Tseya's pov:
Mi svegliai quando i raggi del sole riempirono la capanna in cui abito. L'aria fresca del mattino mi travolse quando mi affacciai fuori. Era tutto molto calmo: dormivano tutti.
Mi diressi alla riva per salutare gli Ilu e per dare al mio da mangiare. Sussultai quando qualcuno mi raggiunse da dietro e mi fece il solletico, facendo un urletto simile a una risata.
Era Roel, mio fratello maggiore. O almeno così diceva lui, solo perché nato tre minuti prima di me. Si, siamo gemelli.
"Buongiorno Tse" mi disse ridendo. Lo schizzai con il piede e corsi via. Ovviamente iniziò a rincorrermi. Quando mi raggiunse mi saltò addosso e cademmo a terra tutti e due, rotolando.
Per un attimo ci guardammo e poi scoppiamo in una sonora risata che avrebbe potuto svegliare tutto il villaggio.
"Buongiorno skxawng" dissi avvicinandomi a lui per lasciargli un bacio svelto sulla guancia. Skxawng significa stupido, e ovviamente mi tirò la sabbia per vendicarsi di quello che avevo appena detto.
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Passai la mattina insieme a mia sorella Kanari, più piccola di un anno, e Tsireya, la mia migliore amica. Cavalcammo i nostri Ilu, qualche volta ci raggiunsero anche Aonung, Roxto (il fratello di Tsireya e il suo migliore amico) e Roel.Passavano a darci fastidio in quei pochi momenti in cui salivamo in superficie a prendere aria e ci schizzavano. Erano davvero molto fastidiosi, ma non ci demmo molto peso; alla fine facevano sempre così, come dei bambini.
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Roel's pov:La giornata passò molto in fretta. Non perché avessi fatto qualcosa in particolare ma quando infastidisco Tseya e Kanari mi diverto molto.
Tornammo tutti insieme nella capanna, dove ci stavano già aspettando i nostri genitori: Xomal e Kirya.
Dopo averci abbracciati mangiammo e dopo aver aiutato a mettere a posto, fui il primo ad andare a dormire: non è una cosa da nulla infastidire la gente. Ci vuole molto addestramento.
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Tseya's pov:Quando tutti andarono a dormire, sgattaiolai fuori per fare quello che più mi piace: guardare la luna a riva.
Mi affrettai a raggiungere il mio solito posto, dove ormai andavo tutte le sere per schiarire la mente quando qualcosa non andava; o solo per rilassarmi.
Il rumore delle onde è rilassante, ma di notte è molto meglio perché c'è totale silenzio. La luna mi illuminava il viso e mi permetteva di vedere quello che bastava per non inciampare. Sono maldestra quando mi trovo a disagio o quando sono sovrappensiero.
Stetti sdraiata a riva finché non sentii gli occhi chiudersi da soli; era tempo di tornare nella mia comodissima amaca e dormire. Così chiusi gli occhi e sognai.
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Quando mi svegliai non c'era più nessuno nella capanna. Capii di essermi svegliata tardi rispetto al giorno precedente e dopo aver preso coscienza, anche se ancora molto assonnata, raggiunsi... il popolo dei Metkayina?
Erano tutti riuniti in spiaggia e coprivano qualcosa. Mi avvicinai per vedere di cosa si trattasse. "Nuovi arrivi" pensai. Andai a fianco a Ronal e mi accorsi che stava guardando in modo aggressivo i nuovi arrivati. Avevo ragione allora.
Erano na'vi della foresta, del popolo degli Omatikaya. Lo capii dal loro colorito sul blu e dalle loro code, abbastanza buffe.
Li scrutai uno a uno; un uomo e una donna più grandi, i genitori presumo. L'uomo teneva in braccio una bambina che scoprii subito chiamarsi Tuk siccome le disse "Sta tranquilla Tuk, andrà bene".
Poi dietro di loro due ragazzi, uno più grande e un'altro che sembrava leggermente più piccolo del primo, forse di un'anno. In fine una ragazza, molto carina.
Lei aveva una faccia scocciata. Non sembrava felice di essere qui. Cercai di capirla: avranno viaggiato a lungo prima di arrivare.
D'un tratto Tonowari parlò:"Da oggi accoglieremo la famiglia Sully come parte del popolo. Jake, i miei figli e i figli di Xomal e Kirya insegneranno ai tuoi tutto il necessario; dovrete rendervi utili."
Fece una pausa riflessiva, nel frattempo io guardai il fratello più grande. Anche lui stava guardando me. Arrossii e sperai non se ne accorgesse ma dovette essere così perché sorrise, e poi in silenzio, mi fece il segno del "io ti vedo", come segno di saluto presumo. Sorrisi e mi voltai verso Tonowari per l'imbarazzo. Tonowari mi guardò e disse:"Tseya vi mostrerà la vostra capanna."
Io rimasi per un momento imbambolata, cercando di capire se avessi sentito bene o avesse detto Tsireya. Si, qualche volta confondono i nostri nomi.
Ma quando mi indicai con l'indice come per chiedere se intendesse me, Ronal annuì al posto del marito.
Avrei dovuto parlare con dei completi sconosciuti. Il mio incubo.E poi avevo ancora sonno.
Rimasi ancora un attimo ferma mentre tutto il popolo se ne andava man mano. Nessuno della famiglia Sully disse nulla, forse intuendo il mio disagio.
Poi con un sorriso gentile dissi:"Bene, io sono Tseya. Seguitemi." feci segno con la mano.
La giornata era iniziata, e io ero già in imbarazzo. Buona fortuna a me.
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I think i'm in love with you // Neteyam & Tseya
RomansaEra tutto tranquillo, come sempre d'altronde, quando all'improvviso... Oh scusate, non posso scrivere qui il contenuto della mia storia. Però prometto che vi piacerà tanto. Io sono Tseya e ho 15 anni. Abito nel villaggio dei Metkayina da sempre ins...