Capitolo VIII : Incidente di percorso

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-Non ti ha ancora scaricato?- chiese Fred, controllando dentro il calderone. Lui e George stavano testando uno dei prodotti che avevano in programma per il loro futuro negozio di scherzi. Per adesso si accontentavano di diffonderli a scuola.

-A quanto pare- commentò George scrollando le spalle. Effettivamente era passato quasi un mese da quando aveva chiesto ad Alyssa di andare al Ballo del Ceppo, al quale mancava davvero poco, e gli sembrava incredibile che non gli avesse ancora detto che avrebbe preferito andarci con qualcun altro. E se avesse permesso alle persone di avvicinarsi a lei ne avrebbe avuti a decine di inviti.

-Si vede che non ti ritiene una minaccia. Sa perfettamente come rimetterti in riga- aggiunse Fred, osservando con occhio critico il colore che stava prendendo il liquido all'interno del calderone.

-Dovrebbe essere così?- gli chiese George scettico e lui scrollò le spalle. Ad un certo punto sentirono la porta aprirsi e George sperò con tutto il cuore che non fosse Piton.

-Cosa state combinando?- sentì chiedere ad una voce inconfondibile. Peggio di Piton. Si voltò e incrociò lo sguardo accusatore di Alyssa. La vide venire a passo di marcia verso di lui. Chissà perché non se la prendeva mai con suo fratello.

-Non dovreste essere da qualche altra parte?- chiese, lanciando poi un'occhiata sospettosa al calderone.

-Veramente no- replicò Fred scrollando le spalle.

-Siete almeno sicuri di quello che state facendo?- domandò scrutando il liquido che piano piano stava diventando fucsia e bolliva. Non era un buon segno.

-Forse è meglio se...- provò a dire George, allungando una mano verso di lei per farla allontanare, ma non fu abbastanza veloce. La pozione scoppiò, finendole addosso e non la ustionò solo perché Fred fu abbastanza veloce da contenerla con la magia. Alyssa fece un salto indietro, ma sembrava che per fortuna non fosse successo niente di grave.

-Ti prego, dimmi che non era niente di pericoloso- supplicò George. Probabilmente lo avrebbe ucciso non appena si fosse ripresa dallo spavento.

-Non avremmo fatto qualcosa di pericoloso...- si azzardò a dire Fred e lei gli lanciò un'occhiata di fuoco. George si affrettò a prendere qualcosa per ripulirla dal liquido che le era finito addosso e lei glielo tolse di mano, iniziando a fregarsi le braccia.

-Non ho niente vero?- chiese George avrebbe tanto voluto dirle che era tutto a posto. Ma proprio in quel momento i suoi capelli iniziarono a cambiare colore.

-Ecco...-

...

Lo avrebbe ucciso. Poco ma sicuro.

-La prego mi dica che andrà via- Alyssa implorò Madama Chips, osservando disperata i suoi capelli allo specchio.

-Per fortuna non ci sono state conseguenze rilevanti- replicò la donna, lanciando un'occhiata di fuoco a Fred e George che stavano in silenzio dietro di lei. Avevano accompagnato Alyssa subito in infermeria e quando Madama Chips l'aveva vista la ragazza aveva subito capito dalla sua espressione che qualcosa non andasse. Per fortuna non le era cresciuta un'altra testa.

-Ma i tuoi capelli rimarranno così per un po'- ammise Madama Chips, come se in fondo non fosse così grave. Certo, non era lei ad essere conciata così, pensò Alyssa.

Fucsia. I suoi capelli erano fucsia. Si sarebbe occupata di quei due idioti più tardi. Adesso però non voleva che finissero nei guai.

-Potremmo non dire nulla?- chiese e Madama Chips la guardò stupita, così come Fred e George.

-Cara, difficile che qualcuno non se ne accorga- commentò. L'eufemismo del secolo.

-Lo so. Però non è stato nulla di grave. Potrebbe dire che si è trattato di un'allergia- consigliò Alyssa e lei la osservò, ancora più sorpresa. La ragazza poteva capirla, lei era il Prefetto più intransigente tra tutti quelli del suo anno, di solito non lasciava correre. Ma non voleva rischiare che quei due stupidi fossero espulsi.

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