Capitolo XXVII : Una nuova amica

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-Me ne pentirò, già lo so- borbottò George sconsolato, seguendo Alyssa lungo le strade di Diagon Alley. Lei rise e tornò indietro, prendendolo sottobraccio, e quasi lo trascinò con sé.

-Guarda che sono io a farti davvero un enorme favore accompagnandoti al matrimonio di Clare- replicò e lui sbuffò.

-Non potevi mica lasciarmi andare da solo- commentò e lei alzò lo sguardo su di lui.

-Sono tua amica George, non la tua ragazza. Non dovevo fare proprio niente- scherzò lei, dandogli una pacca sul braccio. E non aveva nemmeno tutti i torti. Era passato almeno un mese da quando lui e Alyssa erano andati a letto insieme per la prima volta, ma continuavano comunque a comportarsi come amici, niente di più. Sembrava che tutto quello a lei andasse bene, ma lui non riusciva a smettere di pensare a quello che gli aveva detto Clare quel giorno in negozio, rispetto al fatto che secondo lei lui e Alyssa fossero in realtà innamorati l'uno dell'altra.

Ma non poteva essere così, George voleva molto bene ad Alyssa ma era di Clare che era innamorato, nonostante ormai avesse capito che tra di loro non ci sarebbe mai stato nulla. Non aveva mai avuto il coraggio di discuterne con Alyssa, probabilmente si era comportato da codardo, ma non era pronto a sentirsi dire qualcosa di diverso da quello che pensava fosse la verità.

-Ma Clare lo sa che mi hai invitato?- gli chiese all'improvviso.

-Sì gliel'ho detto-. Proprio il giorno in cui era venuta da lui in negozio e ne era stata anche molto felice. La ragazza di cui era innamorato credeva che sarebbe stato bene insieme ad un'altra.

-E poi credo che dopo quello che hai fatto per la madre del suo fidanzato...-

-Non lo sa- lo interruppe però lei e George le lanciò un'occhiata sorpresa.

-Come non lo sa?- gli sembrava davvero strano che Harry non glielo avesse detto.

-Ho chiesto ad Harry di non dirglielo- rispose scrollando le spalle.

-Non volevo che credesse di dovermi qualcosa- continuò, come se davvero non le importasse. George proprio non capiva perché non volesse far sapere a Draco e Clare quello che aveva fatto rispettivamente per la madre e la suocera. Per lo meno un ringraziamento se lo sarebbe meritato.

-Mi basta solo sapere che ho potuto fare qualcosa per aiutare- disse Alyssa, abbassando lo sguardo. Come poteva essere così buona e stupenda? George quasi non si capacitava che perdesse il suo tempo con lui, anche quando andavano ad Hogwarts molti ragazzi si sarebbero venduti la bacchetta per uscire con lei, non poteva nemmeno immaginare adesso. Si fermò all'improvviso e lei gli lanciò un'occhiata stupita, poi George le prese il viso fra le mani e la baciò proprio lì in mezzo alla strada, incurante di tutto quello che stava loro attorno.

-E questo per cosa?- gli chiese non appena la lasciò andare.

-Perchè sei fantastica- disse solo e lei sorrise.

...

-Non mi sta bene nulla!- si lamentò Alyssa, uscendo per l'ennesima volta dal camerino e lanciando a George un'occhiata afflitta. Era almeno un'ora che provava vestiti e cominciava ad averne abbastanza e sicuramente anche lui.

-Sissy, avrai provato almeno cinquanta vestiti, non è possibile che non te ne piaccia nemmeno uno- disse George sconsolato.

Alyssa sbuffò frustrata, ma quando sollevò lo sguardo rimase di sasso.

-Alyssa!- esclamò Clare andandole incontro. George scattò in piedi come se avesse preso la scossa al solo sentire la sua voce e Alyssa cercò di ignorare quanto tutto quello la infastidisse. Non ce l'aveva con lei, sia chiaro, ma non sopportava il fatto che lui non si rendesse nemmeno conto dei suoi sentimenti.

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