Alyssa aveva passato l'ennesima giornata orribile nella quale tutti sembravano divertirsi particolarmente ad evitarla. Continuava a ripetersi che non le importava, ma sapeva perfettamente che non era così.
-Alyssa!- si sentì chiamare e non appena si voltò vide la Umbridge dirigersi nella sua direzione.
Passò insieme a lei l'ora successiva per lavorare ad uno dei nuovi decreti. Probabilmente aveva scoperto che qualcuno tentava di ribellarsi ai suoi metodi e aveva agito di conseguenza.
-Verrà divulgato domani- disse e Alyssa rilesse per l'ennesima volta quello che le aveva appena fatto scrivere.
-Numero ventiquattro, se non sbaglio- e lei annuì.
-Porrò fine a qualsiasi cosa stiano cercando di fare- replicò, confermando i suoi sospetti. Era sicuramente a conoscenza di qualcosa che intendevano fare i suoi compagni. Qualcosa in cui era coinvolto anche George, Alyssa ne era sicura. Doveva ammettere che non erano stati particolarmente furbi in quei giorni, si vedeva lontano un miglio che si stavano organizzando per fare qualcosa.
-Ha qualche sospetto?- le chiese e lei fece un sorriso diabolico.
-So che c'è Potter al centro di tutto. E se lui e i suoi amici pensano di poter fare qualcosa senza che io lo sappia...- rispose. Se ne sarebbe liberata, ormai era chiaro. Alyssa lesse per l'ennesima volta il decreto.
-Mi scusi, professoressa. Ma la mia squadra di Quidditch?- chiese, sperando che non impedisse loro di giocare. La Umbridge le rivolse un'occhiata che sospettava dovesse essere benevola.
-I Corvonero non avranno alcun problema. Basterà che uno dei tuoi compagni venga a parlare con me in modo che io possa dare l'approvazione. Nulla di più semplice- rispose e Alyssa annuì.
-È molto generoso da parte sua- disse e lei sorrise, osservandola con attenzione. La ragazza si sforzò di non mostrarsi troppo a disagio.
-Sono felice di non essermi sbagliata sul tuo conto, Alyssa. Cosa vorrai fare una volta uscita da qui?- le chiese, prendendola in contropiede.
-Ho sempre sognato di lavorare al Ministero- rispose. D'altronde non era per quello che stava facendo tutto? La Umbridge annuì lentamente, osservandola.
-Penso che ci siano buone possibilità che il tuo sogno si avveri- disse e Alyssa si sforzò di sorridere e mostrarsi grata. Ma dentro si sentì morire.
PER ORDINE DELL'INQUISITORE SUPREMO DI HOGWARTS
Tutte le organizzazioni, società, squadre, gruppi e circoli di studenti sono sciolti a partire da questo momento.
Questo recitava l'inizio dell'ennesimo decreto.
L' autorizzazione alla ricostituzione può essere richiesta all'Inquisitore Supremo. Nessuna organizzazione, società, squadra, gruppo o circolo può esistere senza previa conoscenza e approvazione dell'Inquisitore Supremo. Qualsiasi studente che costituisca, o appartenga, a un'organizzazione, società, squadra, gruppo o circolo che non siano stati approvati dall'Inquisitore Supremo sarà espulso.
-Lei lo sa- disse George guardando suo fratello e Fred annuì. La Umbridge in qualche modo doveva essere venuta a conoscenza dell'incontro che avevano fatto alla Testa di Porco per organizzare delle vere lezioni per usare dei veri incantesimi di difesa. -Lo faremo comunque- replicò Harry, osservando il decreto come se una sola occhiata potesse farlo sparire.
...
-Tu lo sapevi- disse George, non appena si ritrovò davanti Alyssa e lei lo guardò come se fosse un'orribile Schiopodo Sparacoda. Non si fermò nemmeno e gli passò affianco per continuare per la sua strada. Ma non l'avrebbe fatta andare via così.
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Oltre le differenze
FanfictionGeorge Weasley e Alyssa Bennet si detestano, le loro liti sono leggendarie in tutta Hogwarts anche se nessuno ne conosce il reale motivo. In realtà nemmeno George. "-Smetterai mai di odiarmi?- le chiese George all'improvviso, prendendola completamen...