Quando George aprì gli occhi e vide la professoressa McGrannit pensò di stare ancora sognando, ma lei lo scosse nuovamente per la spalla e il ragazzo si convinse che fosse reale. Dopo essersi assicurata che lui fosse sveglio andò a chiamare suo fratello.
-Che cosa succede?- chiese Fred, alzandosi dal letto. Lei fece loro cenno di seguirla e non appena furono nella sala comune salì nel dormitorio delle ragazze, per ritornare subito dopo con Ginny.
-Cosa sta succedendo professoressa?- chiese George e lei lo guardò con aria afflitta.
-Devo accompagnarvi nell'ufficio del professor Silente. Il signor Potter ha visto che vostro padre è stato aggredito- disse solo e si precipitò fuori e loro non poterono fare altro che seguirla.
Camminavano spediti per i corridoi dietro la McGrannit e George non riusciva a smettere di pensare a quello che aveva detto. Papà era ferito, Harry lo aveva visto in una delle sue visioni. George sperava che fosse un errore ma dentro di sé era certo che fosse la verità.
-Professoressa. Va tutto bene? È successo qualcosa?- sentì chiedere ad una voce allarmata e non appena riuscì a concentrarsi abbastanza su quello che gli stava attorno George si rese conto che proprio davanti a loro c'era Alyssa. Non aveva ancora avuto il coraggio di chiarire con lei.
-Signorina Bennett. Deve fare una cosa per me- disse la McGrannit, facendogli capire che anche lei sapeva cosa stesse facendo Alyssa. Lei si fece subito attenta.
-Qualsiasi cosa, professoressa- rispose, facendo del suo meglio per non incrociare nemmeno per sbaglio il suo sguardo.
-Deve tenere il più possibile occupata la Umbridge. Si inventi qualsiasi cosa- le spiegò la McGrannit. Alyssa annuì, non le serviva sapere altro.
-Ci penso io, professoressa- replicò, poi senza aggiungere altro si allontanò.
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Quando finalmente salì sul treno per tornare a casa Alyssa sospirò sollevata. Finalmente avrebbe avuto una pausa dalla situazione insostenibile che c'era a scuola. Mai prima d'ora era stata così felice delle vacanze di Natale. Se si fermava a pensare che l'anno scorso proprio a Natale era andata al Ballo del Ceppo con George si sentiva male, le cose erano cambiate e purtroppo non in meglio. Quando quella sera l'aveva visto correre nei corridoi con i suoi fratelli dietro la McGrannit si era preoccupata da morire e non avendolo più visto il giorno dopo era stato anche peggio. Era riuscita a distrarre la Umbridge fino all'arrivo della McGrannit e poi aveva lasciato che se ne occupasse lei, aveva già fatto la sua parte. Era stata proprio la professoressa ad andare a cercarla il giorno dopo per spiegarle quello che era successo al signor Weasley, e Alyssa non aveva potuto fare a meno di pensare al fatto che se fosse successo prima avrebbe potuto stare al fianco del suo amico, adesso invece non poteva nemmeno rivolgergli la parola. Era consapevole che fosse anche colpa sua se non comunicavano più, in fondo non aveva mai cercato di spiegargli quello che stava facendo, si era sentita tradita. Lui più di chiunque altro avrebbe dovuto conoscerla, non avrebbe dovuto accusarla di averli traditi tutti, avrebbe dovuto capire.
Quando arrivò a casa Alyssa si sentì rinascere, la nonna le era mancata più che mai e apprezzò davvero molto che non pretendesse di sapere il motivo del suo malumore e tutto ciò che era successo a scuola in quei mesi. Si preoccupò solo di farle trascorrere uno splendido Natale.
...
"Pessima, davvero pessima idea" si disse Alyssa attraversando il giardino fuori dalla Tana con passo incerto. Era ancora in tempo per andarsene. Sapeva però che non l'avrebbe fatto, non poteva continuare a scappare. Bussò alla porta e attese pazientemente e quando fu la signora Weasley ad aprirle faticò a trattenere il sollievo.
-Alyssa! È così tanto tempo che non ti vedo! Prego entra pure- e si fece da parte per farla passare.
-I ragazzi non ci sono- la informò e la ragazza si sentì subito più tranquilla.
-Sono venuta per Arthur. Come sta?- le chiese e lei accennò un sorriso.
-Ho saputo quello che è successo e sono venuta appena ho potuto-. In quel momento il signor Weasley entrò in soggiorno. Era stato ridotto piuttosto male, ma pareva proprio che il peggio fosse passato. La signora Weasley le offrì una tazza di tè e Alyssa rimase con loro per circa un'ora, poi decise di andare via prima che tornassero tutti.
-Sicura di non voler aspettare i ragazzi?- le chiese Molly per l'ennesima volta ma lei scosse il capo.
-Devo proprio andare. Sono felice di avervi visti- disse, e lei alla fine si arrese, accompagnandola alla porta. In quel momento però sentirono delle voci provenire dal soggiorno.
-No- mormorò Alyssa. E lei che sperava di poterlo evitare.
-I ragazzi sono tornati- disse la signora Weasley, ma lei proprio non poteva farcela.
-Mi dispiace. Non posso rimanere- e senza nemmeno darle tempo di dire nulla uscì dalla casa.
-Alyssa era qui?- chiese George guardando la madre sorpreso.
-È venuta a trovare tuo padre- rispose lei tranquillamente, poi però dalla sua espressione dovette capire che c'era qualcosa che non andava.
-Che cosa le hai fatto?- domandò senza tanti giri di parole e George un po' si offese. Perchè dava per scontato che fosse colpa sua?
-Non ho fatto niente- rispose distogliendo lo sguardo. Ed era proprio quello il problema, non aveva ancora fatto nulla per rimediare a quello che era successo tra di loro. E sua madre doveva pensarla allo stesso modo perchè gli lanciò un'occhiata scettica.
-Hai fatto tanta fatica per avvicinarti di nuovo a lei- lo rimproverò e lui sapeva quanto avesse ragione.
-Ho sbagliato con lei e non ho ancora avuto il coraggio di scusarmi- disse, il che era davvero un eufemismo. Se si fosse fidato di lei sin da subito avrebbe potuto evitare tutto quello che era successo loro, avrebbe dovuto credere che lei non avrebbe mai fatto nulla per tradire i suoi amici. Avrebbe dovuto andarsi a scusare con lei già quando Harry gli aveva detto che lo aveva aiutato a trovare un posto per le lezioni dell'Esercito di Silente ma non ci era riuscito, si vergognava troppo per non essersi fidato e non sapeva come rimediare.
-Sembrava soffrirne molto- disse sua madre, osservandolo con attenzione.
-Rimedierò- promise. Doveva farlo ad ogni costo.
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Oltre le differenze
FanfictionGeorge Weasley e Alyssa Bennet si detestano, le loro liti sono leggendarie in tutta Hogwarts anche se nessuno ne conosce il reale motivo. In realtà nemmeno George. "-Smetterai mai di odiarmi?- le chiese George all'improvviso, prendendola completamen...