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Alloggiamo a casa di Caleb da ormai due settimane e mai nella mia vita mi è capitato di sentirmi in un film tanto quanto ora

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Alloggiamo a casa di Caleb da ormai due settimane e mai nella mia vita mi è capitato di sentirmi in un film tanto quanto ora.

Seguiamo tutti una stessa routine e facciamo qualsiasi cosa insieme , camminiamo in branco e ci assicuriamo che le ragazze non siano mai sole.

Le discoteche le vediamo col binocolo e usciamo di casa solo per andare a scuola, pure mio nonno, che è sotto terra da un pezzo, esce più di noi.

Quando noi non siamo in casa per seguire le lezioni a scuola, Enea tiene d'occhio la casa. Questa convivenza ci sta dando l'opportunità di conoscerci e devo ammettere che nonostante siamo molto diversi, mi trovo bene con mio cognato.

Il piano è rimasto tale e quale e ancora non sappiamo se avremo l'opportunità di farlo arrestare; La mamma di Cass sta facendo del suo meglio ma come ci immaginavamo, è difficile convincere qualcuno a credere e a prendere le parti di sette adolescenti.

Questo piccolo problemino, sta condizionando molto la serenità del gruppo.
Tyler fuma cosi tanto che se non fosse ricco sarebbe già sotto un ponte. Caleb ed Emma litigano continuamente, per ogni fottuta stronzata e spesso al mattino troviamo Caleb addormentato sul divano. Enea passa tutto il giorno al computer, a guardare film d'azione e a cercare nuove strategie. Come i pazzi insomma. Dafne invece, che non si é mai mostrata struccata e con un capello fuori posto, ora é tanto se ogni giorno si fa la doccia, per non parlare di come sono ridotte le sue mani, per il nervosismo infatti di é mangiata tutte le unghia.

Per quanto riguarda Cass, si potrebbe dire che tutto sia come sempre ma, non è cosi.
È più silenziosa, calma, sinceramente sembra perennemente fatta.
Non ride, non scherza, non è più lei ma cerca di non darlo a vedere perché è fatta cosi, non vuole mostrare le sue paure e le sue fragilità, a nessuno.
Sta cercando di convincerci , ma soprattutto di convincere se stessa, che lei è forte e che niente la sfiora.

Sto sul letto della stanza che Caleb ha dato a me e Cass e guardo il display del mio cellulare senza uno scopo ben preciso.
È quel momento del giorno in cui tutti i genitori dei ragazzi li chiamano, ma io non ricevo alcuna chiamata.

Cass per esempio è in balcone e sta parlando con sua madre in videochiamata, di niente di importante ma almeno comunicano.
Il suo tono di voce è piatto ma ogni tanto si sforza di fare un sorriso a sua madre

Quando chiudono la chiamata la mia ragazza rientra in camera e si stende al mio fianco, abbracciandomi; mette una gamba piegata su di me e fa lo stesso col braccio.

<<Ancora nessuna novità ... ha contattato altri suoi conoscenti ed è in attesa di risposta>> inizia lei e io annuisco, <<Non fa nulla, faremo in modo che piano funzioni... in un modo o in un altro>> lei mi guarda incerta ma poi cede e annuisce.

Deve funzionare. Mi sono rotto i coglioni di sta situazione. Ho diciassette anni e vorrei solamente godermi la mia vita con l'amore della mia vita ma non mi é possibile a causa di un bastardo figlio di puttana.

𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora