Quella mattina, Seikatsu e Laburno si svegliarono né troppo tardi ma neanche troppo presto. Laburno se ne stava beato in quella posizione, mentre Seikatsu sentì la vescica rompere le scatole di nuovo, anche se le guance le stavano andando a fuoco. Sospirò rassegnata, e quando fece per staccarsi e divincolarsi dalla presa di Laburno, il ragazzo si svegliò e non ne volle sapere di mollare la presa:"Mmmh... Mmmh!" Laburno brontolò infastidito, stringendo Seikatsu sempre di più, ma lei voleva staccarsi e andare in bagno:"Dai, ciccio. Staccati! Devo andare in bagno, poi torno!" Laburno aprì gli occhi e la guardò: fece un sorrisetto furbo e sprofondò la faccia ancora di più. Seikatsu sobbalzò, arrossendo ed ebbe l'impulso di tirargli un pugno in testa, ma invece di farlo si limitò a sbuffare, poi decise di tirare fuori la sua forza draconica e cominciò a divincolarsi, ringhiare e a strisciare fuori dal letto, con Laburno che all'inizio cercava di trattenersi, ma poi cominciò a ridere sempre di più, mentre lei riuscì ad arrivare al ciglio del letto, con lui che l'abbracciava da dietro, ma a forza dal ridere Laburno s'indebolì e Seikatsu cadde dal letto:"Oh, scusa Seika! Stai bene?" Chiese, sorridendo e continuando a ridere, mentre lei seduta per terra, roteò gli occhi:"Sì, sto bene. Sono caduta da altezze più grandi, non ti preoccupare."-"Comunque, mi spiace."-"Sì, lo vedo da come ridi, pirlone." Laburno rise ancora, ma alla fine anche Seikatsu rideva, semplicemente non lo dava a vedere. Si alzò da terra e si mise addosso la felpa di Laburno, come se fosse stato un vestito, e andò in bagno. Laburno la trovò meravigliosa con il suo felpone addosso, e quando lei uscì dal bagno tornò nel letto da lui, e lui la prese in braccio, mentre era seduto sul letto:"Devo per forza starti in braccio?" Commentò Seikatsu:"Be', ieri non mi sembravi così schizzinosa su sta cosa, anzi, non ti scollavi più. E poi, mi pare che qualcuno si sia offeso perché mi sono messo di lato, o sbaglio?" Seikatsu arrossì e distolse lo sguardo:"Sappi che è stato un bel risveglio! Se tu lo facessi più spesso, magari senza..." Seikatsu gli tappò la bocca, arrossendo parecchio:"No, non succederà, smettila." Laburno la guardò alzando un sopracciglio, pieno di dubbi sul fatto che loro due non arrivassero a quel punto, perché l'andazzo era molto chiaro e parlava da solo, ma il ragazzo non disse nulla sia perché aveva la bocca tappata, sia perché sapeva che non aveva senso contestare Seikatsu per quelle cose.
Quel giorno stava diluviando, e infatti quando si alzarono non si impegnarono più di tanto nel vestirsi: Laburno pigliò letteralmente il primo paio di pantaloni, della tuta, che trovò non appena aprì l'armadio, mentre Seikatsu si rimise solo la sua felpa. Quando fecero colazione, Zoroark e Banette cominciarono ad emettere versi strani, perché la pioggia impediva di uscire e quindi non c'era nulla di interessante da fare, per cui Zoroark cominciò a mormorare, seguito a ruota da Banette:"Una fineeeeestra."-"Un'altra fineeeeeestra." Laburno quasi si strozzò col caffè e poi guardò Seikatsu, perplesso e lei gli rispose:"Quando si annoiano contano le finestre così. Sono terribilmente fastidiosi, quando fanno così. Fanno ridere per i primi cinque minuti, poi ti viene proprio voglia da lanciarli fuori dalla cosiddetta fineeeestra." Laburno si mise a ridere, e continuarono a fare colazione col loro sottofondo conta finestre, nonostante i due fossero sdraiati sul divano, a pancia in su e con lo sguardo rivolto sul soffitto. Seikatsu divenne pensierosa, poiché stava riflettendo su quello che era successo la sera prima, e di come la scommessa che aveva fatto con Laburno fosse totalmente inutile: loro due, senza aver stabilito nessun accordo di nessun tipo, avevano davvero cominciato a frequentarsi con la scusa della Sfida delle Palestre e dell'accompagnatore/sponsor. Laburno le spostò una ciocca di capelli, che stava per cadere nel piatto della colazione, e lei sobbalzò:"Tutto bene Seika? Ti vedo pensierosa." Lei annuì, ma decise di mentire:"Stavo pensando a cosa potremmo fare oggi. Andiamo a trovare tuo nonno?" Laburno sussultò:"Come fai a saperlo?"-"Nonno Drake non sta zitto su queste cose. Ci sta parecchio male anche lui. Poi, immagino che voglia complimentarsi con noi due: a me per la vittoria, e a te per quell'outfit assurdo."-"Però ti piaceva. Ti si sono dilatate le pupille quando mi hai visto, anche quando avevi i fari di luce puntati addosso." Seikatsu rimase in silenzio, bevendo il suo caffè, poi Laburno sospirò:"Comunque sì, le mie commissioni misteriose sono le visite a mio nonno in ospedale. Purtroppo non è conciato bene. Magari dopo pranzo andiamo, che la pioggia si sarà anche un po' calmata." Lei annuì, e dopo aver finito la colazione, ritornarono in camera, dove si misero a leggere, continuando quel libro che Seikatsu aveva scelto dalla libreria. Sapendo della situazione, Seikatsu si dimostrò più dolce e tenera con Laburno, perché non se la sentiva di usare il meccanismo di difesa con Laburno che stava già male di suo.
La parte più difficile per i due fu trovare la voglia di vestirsi, dopo aver pranzato: sarebbero usciti entrambi in mutande, ma per decoro si vestirono. Seikatsu evitò di mettersi borchie e teschi addosso, vestendosi solo di nero e andarono in ospedale, e in quell'occasione il trio libertà accettò di tornare nelle Pokéball per il tragitto. Quando entrarono nella stanza del nonno, lui stava guardando fuori dalla finestra, e quando si voltò verso di loro, sorrise molto contento:"Ragazzo mio! Seika! Che bello vedervi insieme! Seika, dimmi che hai anche Latios, fammelo vedere, ti prego!" Seikatsu sorrise e tirò fuori Latios dalla Pokéball, poi lei gli disse:"Latios, parla." Latios usò la telepatia:"Bene, ho attivato la telepatia. Signor Nonno di Laburno, si ricorda di me?" Il nonno di Laburno rimase meravigliato:"Aaaaah, i Pokémon Eone sono meravigliosi! Vorrei tanto vedere una Latias! Chissà se c'è... Latios, prova ad uscire e ad usare il Richiamo Eone! Se in questa regione si trova una Latias, ti risponderà!" Latios annuì, diventò invisibile e volò in giro per l'ospedale, uscire sul tetto e lanciò il suo Richiamo Eone, aspettando di ricevere risposta. Nel mentre, Laburno e Seikatsu chiacchierarono col nonno:"Ah ragazzo mio, ti vestito da Latios! Seika dovrebbe vestirsi da Latias! Quando vi sposate però dovete vestirvi da Reshiram e Zekrom!" I due arrossirono, ma Laburno mormorò:"Nonno, non mettermi fretta, dai. Non stiamo neanche insieme."-"Ma sì che state insieme!"-"Questo lo hai deciso tu."-"No, lo abbiamo deciso io e Drake. Voi state insieme, punto! Comunque, Seika cara, sei davvero fenomenale! Non vedo l'ora di assistere all'incontro con il tuo vecchio! E ragazzo mio, stai attento ad Aristide: anche se è un Capopalestra, è parecchio forte. Un tempo, io, lui e Drake eravamo i più potenti di sempre, anche se Drake ci batteva sempre. Vedo che hai preso da lui, cara Seika." Seikatsu annuì, poi il nonno di Laburno commentò:"Sì, ma anche nelle lotte delle altre Palestre sei stata davvero tremenda! Soprattutto contro Melania! Non ho mai riso così tanto!" Seikatsu trovò il nonno di Laburno molto bizzarro, ma era contenta di vederlo felice e allegro, nonostante la condizione.
Latios tornò dentro, e Seikatsu lo asciugò, con Laburno che le diede una mano:"Seika, ho trovato Latias. Si trova in un luogo chiamato Landa Corona, ed'è in una zona innevata, e sembra che sia molto spaventata. Ha bisogno d'aiuto." Sia Laburno che Seikatsu sentirono il bisogno di intervenire a tutti i costi, e infatti il nonno non esitò:"Andate figlioli, salvatela e poi portatemela qui. Vorrei proprio vedere loro due insieme!" I due ragazzi annuirono, lo salutarono e si fiondarono in stazione a Knuckleburgh per raggiungere la Landa Corona.
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Laburno X OC Tsundere (Pokémon Spada e Scudo)
FanfictionSeikatsu e Laburno si incontrano da bambini, rispettivamente a cinque e sette anni per poi perdersi di vista. Si incontreranno di nuovo, 15 anni dopo, nei quali Seikatsu è diventata una Maestra Drago specializzata nel tipo Buio e Spettro, mentre Lab...