Il giorno dopo, Seikatsu si svegliò con la solita presenza involontaria di Laburno, pressata contro la pancia, ma a questo giro non disse nulla e cercò di spostarsi un attimo, ma Laburno la stava stringendo contro a sé non appena sentiva che lei provava a staccarsi. Seikatsu aveva capito benissimo che Laburno stava male, ma che non voleva dire niente di quello che stava passando: aveva compreso che Laburno era una di quelle persone che se hanno un problema, soprattutto emotivo, non lo dicono e cercano di non farlo pesare sugli altri. Anche Seikatsu avrebbe evitato di parlare del trauma causato da Galvantula, ma la situazione e gli eventi l'avevano portata ad aprirsi su quel piano lì. Lei non fece domande e non disse nulla a proposito di muoversi: come Laburno le aveva dato tempo di riprendersi dopo lo spavento con Centiskorch, lei fece lo stesso per lui: non era solo per gratitudine e rispetto verso chi non l'aveva lasciata allo sbaraglio e sola, in una regione che non conosceva e che aveva visitato quindici anni prima, ma era anche perché lei sentiva di averci davvero legato con lui, che quella sua esperienza di Sfida delle Palestre non era come tutte le altre che aveva fatto in precedenza, e che soprattutto quel legame che aveva in quel momento con Laburno era qualcosa di unico.
Rimasero svegli e in silenzio, abbracciati, per almeno mezz'ora dal risveglio, fino a quando Laburno non prese il cellulare per controllare i messaggi dopo aver sentito la notifica. Tirò un lungo respiro di sollievo, poi si sollevò con la schiena e guardò Seikatsu, sorridendo:"Prepariamoci: prima affrontiamo Beet, meglio è. Perché poi, io ho l'incontro con Iris, oggi." Seikatsu annuì, poi:"Tutto bene? Se hai bisogno di tempo o anche solo di parlare, puoi farlo." Laburno sorrise:"No, tranquilla. Non c'è niente di cui preoccuparsi. Comunque, prima devo fare una piccola commissione, nel mentre tu vai a Piquedilly. Io ti raggiungerò là il prima possibile e ti avviso quando ho finito, va bene?" Seikatsu annuì, un po' cupa, e Laburno continuò:"Ti dispiace se vado da solo, vero?" Lei annuì di nuovo:"Sì, un po' sì. Però se vuoi andarci da solo, va benissimo così. Quando avrai voglia, mi coinvolgerai nella faccenda. Coinvolgere, per modo di dire." Disse Seikatsu, mentre si stava per alzare dal letto, ma venne bloccata da Laburno, che l'abbracciò a sorpresa da dietro, stringendola caldamente. Lei arrossì, ma non fece commenti e aspettò che lui si staccasse da solo.
Per via dell'umore di Laburno della sera prima, Banette e Zoroark risparmiarono i commenti in presenza del ragazzo, durante la colazione. Non appena Seikatsu saltò in groppa a Latios, con loro due dietro di lei, cominciarono le battutine, soprattutto sul fatto che lei gli avesse dato un bacio sulla guancia:"E smettetela, è solo un bacio sulla guancia! Quanto siete esagerati." Sbuffò Seikatsu, con i due che sghignazzavano, poi Zoroark:"Sì, solo un bacetto. Dato da una persona come te non è un bacetto qualsiasi! Non sei una persona fisica con gli altri, neanche a morire. Lo sei solo con noi Pokémon! Ovvio che manifestazioni d'affetto di questo tipo sono chiari segnali che ti piace!" Seikatsu rispose solo ringhiando, poi Banette ne approfittò per girare il coltello nella piaga:"Sì, e lo abbracci sempre. Hai usato la tua abitudine di abbracciare me nel sonno come caprio espiatorio, ma sei capace di trovare un altro Pokémon da coccolare e abbracciare per dormire. Tu con una persona non lo avresti mai fatto, tranne nel caso in cui ti piaccia! Laburno ti piace, ce la puoi fare ad ammetterlo!" Seikatsu ringhiò di nuovo, poi Latios si unì nel dare il colpo di grazia:"Non vorrei dire, ma tu ieri hai seriamente pensato di baciarlo quando ti ha proposto la scommessa." Banette e Zoroark esultarono come allo stadio, poi:"Papà Latios usa Verità ed'è superefficacie!" Esclamò Zoroark, con Latios che se la rideva. Seikatsu non sapeva cosa rispondere, per cui fece ricorso al suo solito escamotage:"Giuro che appena finisco tutte le lotte qui a Galar, vi sotterro tutti e tre." I tre si misero a ridere, fino a quando Latios si bloccò a mezz'aria, tornando serio:"Seika, gli alberi di questo bosco non mi permettono di entrare dall'alto. Dobbiamo per forza attraversarlo via terra." Zoroark esclamò:"Nooooo! Non ho voglia di camminareeeeee." Banette roteò gli occhi:"Puoi sempre stare su Latios o trasformarti in un Pokémon piccolo, per poi stare sulla spalla di Seika, scemo."-"Giusta osservazione." Seikatsu invece, non la prese a male:"Potremmo trovare Morgrem e Mimikyu, o comunque altri nostri amici." Zoroark finse un colpo di tosse:"Persi per colpa della tua pessima idea di affidare le Pokéball a Hyde." Seikatsu finse di non aver sentito, poi fece planare Latios all'ingresso del bosco.
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Laburno X OC Tsundere (Pokémon Spada e Scudo)
FanfictionSeikatsu e Laburno si incontrano da bambini, rispettivamente a cinque e sette anni per poi perdersi di vista. Si incontreranno di nuovo, 15 anni dopo, nei quali Seikatsu è diventata una Maestra Drago specializzata nel tipo Buio e Spettro, mentre Lab...