Capitolo 8: La gelosia di Laburno

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Mentre dormiva sdraiata su un fianco, Seikatsu sentì un braccio avvolgerle la vita e si svegliò pensando che Zoroark la stesse abbracciando da dietro: lo trovava strano, perché Zoroark si faceva abbracciare e non era lui ad abbracciare, mai. Trovandolo strano, Seikatsu toccò il braccio e si accorse che non era ricoperto dal pelo setoloso e morbido di Zoroark, inoltre lo sentì russare da un punto in fondo al letto: sobbalzò un po' spaventata, perché si era appena ricordata che Zoroark aveva preso possesso del divano, e cosa non da meno aveva accettato di condividere la sua camera d'albergo, e logicamente anche il letto, con Laburno. Seikatsu stava venendo abbracciata da dietro da Laburno. Lo sentì nel sonno avvicinarsi di più a lei e a stringerla, con un respiro regolare e molto rilassato. Seikatsu sentì le guance riscaldarsi: era indecisa se staccarsi, anche a costo di svegliarlo e di buttarlo giù dal letto, oppure di rimanere lì e farsi abbracciare come prima. Non capiva perché lui lo stesse facendo e sperò che fosse solo un'azione fatta inconsciamente nel sonno. Per Seikatsu Laburno era solo un Maestro Drago come gli altri, ma troppo vanitoso e amante del centro dell'attenzione, anche se lui aveva rinunciato a tante ragazze preferendo lei invece. Seikatsu però aveva anche il pensiero fisso che se non fosse stata la Maestra Drago più forte di sempre, tanto da domare e farsi rispettare persino dai Draghi Leggendari, probabilmente Laburno non l'avrebbe degnata di uno sguardo. Seikatsu poi notò che Banette, sul ciglio del letto, stava per cadere giù. Rimase ad arrovellarsi per trovare un modo di riprenderlo senza svegliare nessuno, quando sentì una voce nella testa:"Vedo che al Signor Superficialità, come lo chiami tu, piace proprio abbracciarti. Ha uno sguardo così beato. Sicura di dover dubitare di lui? O meglio, continuare a farlo?" Latios era sveglio e le stava leggendo i pensieri da una buona mezz'ora:"Pensa come ti pare, io la mia idea non la cambio. Tanto a lui interessa avere accanto qualcuno che conta, non chi sia davvero la persona."-"Magari per pomparsi l'ego sarà uscito con qualcuna, ma pensi che anche loro lo avranno considerato per chi è davvero? In questa regione conti se sei forte e hai un seguito che fa il tifo per te e ti supporta, quindi è normale che siano un po' tutti così. Secondo me, anche lui potrebbe esser stato addocchiato da ragazze che in realtà, non gli avrebbero mai dato credito se non fosse il secondo Allenatore più forte della regione di Galar. Lui non ti ha mai dimenticata, perché fai così?" Seikatsu sospirò nervosamente, cercando di allungare la mano verso Banette:"Lo sai perché: ho avuto qualche cotta, è andata male e adesso mi trovo questo qui attaccato alla schiena. Usa Psichico e sposta Ban."-"Solo Ban? Sicuuuuuraaaaa?"-"Sì, sono sicura. Gli concedo il privilegio di abbracciarmi. Tanto da domani avremo camere separate. Ora, torna a dormire. Ne hai bisogno e pure io. Soprattutto io, perché non posso affrontare Azzurra in stato comatoso." Latios roteò gli occhi  e sollevò Banette con i poteri psichici e lo rimise sul letto. Seikatsu, pensando che Latios non se ne accorgesse, sospirò leggermente e indietreggiò di più verso Laburno, il quale sempre nel sonno cinse la presa:"Guarda che ti ho vista! Eh eh eh eh!" Seikatsu lanciò un cuscino in faccia a Latios, per poi tornare a dormire.

Quando Seikatsu si svegliò, il primo pensiero fu quello di chiedere a Laburno di spostare il ginocchio dal suo sedere, ma quando prese più consapevolezza del mondo esterno si accorse che non era il ginocchio. Seikatsu si pietrificò e arrossì, facendo sprofondare la testa nelle lenzuola. Laburno si svegliò poco dopo, contento del fatto che Seikatsu si fosse lasciata abbracciare: aveva finto di dormire, in attesa che Seikatsu si addormentasse per abbracciarla come un peluche di Teddiursa. L'unica cosa che non si aspettava era il risveglio non solo cerebrale ma anche quello nelle mutande. Alla fine si staccò e si tirò su, facendo finta di nulla e stiracchiandosi:"Sveglia dormigliona, dobbiamo andare a Keelford! Inoltre, devo farti fare la fototessera della Lega e non meno importante, a Keelford ti aspetta una sorpresa!" Seikatsu si sollevò come un morto vivente, con lo sguardo ancora scosso e il cervello annebbiato e fissato sul concetto di sorpresa che aveva sentito prima:"Va bene... Fammi riprendere cinque minuti e poi andiamo.... Dai Ban, vai a svegliare Zoro." Banette la guardò con aria sospettosa:"Sicura di sentirti bene? Sembra che un Litwick ti abbia aspirato l'anima. Ammesso che tu ne abbia una, ahahaha!" Banette si aspettava un cartone da parte dell'Allenatrice, ma lei si limitò ad alzarsi e ad andare in bagno a cambiarsi. Zoroark si svegliò anche lui e la guardò in maniera perplessa, poi Banette guardò Laburno:"Cosa le hai combinato?" Laburno si era coperto l'inguine con le coperte per non far vedere nulla, e stava aspettando che le condizioni là sotto tornassero normali prima di alzarsi:"Mah niente, la stavo solo abbracciando nel sonno."-"Ammettilo, eri sveglio quando lo hai fatto."-"Sì, è vero. Avevo voglia di abbracciarla."-"La stavi abbracciando da dietro, vero?" Laburno annuì e Banette rimase un attimo a ragionare, poi esclamò, senza alcuna decenza:"OOOOH! NOOO, AH AH AH AH!" Poi Banette abbassò la voce, nonostante la sua esclamazione fosse uscita come un suono  spettrale, raggelante e terribile, che spaventò molte persone nelle camere vicine. Poi cominciò a sghignazzare quando Laburno si alzò per cambiarsi:"Seika ne avrà per tutto il giorno. Le lo farò pesare a vita!"-"No Ban, quello è compito mio." Disse Laburno, mentre si cambiava la maglietta:"Non rubarmi il lavoro, per favore." Banette annuì e riprese a ridacchiare. Zoroark e Latios comunicarono telepaticamente, e il Pokémon Eone raccontò tutto quanto, presenza inaspettata compresa. Seikatsu in tutto ciò, era in bagno e aveva sentito lo scambio di battute tra Laburno e Banette: ormai le sue guance erano diventate il Monte Camino da una parte e il Vulcano Wela dall'altra. Uscì dal bagno con due guance cremisi da far paura che contrastavano sul suo pallore cadaverico, con un'espressione mista a imbarazzo e nervoso. Laburno la trovava adorabile, ma pensò di tenersi il commento per sé: lo avrebbe detto più tardi, perché quella mattina aveva già fatto anche fin troppo, senza usare le parole.

Laburno X OC Tsundere (Pokémon Spada e Scudo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora