CAPITOLO 8

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Kiri's pov:

Tseya e Neteyam erano molto strani. Percepivo una strana tensione fra di loro. Una certa intesa. "Cosa devi chiedere a mamma?" gli chiesi curiosa.

"Sorellina, non ti riguarda" mi disse come per prendermi in giro. Allora azzardai "Le vuoi parlare di Tseya. Ti piace, vero?" dissi un po' ironica, ma quando notai che pian piano stava diventando tutto rosso rimasi scioccata.

"Cavolo, allora ho ragione! E quando avevi intenzione di dirmelo?!" dissi ancora sorpresa.

"Mai. Non avrei voluto dirtelo." disse accennando un sorriso ironico.

"Ok, me ne devi assolutamente parlare. A proposito, perché eri così teso davanti a Tseya? Cos'è successo?" dissi l'ultima frase con voce di rimprovero, come se fosse lui la causa di un possibile problema fra i due.

"Nulla, abbiamo dormito in spiaggia stanotte. Stamattina stava parlando con il suo fratello di spirito e gli ha detto di aver incontrato un ragazzo ma poi non ho continuato ad ascoltare. Penso me ne parlerà lei quando sarà pronta." proseguì "Sono andato in una specie di foresta per tutto il giorno perché sono rimasto un po' sconsolato da quello che ha detto al Tulkun e perché dovevo pensare."

"Kiri, credo di amarla. E non amore fraterno, come noi due. Intendo quello tra mamma e papà. Ma non lo so, non lo so spiegare. E non ne sono certo" concluse un po' sconsolato.

"Cavolo. Sì, ne devi parlare con nostra madre. Neteyam, con me puoi parlare di tutto quello che vuoi, e lo sai." dissi per poi abbracciarlo.

"Vieni da me in qualunque momento. Ci sarò sempre" conclusi.

"Grazie Kiri, ti voglio bene" mi disse e io per sdrammatizzare risposi "Lo so, sono fantastica!" e lui mi rispose solamente con "Skxawng!"

Si, gli volevo un mondo di bene anche io in fondo. Ma non l'avrebbe mai saputo.

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Neteyam's pov:

Decisi che subito dopo cena avrei parlato con mia madre. Non potevo aspettare di più.

"Mamma" dissi e lei si girò solamente verso di me. "Vorrei chiederti aiuto." continuati. "Dimmi, cos'è successo?" mi chiese.

"Forse mi piace una ragazza. Ma come capisco di amarla?" le chiesi io, con voce tremolante per l'imbarazzo. Lei sorrise. Forse aveva capito a chi mi riferissi, ma non glielo chiesi per evitare imbarazzo in più.

"Come ti senti quando sei con lei?" mi chiese e ci riflessi un attimo.

"Come se un proiettile mi avesse appena colpito il cuore e stesse andando sempre più in fondo. Mi sento protetto, come se potessi dirle tutto. Come se finalmente qualcuno mi capisse." ma continuai a non capire.

"Tu come hai capito di amare papà?" le chiesi d'un tratto. Sembrò rifletterci, ma neanche troppo e poi mi rispose:

"Quando gli ho chiesto di scegliere una donna tra quelle del villaggio volevo che urlasse il mio nome, che scegliesse me." mi spiegò e poi aggiunse "Neteyam, fra tutte le ragazze del villaggio, sceglieresti proprio lei?" non aspettò la risposta e sorrise.

Si, l'avrei scelta sempre. Fra tutti e tutto.

Capendo la mia risposta si alzò e mi mise una mano sulla spalla. Poi se ne andò lasciandomi al centro della capanna.

E quindi ora? Che avrei dovuto fare?

No no no, non gliel'avrei detto. O almeno non oggi. Se non ricambiasse? Che dovrei fare poi? Cambierebbe tutto e non mi parlerebbe più. Avrei aspettato.

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Kanari's pov:

Ero felice per quello che mi aveva raccontato mia sorella. Insomma, la vedevo bene con Neteyam. Anche se ero leggermente gelosa.

Credevo di provare qualcosa per lui anche io. Ma non le volli dire nulla, era solo una piccola cotta. E poi mi trovavo bene con un'altra persona...

"Ciao sorellina!" urlò lei, sorprendendomi. "Ciao Tseya, come stai?"

"Bene, tu che hai? Sembri scossa" disse con meno enfasi, indagando.

"Tseya, ti piace Neteyam? Non è vero?" le chiesi, quasi arrabbiata. E lei lo capì. Forse capì anche quello che pensavo su di lui. "Kanari, non dirmi che piace a te?" mi disse lei. Sembrava infastidita.

"Non lo so, forse" le risposi vaga. "Abbiamo dormito insieme" e d'un tratto mi sentii come se volessi prendere il posto di mia sorella.

Ero gelosa. Una gelosia folle, l'avrei potuta picchiare probabilmente.

"Tu- cosa?" le dissi facendole capire di essere arrabbiata.

Avrei voluto dirle che era solo una cotta e che mi piaceva un'altra persona con cui mi trovavo bene, ma ormai si era arrabbiata. Non le dissi nulla. L'avrebbe scoperto un'altro giorno.

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Tseya's pov:

Ma perché si stava arrabbiando? Lei non mi aveva neanche detto che le piacesse! E poi non ci ha mai parlato effettivamente.

"Perché ti stai arrabbiando? Non ci hai mai neanche parlato!" le risposi innervosita. "Oddio Tseya, lascia stare. Avrei preferito non lo scoprissi."

Se ne andò lasciandomi lì.

Scappai verso la capanna di Neteyam. Sarei scoppiata a piangere per il nervoso da lì a poco, e avevo bisogno di lui che mi calmasse.

Corsi più veloce che potessi. Mi fermai di scatto. Poi iniziai a chiamarlo.

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Neteyam's pov:

Quella sera non seppi se andare in spiaggia o meno. Cosa avrei dovuto dirle? In fondo se n'era andata senza che io le avessi detto qualcosa da non farmi sembrare arrabbiato.

Mi alzai dall'amaca per bere e una voce mi richiamò. Mi girai, poi quella voce mi chiamò di nuovo. Era Tseya, davanti all'entrata della capanna.

Mi avvicinai a lei. "Cos'è successo?" le chiesi subito. Lei iniziò solo a piangere, ma non capii il motivo.

Istintivamente la abbracciai. Non volevo piangesse. "Sh, è tutto ok. Quando ti calmerai mi racconterai tutto se vorrai." le dissi stringendola più forte.

La portai sulla mia amaca e la feci sdraiare accanto a me. Le sue lacrime continuarono a bagnarmi il petto. Ogni tanto singhiozzava e non respirava regolarmente.

Mi allarmai quando iniziò a respirare troppo velocemente. Scesi in fretta dall'amaca e le presi velocemente l'acqua.

Dopo averla bevuta, si calmò un po'.

"Dimmi cos'è successo, mi stai facendo preoccupare." le dissi serio e lei mi disse "Ho litigato con mia sorella e mi sono innervosita. Avevo bisogno di te. Scusa se ti ho fatto preoccupare." mi rispose calma, quasi vergognandosi.

"Perché avete litigato?" le chiesi incuriosito. "Non posso dirtelo, altrimenti..." si bloccò.

"Altrimenti?" la incitai a continuare. "Non posso dirtelo e basta" mi rispose innervosita. "Vabene, tranquilla."

Mi distesi di nuovo vicino a lei e questa volta la abbracciai, cercando di farla calmare. "Posso restare qui stanotte?" mi chiese con voce dolce. "Certo, ma non abbiamo un'altra amaca. Ti va bene stare con me?" le chiesi incerto.

"Si" aveva sonno. Lo capii dalla voce.
La guardai negli occhi. Erano stupendi, come sempre, ma erano illuminati dalla luna e la riflettevano. Mi incantai a guardarla.

Notò che la stavo fissando. Mise la testa nell'incavo del collo e si accoccolò.

Mi misi a dormire mentre guardavo la luna. La mia luna.

I think i'm in love with you // Neteyam & TseyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora