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Cassandra

<<Sveglia Cas, sono le 11:00 AM>>

La voce di Emma mi arriva dritta ai timpani e io velocemente butto la testa sotto ai cuscini come uno struzzo.

<<Eddai sveglia>> dice strattonandomi e io sbuffando mi scopro un occhio, <<Ma tu non amavi dormire?>> dico impastata dal sonno.
<<Si ma che figura ci faccio con i tuoi>> dice a bassa voce per non farsi sentire, io scuoto la testa seccata, <<Credimi che a quelli non gliene può fregare di meno, torna a dormire e non rompere>> dico coprendomi fin sopra la testa.

Si lamenta ancora per un po' ma poi la smette e finalmente il silenzio torna a regnare in camera mia, mi rilasso e provo a riprendere sonno, ma la pazza mi tira via le coperte di dosso facendomi scattare su col busto, <<Io ti ammazzo>> dico faticando a tenere gli occhi aperti.

Mi alzo esausta dal letto e mi stiracchio emettendo versi manco se fossi una vecchia, mentre la ragazza di fronte a me se la ride sotto i baffi.

<<Che ti ridi tu>> dico passandomi le mani in faccia, <<No nulla nulla solo, hai un bel aspetto>> dice continuando a ridere, mi volto verso lo specchio e quasi non mi viene un infarto a vedere in che condizioni sono.

I miei capelli sono tutti arruffati, li tocco e sono anche un po' appiccicosi, sembra che ho preso la scossa, <<Ma che cazzo...>> dico coprendomi la faccia con le mani, <<Vado a lavarmi che è meglio>> dico andando verso il bagno, <<E comunque neanche tu sei messa tanto bene>> dico chiudendo la porta del bagno, la sento ridere dall'altro lato.

Mi spoglio velocemente dei vestiti che ho indossato ieri sera e li butto nella cesta dei panni sporchi per poi tuffarmi sotto il getto caldo della doccia.

Mi strofino per bene, amo la Sambuca ma il suo odore addosso non mi fa fare i salti di gioia devo dire, per non parlare del fatto che l'ho anche in testa.

Strofino per bene la cute quasi non me la strappo con le unghie, ma almeno non appena esco dalla doccia i miei capelli sono di nuovo lisci, lucenti e profumati.

Torno in stanza con l'asciugamano attorno al corpo, <<Vai a lavarti tu così dopo usciamo, ti va?>> chiedo semplicemente e la mia amica risponde con un sorriso poi si alza dal letto e si chiude in bagno.

Mi metto delle mutande e una maglia e poi mi guardo intorno.
Mamma mia sembra che sia esplosa una bomba qua dentro, devo assolutamente mettere in ordine.

Inizio col cambiare le lenzuola del letto, dopo sistemo i trucchi e i vestiti che avevo uscito ieri e infine vado verso la mia sedia, sepolta sotto scarpe, borse e vestiti di ogni tipo.

In cima a questa pila di roba infinita c'è qualcosa che non mi appartiene.
Tiro su quel giaccone guardandolo, una fitta mi colpisce alla tempia e il mio mal di testa si fa più intenso man mano che i ricordi della sera precedenti tornano vividi nella mia memoria.
Me lo porto vicino al naso e l'odore di Axel Avery mi riempie le narici prepotentemente, il flash di lui che me la appoggia sulle spalle mi fa venire un brivido lungo tutte le gambe.

<<Axel è stato carino a dartela>> dice Emma alle mie spalle, metto subito la giacca giù riposandola malamente sulla sedia e poi mi volto verso di lei.

𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora