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Cassandra

<<Mamma era proprio necessaria, questa figura di merda che mi hai fatto fare?>> chiedo raggiungendola in camera sua.

<<Ma smettila amore della mamma , però sai, avresti potuto farmelo conoscere in un modo diverso>> dice mentre si spoglia dei suoi abiti e indossa una vestaglia di raso color avorio lunga fino al ginocchio.

<<Mamma è stato già abbastanza cosi, credimi>> dico scuotendo la testa contrariata.

<<Come sei antipatica... non capisco perché sei sempre così fredda tesoro mio. Ho capito che sorridere fa venire le rughe, ma così è troppo>> dice lei venendomi in contro e prendendo il mio viso tra le mani.

<<Non mi toccare, smettila>> dico infastidita cercando di spostarle le mani, ma niente non si smolla, anzi mi da pure un bacio in guancia.

<<Mi piace comunque... intendo quel ragazzo, mi piace>> dice staccandosi da me, mettendosi seduta alla sua specchiera.

Io sospiro e annuisco, <<Menomale>>.
Faccio per andarmene ma lei mi trattiene per un polso .

<<Vieni>> si alza e mi fa prendere il suo posto.
<<Guarda che sei bella, non sei più una bambina ormai... stai per diventare una donna, ne hai già le sembianze>> dice seria mentre mi accarezza i capelli biondi.

<<Ho 17 anni, sono una ragazza>> dico io.
So bene dove vuole andare a parare mia madre... l'età adulta, le responsabilità, il patrimonio di famiglia, l'imprenditoria, bla bla bla, tutte cose di cui non mi importa niente.

<<Sei una ragazza, come preferisci... ma resta il fatto che presto dovrai iniziare a lavorare con me e papà, dovrai portare avanti insieme a tuo fratello, quello che il bisnonno ha iniziato.
Per questo è importante che inizi a partecipare a questo tipo di eventi, devi iniziare a tracciare la tua strada>> dice tutto lentamente, scandisce bene le parole e non stacca gli occhi dal mio riflesso nello specchio.

No. Lei sa già che a me tutto questo non interessa, queste non sono cose che mi riguardano ne che fanno per me.
<<So cosa stai per dire... ma sei ancora immatura per capire cosa è giusto fare, anche se sono sicura che presto lo capirai da sola... domani dopo scuola ti faccio trovare diversi vestiti, devi scegliere il più bello per il gala>> dice subito lei non permettendomi di ribattere.

Sbuffo pesantemente e mi passo una mano sul viso, <<Si vedrà>>, il mio tono è esasperato, io sono esasperata perciò è meglio se esco da questa stanza.

Mi alzo e ci metto meno di un secondo ad arrivare alla porta ma non appena metto fuori dalla stanza la sento parlare di nuovo.
<<E poi voglio vederti ballare con Axel>>.

Perché fa cosi? Non abbiamo mai avuto un bel rapporto, non è mai stata una mamma-amica per me... non è stata una mamma proprio quindi, perché giocare con me in questo modo.

Scuoto la testa alle sue parole e me ne vado andando in camera mia, voglio stare sola.

Mi butto malamente nel letto e prendo il mio cellulare, altrettanto  posato malamente sul letto.

-Ti aspetto al ballo
Axel Avery

Stringo i denti appena leggo il messaggio di Axel.
Cosa è questo? Un complotto contro di me?
Perché tutti si ostinano a farmi andare a questo dannato gala.
Io odio questo tipo di eventi ma soprattutto, odio darla vinta ai miei.

'Potresti farlo un sacrificio'
Potrei... porca di una puttana.
Poso nuovamente il cellulare e visto l'orario, vado a cenare.

Rimuginare a stomaco pieno mi aiuterà, si spera, a prendere una decisione.

𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora