CAPITOLO 32

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Tsireya's pov:

I giorni passarono lentamente, ma allo stesso tempo in fretta. Non sapevo spiegarlo, ma non vidi molto i fratelli Sully, né la mia mia migliore amica e i suoi fratelli.

E non c'era bisogno di chiedersi il perché. Andavo a trovare tutti i giorni Lo'ak, ma non mi parlava mai di come si sentisse. Stavo seriamente iniziando a preoccuparmi. Ormai erano passate due settimane.

Quando entrai nella tenda dei Sully, trovai solo Lo'ak. Poco prima avevo visto Kiri e Tuk in riva al mare, con degli Ilu.

"Non mi importa se non hai voglia, dobbiamo andare da Tseya. È la nostra migliore amica, e neanche lei sta bene. Inoltre non la vediamo da due settimane e si starà chiedendo se le vogliamo ancora bene!" tirai Lo'ak da un braccio, ma non si mosse di un centimetro.

Ottenni solo una botta al fianco, e mi piegai per il dolore. Non sapevo neanche dove fossi sbattuta. Lo'ak si avvicinò velocemente a me. "Stai bene? Scusa, se mi fossi alzato..." non fece in tempo a finire che lo stavo già trascinando nella tenda di Tseya.

Ormai eravamo arrivati e trovai Roel fuori. "C'è Tseya? Non la vediamo da tanto" chiese subito Lo'ak, e mi stupii.

"Si, entrate. Sarà felice di vedervi" le ultime parole famose.

Appena entrammo, Tseya si girò e sgranò gli occhi. "Cosa ci fate qui? Dovete andarvene subito!" sembrava un leone inferocito. Non la riconoscevo neanche più. Non si era mai comportata così con me, eppure la conoscevo dalla nascita.

"Tseya, eravamo preoccupati. Perché reagisci così?" chiesi io con voce dolce. In realtà stavo soffocando e avevo un nodo alla gola.

Odiavo quando le persone mi urlavano contro, mi veniva quasi subito da piangere. Cercai di trattenermi, avrebbe solo peggiorato la situazione. Lo'ak si avvicinò leggermente, ma la nostra amica gli soffiò.

Lui arretrò, alzando le mani in segno di resa.

"Non voglio vedervi! Dovete andare VIA!" urlò l'ultima parola e io sussultai. Piegai il capo e dissi un'ultima cosa prima di uscire dalla tenda "Quando avrai voglia di parlare, sai dove trovarmi" uscii dalla tenda.

Sentii Lo'ak dire una cosa tipo "Non dovresti allontanarci, siamo tuoi amici. Stiamo solo cercando di aiutarti. Dovremmo sostenerci a vicenda, soprattutto tu e io. Ti prego, vieni a parlarmi..." poi uscì anche lui dalla tenda, con l'umore peggio di prima.

"Non è andata bene, vero?" disse Kanari, che si era appena avvicinata a noi. "Eppure pensavo che con voi non avrebbe avuto alcun problema. Siete i suoi migliori amici..." da quello che disse Roel, capii che non si era comportata così solo con noi.

"Tratta male anche voi, non è vero?" chiesi per cercare di capire cosa passasse per la testa alla mia amica. Effettivamente un'idea me l'ero fatta. Non era felice. Per niente.

"A me permette di avvicinarmi, di parlarci e di averci un contatto. Ma con il resto della famiglia... quasi non parla neanche." mi spiegò Roel.

"Non capisco... perché?" chiese Lo'ak più confuso del solito. Lui aveva un legame particolare con Tseya, si erano avvicinati nell'ultimo periodo, prima della morte di Neteyam. Ma non parlano dal giorno del funerale.

"Non me l'ha spiegato, è solo una mia supposizione. Ve lo spiegherà lei quando sarà pronta a riavervi accanto. Cercherò di aiutarvi, ma non prometto nulla. Spetta a lei fare il passo." disse infine Roel, poi i due fratelli ci salutarono e andarono chissà dove, mentre io e Lo'ak andammo sul pontile.

"Lo'ak, lo sappiamo entrambi che Tseya è così scontrosa per... beh si, per Neteyam" dissi quel nome sussurrando, come se non volessi farlo sentire a nessuno.

Non volevo pronunciarlo neanche io. Causava dolore anche in me.

"Dovrebbe andare all'albero delle anime, potrebbe vederlo. I miei genitori ci vanno quasi tutti i giorni, e a quanto ho capito... non gli hanno detto di essere morto. Prima o poi lo capirà da solo." il suo sguardo si incupì sempre di più.

"Non sei ancora andato, vero?" gli chiesi dolcemente, accarezzandogli il viso. "No" sussurrò, chiudendo gli occhi al mio tocco.

Poi li riaprì "Sai qual è la cosa più triste di questa storia? Il fatto che Kiri non potrà vederlo mai più, e che il suo Ikran penserà semplicemente di essere stato abbandonato..." i suoi occhi si riempirono di lacrime, ma le trattenne, come tratteneva il fiato sott'acqua.

Non gli risposi perché aveva ragione. Gli diedi un bacio sulla fronte e lo abbracciai forte. Neanche il mio amore avrebbe potuto riparare il suo cuore rotto. Perché non era la stessa cosa dell'amore di un fratello.

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Due settimane prima.

Neteyam's pov:

"Ciao, nipote..." non capii. Chi era quell'uomo? E perché mi trovavo nella foresta? "Salve, chi è lei?" chiesi confuso. "Tua madre ti ha parlato di me. Sono tuo nonno" mi sorrise.

"Dov'è la mia famiglia?" non mi rispose, sorrise e si girò, iniziando a camminare. Io feci un passo come a correre e lo affiancai.

"Dimmi, cosa ricordi prima di ritrovarti nella foresta?" parlò con voce bassa, ammirando gli alberi e la natura attorno a noi. "Io... non ricordo. L'ultima cosa che ricordo è di essere andato a salvare un mio amico con mio fratello e... TSEYA!" mi misi le mani in fronte. 

"Devo tornare da lei! Dobbiamo salvare il clan del mare! Aiutami a tornare lì!" dissi impaziente rivolgendomi all'anziano.

"Figliuolo, dovrai aspettare che vengano loro da te." mi poggiò una mano sulla spalla. Era troppo calmo e io non stavo capendo nulla. "No, lei non capisce. Non posso aspettare! Chi li salverà?" risposi, poi sentii una fitta al petto e mi toccai dove sentivo dolore.

Abbassai lo sguardo ed ero intatto. Poi tolsi la mano ed era completamente insanguinata. Sgranai gli occhi. Cosa diavolo stava succedendo! Non capivo più nulla.

Alzai lo sguardo verso l'uomo ma... era scomparso. Girai su me stesso, ma di lui non c'era neanche l'ombra.

Mi diressi verso un suscello, poi pescai un pesce. Mi girai e "Guarda papà, ce l'ho fatta!" mio padre era lì affianco a me e si era piegato alla mia altezza. "Hai usato l'arco! Sei stato bravo" disse accarezzandomi la guancia.

Estrassi la freccia dall'animale, poi guardai mio padre in volto. "Papà, perché piangi?" ero confuso, insomma. Era appena arrivato ed era felice, non capii il perché di quelle lacrime.

"Sono solo felice di vederti, ragazzo" disse con voce spezzata, sorridendo. Sorrisi a mia volta "Anche io sono felice di vederti" mi era mancato.

Passammo molto tempo insieme, poi venne il momento di salutarci. "Perché non ci sono i miei fratelli? E mamma? Verranno anche loro la prossima volta?" notai i suoi occhi rattristarsi, ma rispose subito dopo "Presto potrai vedere anche loro, te lo prometto." Mi accarezzò la guancia un'ultima volta e poi scomparve nel fitto della foresta.

E rimasi solo, ancora una volta.

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Non ve l'aspettavate eh! Ammettetelo. Vabbè, come si può notare io amo troppo Neteyam come personaggio. Non potevo non continuare a includerlo nella storia.

Per quanto riguarda Tseya, scoprirete tutto nel prossimo capitolo probabilmente🐧

Mi scuso per eventuali errori, ma non ho voglia di revisionare (si, sono troppo pigra)💃

Mi scuso anche per il fatto che non pubblico più tutti i giorni, ma non ho bozze e quindi i capitoli li scrivo al momento. Sto cercando di pubblicare a giorni alternati (un giorno si e uno no), ma potrebbe capitare anche di pubblicare due giorni di fila.

Vi saluto💕🫶

I think i'm in love with you // Neteyam & TseyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora