Capitolo XV : Non voglio perderti

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Non appena Alyssa arrivò davanti al ritratto della Signora Grassa trovò George ad aspettarla. Senza dire nulla lui la prese per mano e la portò via di lì. Camminarono per i corridoi della scuola in silenzio, facendo attenzione a non farsi scoprire. Ad un certo punto lui si fermò davanti ad un muro apparentemente vuoto. Prima che lei potesse fare domande sulla parete di aprì una porta e George la trascinò dentro.

-Non ero mai stata nella Stanza delle Necessità- mormorò Alyssa, guardandosi attorno. Poi tornò a concentrarsi su di lui.

-Non sei arrabbiato con me vero?- domandò e dalla sua espressione era chiaro che l'avesse colto di sorpresa.

-Perchè mai dovrei essere arrabbiato?- chiese perplesso e lei trasse un sospiro di sollievo. Aveva davvero avuto paura che la ritenesse responsabile di quello che era successo all'Esercito di Silente.

-Non avevo idea di quello che la Umbridge avrebbe fatto. Non appena mi sono resa conto che sapeva di voi ho provato ad avvertirvi ma non ho fatto in tempo- mormorò solo e in quel momento si rese conto di quando avesse realmente temuto la sua reazione. George le prese una mano tra le sue, guardandola negli occhi.

-So che non è colpa tua. Niente di ciò che quella megera ha fatto è colpa tua. Se non avessi mandato Dobby ad avvertirci ci avrebbe trovati tutti lì- disse accennando un sorriso.

Alyssa era così felice di udire quelle parole, non avrebbe sopportato di perderlo ancora. Ormai le era chiaro, lei ne era innamorata, probabilmente lo era sempre stata, ma solo adesso riusciva ad ammetterlo. Erin lo aveva capito prima di lei, ma solo perché Alyssa aveva paura dei propri sentimenti. Era per quello che lo aveva respinto l'anno prima, perché non sapeva come affrontare la cosa e adesso probabilmente per lui non significava più nulla, non la riusciva più a vedere in quel modo.

-Non vedo l'ora che questo anno terribile finisca. Voglio andarmene da qui- mormorò. Aveva rischiato di perdere tutto, non voleva che la cosa si ripetesse.

-Ho rischiato di perderti per quello che ho dovuto fare...- sussurrò, sollevando lo sguardo fino ad incrociare il suo.

-Non voglio che accada mai più-.

George guardò Alyssa negli occhi e si sentì morire al pensiero di lasciarla un'altra volta.

Ne era innamorato ed era proprio per quel motivo che non avrebbe dovuto coinvolgerla per nessuna ragione in quello che voleva fare, lei avrebbe rischiato di perdere tutto per colpa sua e non poteva permetterlo.

-Tu non mi perderai mai- mormorò, prendendole il viso fra le mani e odiandosi profondamente. Quello probabilmente sarebbe stato un addio. Lei non lo avrebbe perdonato per averle tenuta nascosta la verità e George non poteva sopportare che lo odiasse, non voleva più vivere quella situazione. Piuttosto avrebbe dovuto allontanarla, sarebbe stata la cosa migliore per lei. Dopo la fine della scuola Alyssa sarebbe andata a lavorare al Ministero, George ne era sicuro, era troppo in gamba e lo meritava. Non poteva essere lui ad impedirle di realizzare il suo sogno, non se lo sarebbe mai perdonato.

-Promettimelo, George- mormorò Alyssa, ma lui non poteva. Non poteva farle una promessa che sapeva che non avrebbe mantenuto. La guardò negli occhi, perdendosi in quel blu incredibile. Poi la baciò. Si chinò su di lei, premendo le labbra sulle sue e Alyssa non lo allontanò. Si aggrappò alle sue spalle e George la strinse a sé, non voleva più lasciarla andare. Sapeva che probabilmente non l'avrebbe più rivista, che lei lo avrebbe odiato, ma non riusciva a separarsi da lei, ne aveva bisogno come dell'aria per respirare.

All'improvviso Alyssa si allontanò e per un attimo il ragazzo temette di vederla scappare. Lei però non sembrava avere nessuna intenzione di farlo.

-Ti amo, George- mormorò, guardandolo negli occhi. Sentirla pronunciare quelle parole lo riempì di una gioia incredibile, quasi non poteva crederci. Ma allo stesso tempo faceva ancora più male sapere che l'avrebbe lasciata.

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