𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞

3

Cassandra

Sono appena tornata a casa, il primo giorno è finalmente terminato.

<<Hey>> dice mio fratello mentre attraversa il corridoio, <<Non ti ho sentita arrivare>> mi lascia un bacio in guancia e insieme ci spostiamo nel grande soggiorno.

<<Come è andata a scuola?>> chiede tranquillo chiudendo il libro che stava leggendo, <<Bene, ho conosciuto una ragazza, è quasi simpatica>> dico mentre mi sfilo i tacchi e mi metto comoda,
<<Quasi simpatica? Wow>> dice Enea scherzando.

Sa quanto io sia difficile nelle relazioni personali, conosco mille persone e di quelle mille me ne stanno simpatiche forse due.

<<E a parte la nuova amica cosa mi racconti?>> chiede col sorriso stampato in faccia.

<<Beh ho conosciuto la principessa sul pisello della scuola>> dico guardandolo, <<Che la guerra abbia inizio allora>> dice con un piccolo ghigno compiaciuto prevedendo già le mie intenzioni.

Mi conosce così bene che non ho neanche bisogno di parlare, lui sa sempre cosa provo, cosa penso e cosa farò, prima che io apra bocca.

<<Puoi dirlo forte, guerra contro lei e quel coglione del suo fidanzato>> dico altrettanto compiaciuta, <<Come si chiamano?>> chiede prendendo il telefono, sicuramente vorrà cercare qualche loro foto online.

<<Dafne Wilson e Axel Avery>> dico con sdegno, <<Pare siano molto famosi qui a New York>> continuo.

<<Ci credo questo Avery è il figlio di Hiram Avery della Avery's Oil Empire, è lui?>> gira il telefono verso di me mostrandomi la foto di un ragazzo in giacca e cravatta insieme a un uomo e una donna, <<Proprio lui>> dico secca; suo padre è un bell'uomo, Avery gli somiglia molto soprattutto gli occhi ma anche la madre è molto bella, formano proprio un quadretto perfetto.

<<I genitori della Wilson sono ereditieri, hanno diverse aziende e terreni, non si sa altro>> dice mio fratello leggendo dal cellulare le informazioni, io annuisco e basta.
<<Però è bellissima bisogna dirlo>> continua Enea, non posso dargli torto, è odiosa ma quei capelli rossi che si ritrova sono meravigliosi <<Guarda che labbra>> dice malizioso con un sorrisino mentre scorre le foto, <<Smettila>> rido leggermente per poi alzarmi.

Voglio andarmi a fare una bella doccia rilassante e andarmi a coricare, solo per oggi sarò una noiosa ragazzina casa e chiesa come si deve da domani andrò a caccia di festini illegali e alcol.

Prendo il mio pigiama e vado nel mio bagno, apro l'acqua calda e mi spoglio, mi guardo un po' allo specchio prima di entrare in doccia, e cazzo se adoro il mio fisico.

Mi tuffo sotto al getto dell'acqua bagnandomi anche i capelli, ho un ossessione per la pulizia personale, lavarmi per me è una necessità mi fa sentire bene con me stessa e mi rilassa fortemente, le goccioline calde che scivolano sul mio corpo mi fanno sciogliere i nervi e scacciano via ogni mio pensiero.

Il mio telefono vibra e io mi decido a uscire dalla doccia, mi avvolgo nella mia tovaglia bianca e prendo il cellulare, una notifica da Instagram, Emma Thompson.
Un sorriso mi sfugge, mi duole ammetterlo ma potrei iniziare ad apprezzarla sul serio, volerle bene è un parolone ma apprezzarla purtroppo credo di sì.