I think i'm in love with you // Neteyam & Tseya

CAPITOLO 11

Tseya's pov:

Mi stavo incamminando nel solito punto della spiaggia, dove ormai ci incontravamo tutte le sere. Mi stavo morendo le unghia per l'ansia. Eppure non vedevo l'ora di togliermi quel peso che mi tenevo dentro da tanto ed ero curiosa di sentire quello che aveva da dirmi Neteyam.

Mi girai molte volte durante il tragitto e ad un certo punto notai una figura andare nella mia stessa direzione. "CAVOLO CHE ANSIA" pensai per tutto in tempo.

Poi arrivammo l'uno difronte all'altra. Stettimo in silenzio perché non sapevamo che dire. "Buonasera anche a te!" per fortuna parlò perché c'era troppa tensione fra di noi.

Sorrisi perché la sua voce mi fece tranquillizzare un po'.

Ci sedemmo a riva come nostro solito fare, solo che questa volta guardavo a terra perché ero in imbarazzo totale. "Lo so che ti avevo chiesto di parlare, ma sono in ansia e finché non mi calmerò almeno un poco non riuscirò a dirti nulla."

Ed era vero. L'ansia mi stava soffocando. Non sentivo l'aria e quando respiravo facevo respiri fin troppo lunghi.

(Se volete potete leggere questa parte ascoltando "Perfect" di Ed Sheeran)

"Vabene. Allora alzati" mi disse lui. Sembrava avere in mente cosa fare e a me iniziò a battere il cuore come un tamburo. Sentivo il mio battito nelle orecchie.

"Dammi la mano e fatti guidare." mi prese la mano destra e mi mise una mano sul fianco.

Mi irrigidii a quel tocco inaspettato ma mi calmai subito perché era la sua mano.  Il mio cuore urlava, letteralmente. Mi strinse un po' di più a sé e ci iniziammo a muovere lentamente. Aveva in mente di ballare per tranquillizzarmi. E ci stava riuscendo.

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Neteyam's pov:

Non ero più rigido come all'inizio. Ormai ballavamo in modo fluido e neanche troppo lentamente. E soprattutto, non avevo più ansia.

Le guardai quegli splendidi smeraldi che aveva al posto degli occhi. Quella sera sembrava essere ancora più bella del solito. La luna aveva un colorito rossastro e le stelle sembravano essere aumentate rispetto alle altre sere.

Era la nostra serata, forse. E sperai vivamente di non fare nulla di sbagliato.

Tseya mi guardava negli occhi, ma non capii cosa ci trovava di bello. Però mi piaceva avere il suo sguardo incollato al mio. Appoggiò la testa nell'incavo del collo allacciando le braccia attorno al bacino e si lasciò guidare da me.

Le stelle quella sera erano le nostre spettatrici.

Eravamo perfettamente sincronizzati, probabilmente Tseya non se ne accorgeva neanche.

Decisi di fermarmi, forse era arrivato il momento giusto. Lei alzò lentamente la testa dal mio collo per guardarmi negli occhi. Avvicinai lentamente il mio viso al suo e i nostri nasi si sfioravano quasi.

Morivo dalla voglia di assaggiare quelle labbra. "Tseya, io..." esitai a parlare. Dopo un attimo di orgoglio finii la frase "Credo di essermi innamorato di te" dissi con voce bassa, quasi impercettibile per chi non avesse l'udito dei na'vi. Cavolo non stava dicendo nulla. Stavo morendo di ansia e improvvisamente sentii freddo.

Chiusi gli occhi e li strizzai, come se fossi un bambino che avesse paura dei mostri.
"Io ti vedo, Neteyam" riaprii gli occhi. Rimasi sorpreso.

Appoggiò la fronte sulla mia e i nostri nasi si toccarono. "Io ti vedo" mi ripeté spostando lo sguardo dalle labbra ai miei occhi. E quella volta fui certo di aver sentito bene.

Le presi il viso fra le mani e finalmente potei assaggiare quelle soffici labbra. La baciai, dopo tutte quelle sere passate insieme, cercando di resistere perfino al pensiero di abbracciarla, finalmente potei sentire le sue labbra sulle mie.

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Tseya's pov:

Mi aveva appena baciata e già sentivo il vuoto che ci sarebbe stato quando si sarebbe staccato da me.

Lo stuzzicai leggermente con la lingua e mi permise di intrecciarla alla sua. Le nostre bocche si fusero sotto la sola luce della luna, e finalmente ottenni quello che bramavo da troppo tempo: le nostre labbra incollate.

Mi morse leggermente il labbro inferiore e poi tornò a baciarmi. Non volevo staccarmi; in qualche modo era come se avessimo stabilito un legame.

E sapevo che se ci fossimo staccati, quell'ondata di calore che provavo, sarebbe svanita.

E io non volevo avere freddo. Non ora che finalmente Neteyam mi scaldava completamente.

Ci staccammo da qual bacio che mi sembrò essere passato troppo in fretta. Eravamo entrambi affannati. I respiri pesanti e veloci. Mi venne improvvisamente da ridere quando si leccò il labbro inferiore.

Lui lo notò e si imbarazzò leggermente. Lo tirai a terra e mi stesi su di lui abbracciandolo. Si mise a ridere. "Anche io ti vedo, Tseya. Ti vedo da troppo tempo." alzai leggermente la testa per guardarlo negli occhi e ci ritrovammo di nuovo a due millimetri di distanza.

"Siamo proprio due skxawng." dissi ridendo. Effettivamente, anche se non sembrava, era passato quasi un mese da quando erano arrivati i Sully.

E io me ne innamorai subito.

"Puoi dormire di nuovo da me? Mi sto abituando ad averti sempre attorno." mi chiese lui sorridendo. "Sinceramente, speravo me lo chiedessi. Basta che non mi svegli di nuovo prima che sorga il sole perché questa volta potrei veramente ucciderti." lo "minacciai" ironicamente.

"Vabene, dormigliona" disse facendo una specie di pernacchia che gli uscì leggermente male. Cercai di non ridere ma scoppiai subito.

Era davvero carino quando non riusciva a fare qualcosa di stupido. Gli diedi un bacio svelto, poi ci alzammo.

Mi prese la mano e iniziò a correre tirandomi, per arrivare alla sua capanna prima. "Skxawng, vai piano! Non c'è fretta di arrivare alla capanna." Ovviamente non mi ascoltò. Quando arrivammo mi tirò sulla sua amaca e ci ritrovammo stesi, con la fronte appoggiata sul suo petto.

"Buonanotte Tse." disse dolcemente, accarezzandomi il viso e i capelli. "Buonanotte Net."

Ci addormentammo. E questa volta più felici che mai. Incontrarlo è stata la cosa migliore che mi potesse mai capitare.