Neteyam's pov:
Avevo dormito bene però mi ero svegliato con un dolore fortissimo alla schiena.
In compenso avevo Tseya vicino a me. Mi provocava un senso di conforto e ogni dolore sembrava essere sparito. Era così bella. Quella mattina lo sembrava più di altre.
La trovavo troppo dolce per potersi difendere da un attacco degli uomini del cielo. Non avrei esitato a proteggerla, anche a costo della vita. E probabilmente lei avrebbe provato a fare lo stesso.
Quando la osservai meglio, notai che aveva un segno rosso sul collo. Somigliava a un graffio, ma non perdeva sangue, né era cicatrizzato.
Decisi di non darci troppo peso e scesi dall'amaca per bere.
Lo'ak scese dalla sua amaca e si diresse verso di me. Non l'avevo notato fino a quel momento. "Allora, stai bene?" lo sapeva che quando succedeva qualcosa a qualcuno di loro mi preoccupavo da morire, forse più dei miei genitori.
"Si, lei aiuta a mantenere la calma" dissi indicando Tseya, che dormiva beatamente, come se stesse stesa su un tappeto di nuvole. Aveva i muscoli rilassati.
Rimasi a guardarla per qualche secondo prima di accorgermi che mio fratello stava parlando e io non avevo sentito nulla.
"Lo'ak, che hai detto?" chiesi come se fossi appena sceso da un altro pianeta. "Ti ho chiesto cos'è quel segno rosso che ha la tua ragazza al collo" disse in modo serio. Sembrava quasi preoccupato.
"Non ne ho idea, magari si sarà graffiata con un'unghia mentre dormiva" feci spallucce e uscii fuori dalla capanna.
Non avevo voglia di lasciare Tseya da sola, ma ci avrebbe pensato Lo'ak.
Dopo la sera precedente avevo bisogno di schiarirmi le idee.
Chiamami il mio Ikran e partimmo a tutta velocità. Sparii sopra le nuvole. Probabilmente nessuno mi avrebbe visto se fossi rimasto così in alto.
Per un attimo pensai perfino di tornare nella foresta. In fin dei conti sarebbe rimasta sempre quella la mia casa. Non l'avrebbe mai sostituita nessun posto. Mi mancava andare all'albero delle anime con gli altri bambini.
Mi mancava osservare gli animali da lontano insieme ai miei fratelli. Mi mancava addirittura essere rincorso dagli stessi animali che osservavano.
Alla fine ci divertivamo, e quella era la cosa più bella.
Da quando siamo in questo villaggio, la famiglia non è più unita come prima. Mio padre è più duro verso mio fratello.
Mia sorella sembra essere cambiata. Tuk è sempre la piccola Tuk, ma anche in lei qualcosa si è spento. È diversa. Io invece volevo tornare a casa. Mi mancava la foresta. Mi mancava arrampicarmi. Mi mancava tutto.
Continuai a volare con il mio Ikran. Ripensai alla sera in cui portai Tseya a fare un giro su quest'ultimo.
Forse era la sera più bella da quando ero lì. Ma a me mancava comunque la mia casa.
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Tseya's pov:Mi svegliai di scatto quando due dita mi toccarono il collo. Saltai letteralmente su Lo'ak, lo stesi a terra e alzai il pugno sinistro per tirarglielo in faccia.
Poi mi resi conto che quello era appunto Lo'ak, e mi ritrassi.
"Ei calma, non volevo mica uccederti" disse lui alzando le mani in alto, in segno di resa. Lo guardai ancora assonnata e con la testa che mi girava. Poi mi guardai attorno. Neteyam non c'era, non mi aveva aspettata né tanto meno svegliata. Quando l'avrei trovato l'avrei preso a pugni.
"Prima che tu me lo chieda, non so dove sia sparito Net, so sono che ha preso il suo Ikran e non l'ho più visto in giro." si avvicinò a me. Poi mi toccò un punto preciso del collo.
"Cos'è questo?" feci una faccia strana, non capivo cosa stesse intendendo. "Cos'ho?" gli chiesi per cercare di capire qualcosa. Ovviamente il mio sonno non aiutava di certo. "Hai una specie di graffio."
"Non ne ho idea. Non sapevo neanche di averlo. Probabilmente me lo sarò fatta ieri sera ma..." effettivamente non avevo fatto nulla. Non ricordavo di aver urtato contro qualcosa in quel punto.
"Ci penserai dopo a quel graffio. Cos'hai scoperto all'albero delle anime?" vero! Ieri siamo stati anche lì. Dovevo raccontare a Net quello che mi aveva detto mia nonna.
"Ho parlato con mia nonna, quanto basta da sapere che probabilmente Eywa ci manda la sua protezione. E credo che sia una cosa buona."
Inoltre, mia nonna mi disse anche che avevo fatto bene ad andare da lei. Anche lei al mio posto avrebbe pensato che Eywa stesse benedendo me e Net. Ma oltre questo, non andavo all'albero delle Anime da tanto, e rivedere mia nonna era un'esigenza da troppo.
"Lo spero. Almeno se gli uomini del cielo ci attaccano, voi sarete protetti." annuii, anche se non volevo crearmi false speranze.
Magari Eywa non intendeva quello.
In quel momento cercai di non pensarci. Proposi a Lo'ak di andare a nuotare e addirittura di uscire dal Riff. Io? Si, proprio io. Non mi andava di parlare con altre persone.
E poi avrei potuto conoscere Payakan. Ed era il mio intento da tanto. A Neteyam avrei parlato quando sarebbe tornato al villaggio.
Dovevo dirgli quello che mi aveva detto mia nonna.
D'altronde, ero andata lì apposta per capire qualcosa che riguardasse entrambi. Quindi doveva sapere tutto.
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I think i'm in love with you // Neteyam & Tseya
RomanceEra tutto tranquillo, come sempre d'altronde, quando all'improvviso... Oh scusate, non posso scrivere qui il contenuto della mia storia. Però prometto che vi piacerà tanto. Io sono Tseya e ho 15 anni. Abito nel villaggio dei Metkayina da sempre ins...