Cassandra
Questa partita ha avuto dell'incredibile.
È stato tutto perfetto.
Proprio come un concerto al teatro La Fenice , e Axel è stato il direttore d'orchestra.Si muoveva in modo sicuro, guidava i suoi compagni senza dire una parola, ogni volta che la palla era tra le sue mani sprigionava un carisma fuori dal comune.
Erano una macchina perfetta, tutti perfettamente coordinati, erano in cinque ma sembravano una sola persona.Siamo ancora tutti in palestra.
Tutti stanno festeggiando in campo insieme ai ragazzi.
<<Cassie, sei stata bravissima>> dice Emma correndomi in contro, la abbraccio contenta e lei ricambia stringendomi di più <<I ragazzi sono stati bravissimi>> ammetto io, <<È vero, Axel è già un professionista praticamente>> dice la mia amica e io annuisco, <<Vorrei andare a congratularmi con loro, vieni?>> continua lei e io annuisco un'altra volta.Purtroppo Emma non mi ha parlato proprio chiaramente infatti con "congratularmi con loro" intendeva "vado da Caleb cara mia" ma me lo dovevo aspettare, e adesso mi trovo sola in mezzo a tutto questo bordello, porca troia.
Riconosco in lontananza Tyler al fianco di Axel, così mi avvio nella loro direzione.
<<Ragazzi>> dico richiamandoli sperando che in tutta quella confusione riescano a sentirmi.
Tyler sembra notarmi infatti si gira verso di me e mi fa un cenno con la testa ma almeno sorride a differenza del solito.Anche Axel sembra sentirmi infatti ora mi osserva in attesa che io dica qualcosa, <<Complimenti>> dico di getto a entrambi e lì il sorriso di Avery si fa più luminoso, <<Cosa hanno sentito le mie orecchie?>> dice avvicinandosi a me, <<Mi hai sentito>> dico guardandolo dal basso, <<Eh no, c'è confusione>> dice indicano le persone attorno a noi, faccia di merda che non è altro, <<Ti ho fatto i complimenti>> dico dopo uno sbuffo e nel mentre abbasso lo sguardo, troppa umiliazione per oggi.
Mi porta due dita sotto il mento e mi fa rialzare la testa così che i nostri occhi possano incastrarsi nuovamente proprio come poco prima.
In quel momento ho sentito le gambe sostenermi meno e ricordo ancora bene quella sensazione travolgente che mai prima d'ora avevo provato.
L'euforia del momento mi ha giocato proprio un brutto scherzo.<<Grazie per prima>> dice all'improvviso rompendo il silenzio che era calato tra noi due, sgrano gli occhi per lo stupore e dico <<E per cosa>>.
Mi guarda di nuovo, in quello stesso maledettissimo modo e sento le mani sudarmi in maniera indecente.
A fatica mantengo il suo sguardo e adesso le sue dita passano a sfiorarmi la guancia, <<Mi hai dato forza>> dice, siamo sempre più vicini e quasi trattengo il respiro, <<Qui sono tutti che mi festeggiano, che mi elogiano, ma gli unici occhi in cui vedo vero orgoglio, sono i tuoi>> dice ancora lui, a questo punto mi decido finalmente ad aprire la bocca e smettere di sembrare un pesce lesso, <<Infatti mi hai resa orgogliosa e fiera>> dico e sento le guance farsi calde quando lui ammicca un sorriso compiaciuto, <<Di te e di tutta la squadra idiota>> dico allontanandomi, <<Amore mio>> urla una chioma rossa in lontananza, <<Devo andare>> dico e mi giro iniziando ad andare verso l'uscita.Entro nello spogliatoio e mi metto seduta davanti allo specchio che usiamo per truccarci.
Mi squilla il telefono e non appena vedo che è Emma rispondo, <<Cassie dove sei?>> dice lei dall'altro lato del telefono, <<Ancora a scuola tu?>> dico mentre mi passo un po' di cipria nel contorno occhi, <<Mh sono con Caleb stiamo andando allo Skylight , per festeggiare la vittoria della squadra>> dice titubante, scuoto la testa e dico <<Tu amica mia sei geniale, ora arrivo>> e cosi chiudiamo la chiamata.

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𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞
Storie d'amore> > Cassandra Dilaurentis è una ragazza di diciotto anni, nata e cresciuta nel lusso. A primo impatto può sembrare che sia perfetta cosi come la sua vita, ma nel cuore porta il peso di non aver mai ricevuto affetto da parte dei suoi genitori, troppo...