Jojo's Bizarre Adventure - Over Heaven

56 - Manhatthan Transfer

Stavo diventando un po' troppo... emotivo - forse sentimentale - quindi ho deciso di cambiare pagina.
Ridicolo.
Dalle parole che ho usato, sembrava stessi scrivendo un testamento.

Sono già stato ucciso da Jonathan.
"Due volte".
Mi sbaglio?
E per qualche motivo, ora sento come se la mia "vita" sia in "pericolo". Ma non dovrebbe essere così. Non sto fronteggiando Jonathan ora, ma i suoi discendenti. Sono faccia a faccia solo con persone che hanno "ereditato" da Jonathan, non Jonathan in sé per sé. Non dovrebbe spaventarmi nulla, non dovrebbe esistere niente in grado di mettermi ansia o paura.

Ma diciamo che... diciamo che, per ipotesi, io tra poco venga "sconfitto" da loro. Non vorrei saperlo sotto forma di vago sentimento di "apprensione", ma piuttosto come "certezza".
In questo modo, potrei "prepararmi".
Potrei combattere con "determinazione".
Proprio come dopo le 10 arrivano le 11, e dopo le 11 arrivano le 12.
Se qualcuno potesse vedere il futuro come si vede il ticchettio dell'orologio... se si potesse conoscere il futuro, allora gli esseri umani, tutti quanti, potrebbero avere una propria "determinazione".

... Pucci è tornato di fretta in America.
Ora che Enya è morta, non c'è motivo per me di essere furtivo quando ci incontriamo, ma ora al posto di Enya c'è il gruppo dei Joestar che potrebbe arrivare in ogni momento.
Se venissero a conoscenza dell'esistenza di Pucci sarebbe un problema.
Non voglio che sappiano che lui ha qualcosa a che fare con me.

Non lo abbiamo fatto la scorsa volta, ma per sicurezza questa volta l'ho mandato a casa con una guardia del corpo.
La guardia si chiama Johngalli A.
È il portatore di "Manhattan Transfer". Come Kenny G. e Vanilla Ice, il suo Stand non rappresenta una carta dei tarocchi e nemmeno uno dei Nove Dei Egizi.
Lo chiamerei un portatore "randagio". Conoscendolo, sarà capace di portare Pucci in America senza essere intercettato dai Joestar.
Ho fatto tutto quel che ho potuto.

Non manca molto.
Non molto.