Capitolo V : Cuore di ghiaccio

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-Tu e Weasley avete sepolto l'ascia di guerra?- le chiese ridendo William e Alyssa scrollò le spalle. Sapeva di piacergli, non era stupida, ma purtroppo non ricambiava e sperava che lui non si facesse mai avanti.

Non aveva detto a nessuno quello che era successo alla Coppa del Mondo di Quidditch, quindi se anche avesse provato a spiegare quello che era successo tra lei e George William non avrebbe potuto capire.

-Forse non è terribile come credevo- ammise e lui la guardò stupito. In fondo tutti erano a conoscenza del fatto che le cose tra lei e George non fossero mai state facili, avevano litigato molto spesso, anche per stupidaggini, proprio non riuscivano a non battibeccare su tutto. E sembrava proprio che William avesse voglia di parlare perché non smise un attimo durante la mezz'ora successiva, nella quale purtroppo non avevano lezioni. Alyssa non voleva essere troppo dura con lui, in fondo erano in squadra insieme, ma sperava che non si mettesse in testa strane idee. Aveva bisogno di una via di fuga. Si guardò attorno alla disperata ricerca di qualcuno che potesse darle una mano.

-Fred!- esclamò, vedendo spuntare una testa rossa davanti a sé. Lui si voltò nella sua direzione, sorpreso.

-Wow! Indovinato al primo colpo!- esclamò. Effettivamente era difficile se non impossibile distinguere i gemelli, ma probabilmente George aveva un influsso negativo su di lei e riusciva a riconoscerlo in ogni caso e circostanza.

-Scusa William ma devo urgentemente parlare con lui- Alyssa cercò di sembrare convincente mentre lo diceva e, prima che lui potesse farsi venire qualche dubbio in proposito, si precipitò verso Fred, trascinandolo via di lì, e lui per fortuna non le fece domande.

-Mi devi un grande favore- le disse poi Fred ridacchiando non appena William non fu più in vista.

-Di che parli?- gli chiese Alyssa sorpresa e lui rise apertamente.

-Hai approfittato del fatto che io non mi sarei fatto strane idee e mi hai usato come scusa per scappare da quello là- disse, come se fosse del tutto ovvio. In effetti lo era.

-Non sto scappando- replicò Alyssa, ma non ci credeva molto nemmeno lei.

-Come sapevi che ero io? Nemmeno mia madre distingue me e George- le chiese Fred all'improvviso, prendendola sottobraccio. La ragazza non riusciva proprio a capire perché con lui non avesse mai problemi a differenza che con il fratello. George tirava fuori il peggio di lei. Scrollò le spalle.

-Forse perché tuo fratello mi irrita così tanto che non posso non riconoscerlo- e lui ridacchiò.

-Ottima motivazione- osservò. Mentre camminavano per i corridoi della scuola molti studenti li guardarono sorpresi, probabilmente non distinguevano i gemelli come lei ed era facile credere che potesse aver appianato le sue divergenze con George. Più facile a dirsi che a farsi, probabilmente non ci sarebbe mai riuscita.

-Allora che voleva quel damerino da te?- le chiese Fred all'improvviso. Come cambiava argomento lui... Alyssa scrollò le spalle.

-Solo parlare, credo- rispose, non molto convinta. Fred le lanciò un'occhiata dubbiosa.

-Credi davvero che lui voglia solo parlare con te?- le chiese, come se ci credesse meno di lei.

-Si vede lontano un miglio, Alyssa, che gli piaci e che ci sta spudoratamente provando sperando che tu recepisca il messaggio- scherzò facendole l'occhiolino.

Di cose assurde gliene erano successe a Hogwarts, ma parlare di ragazzi con Fred Weasley le superava proprio tutte. Ci mancava che si innamorasse pazzamente di George e poi le aveva viste tutte.

-Ma io lo recepisco il messaggio. È solo che non mi interessa- disse semplicemente Alyssa e Fred rise.

-Prima che qualcuno riesca a far sciogliere il tuo cuore di ghiaccio ne infrangerai parecchi. Spero solo di poter essere lì quando succederà, sarà un evento indimenticabile- commentò.

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