in fermento: uno ad uno tutti i membri dell'Ordine arrivarono, riunendosi poi in un silenzio quasi surreale in giardino. George e suo fratello si unirono a loro, per ascoltare il piano d'attacco preparato per lo scontro che sarebbe sicuramente avvenuto. Non appena il Signore Oscuro fosse venuto a sapere della presenza di Harry Potter la scuola sarebbe stata sotto assedio.

Oltre le differenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora