La sera prima Seikatsu e Laburno erano tornati in albergo molto tardi, tra le tre e mezza e le quattro della mattina, e quando Seikatsu si svegliò erano quasi le undici del mattino. Laburno si era sdraiato praticamente su di lei, steso a pancia in giù e mezzo sdraiatole addosso e la stava schiacciando. Seikatsu cercò di chiamare con la mente Latios, ma il Pokémon era talmente stanco che non rispose. Banette era sul letto, e Seikatsu dovette cercare di strisciare un po' e allungare il braccio verso il Pokémon. Riuscì a prenderlo per mano e cominciò a scuoterlo, cercando di svegliarlo e aumentando progressivamente la violenza nel svegliarlo. Banette si svegliò sussultando, spaventato e poi guardò la sua Allenatrice, mezza schiacciata da Laburno. Lei con sguardo implorante gli indicò il ragazzo ronfante, comunicandogli di levarlo. Banette sospirò, ridacchiando e prendendo il telefono di Seikatsu per fotografarla, con lei che roteò gli occhi, sbuffando e fulminandolo con lo sguardo, dopodiché Banette cominciò a spostare Laburno, e Seikatsu riuscì a sgusciare fuori. Riuscendo a riprendere fiato, lei si alzò e decise di andare a farsi una doccia.
Mentre l'acqua le scorreva addosso, Seikatsu cominciò a fare l'unica cosa che si fa in doccia, oltre a lavarsi: pensare, in maniera esagerata e senza controllo, sulla condizione attuale della propria vita: Seikatsu non aveva mai pensato di piacere a qualcuno, o meglio ci aveva sperato quando lei aveva avuto le varie cotte, ma quei ragazzi non erano quelli giusti, così le avevano detto i suoi tre Pokémon fidati, ma lei non riusciva a capire come fosse possibile non essere mai ricambiati. Era arrivata ad autoconvincersi che era meglio chiudersi, costruirsi una corazza che respingesse ogni cosa legata a quello stato d'animo, eppure in quei due anni si era sentita molto sola nonostante i suoi Pokémon le avessero tenuto compagnia, e poi era ricomparso Laburno così a caso nella sua vita e sembrava che lui ci tenesse davvero. Seikatsu trovava strano che un ragazzo le venisse dietro, soprattutto da una regione dove stare al centro dell'attenzione era la norma. Lei cominciò a sospirare: Seikatsu sapeva che lei all'apparenza era arrogante, consapevole in maniera troppo esagerata della sua forza, apparentemente sicura di sé stessa, ma in realtà bastavano solo due telecamere e un paio di giornalisti per un'intervista, per causarle un attacco di ansia. Seikatsu sapeva anche che poteva essere l'esatto opposto di aggressiva e fredda, per cui anche Laburno poteva mostrarsi diverso da quello che faceva vedere.
Laburno si svegliò mezz'ora dopo, quando cominciò a sentire, in maniera un po' soffusa, l'asciugacapelli. Dopo essersi seduto, guardò il telefono e sbiancò nel vedere l'ora: era davvero tardi, e i messaggi si erano accumulati: dovevano andare a Goalwick per essere presentati come Maestri Drago e cominciare l'estrazione per i primi scontri, poi aveva ricevuto un messaggio da Kabu che diceva che quel primo pomeriggio dopo pranzo avrebbe sfidato Seikatsu, e infine dei messaggi da parte di Onion e Fabia che chiedevano quale dei due avrebbe affrontato l'Allenatrice. Laburno era sveglio da neanche dieci minuti, e non aveva la più pallida idea di come rispondere, in più a vedere Seikatsu uscire dal bagno coi capelli sciolti e puliti, coperta solo da un asciugamano, il sangue al cervello non ci andò a proprio. Seikatsu lo guardò con sguardo quasi irritato:"Che, non hai mai visto una ragazza?" Laburno scosse la testa, e la girò dalla parte opposta, per rispetto:"Sì, però mi fa strano che una tutta nervi e riservata, come te, non mi abbia tirato una cinquina perché io abbia guardato." Seikatsu sospirò, buttando Banette sotto le coperte:"Ormai non mi spreco, non ho le forze. Le devo tenere per affrontare Kabu." Laburno ridacchiò:"O forse perché ti piace il fatto che io ti guardi." Seikatsu arrossì, ma cercò di rimanere seria:"Tsk, tanto non ho nulla di diverso dalle altre. Forse l'unica differenza è che ho qualche chiletto in più rispetto alla norma, ma per il resto non hai visto nulla di diverso." Laburno alzò le spalle:"Non che mi faccia problemi. Nel senso, non è che per quella cosa lì io mi metta a piangere, eh. Poi, te l'ho detto: rispetto ad altre sei più interessante. Quale ragazza avrebbe il coraggio di tirare un gancio nell'occhio a Kyurem? Al di là di questo, tante hanno accettato perché sono Laburno il Signore dei Draghi, rivale storico del Campione e ultimo Capopalestra di Galar. Attiro più gente superficiale che interessante, sai che noia." Seikatsu si era appena vestita e Banette era risorto dalle coperte, con Latios che telepaticamente continuava a dirle di dargli una possibilità, e Banette le tirò occhiatine ammiccanti a sottointendere che tra lei e Laburno qualcosa doveva esplodere. Lei sospirò e andò a prendere la sua spazzola, poi tornò da Laburno mentre la puliva, e si sedette dietro di lui e cominciò a pettinarlo. Laburno sobbalzò:"Com'è che un attimo sei acida, e quello dopo sei adorabile? Ho conosciuto Pokémon di tipo Drago meno confusi di te, sai?" Seikatsu sospirò:"Sei pieno di nodi e questa cosa è indecente."-"Ah, solo per i nodi, vero?" Lei sospirò, poi si fece coraggio:"Hai anche dei bei capelli, lo ammetto."-"Solo i capelli?"-"Accontentati. Per oggi sono stata troppo gentile." Laburno si mise a ridere:"Va bene, come dici tu." Seikatsu continuò a pettinarlo, facendo in modo da evitare di tirargli i capelli. Laburno si rilassò, contento e beato dalle attenzioni che lei gli stava riservando, quando un messaggio di Dandel lo riportò alla realtà:"Oh cazzo, Seika dobbiamo sbrigarci. Dobbiamo andare ad affrontare Kabu, poi dobbiamo correre a Goalwick, perché ci saranno le presentazioni e le estrazioni! E dobbiamo anche avere un outfit speciale." Seikatsu sospirò:"Va bene, qui ho finito." Laburno neanche si legò i capelli, già tanto che si cambiò i vesititi, invece di andare in pigiama, e corsero giù a pranzare.
Facendo di fretta, Seikatsu prese per il polso Laburno e lo trascinò fino allo Stadio di Steamington, passando davanti ai giornalisti e urlando anche:"LEVATI DAL CLOYSTER, MANNAGGIA A RAYQUAZA!" Esclamò lei, con Laburno che da un lato avrebbe voluto ridersela ma dall'altra aveva paura che la ragazza gli tranciasse il polso.
Dopo essersi cambiata nei camerini, Seikatsu scese in campo e si trovò davanti Kabu: sapendo che aveva una certa età, lei gli fece un inchino. Il Capopalestra sorrise:"Vedo che il tuo nonno ti ha educata bene, nonostante tu abbia una certa sicurezza." Lei annuì:"Dipende da chi mi trovo davanti." Ribattè, poi vide che nelle tribune c'era Laburno con Banette su una spalla, Ginepro con Zoroark, trasformato in Zorua, sulla spalla anche lui, Latios e nonno Drake. Lei sorrise a tutti quanti, poi quando guardò Kabu le si accese lo sguardo del Drago: la lotta cominciò. Seikatsu mostrò a Kabu che era forte: Greninja mandò KO Torkoal solo con Acqualame, Inteleon fece lo stesso ma con Tiromirato a Ninetails, Lycanroc Forma Notte si fece valere con due mosse contro Arcanine, Milotic dimostrò di essere più meravigliosa di Salazzle, Jellicent battè Chandelure in poco tempo, e si arrivò a Centiskorch e Tyranitar. Seikatsu fece Megaevolvere Tyranitar, ma quando vide Centiskorch Gigamax, si paralizzò completamente: la ragnatela... Galvantula... Le scintille... Quella sensazione viscosa e schifosa... Seikatsu spalancò gli occhi e sentì il respiro farsi sempre più pesante, il battito accelerato: era in preda al terrore puro.
Dalle tribune, Zoroark esclamò:"BAGAROZZO DI FUOCO!" Cominciò ad agitarsi e non riuscendo a rifugiarsi nella chioma di Ginepro, si buttò nel cappuccio della felpa di Laburno. I due ragazzi si guardarono perplessi e poi guardarono Drake:"Accidenti, questa non ci voleva. Seika ha il terrore dei tipi Coleottero!" Laburno strinse la sbarra della tribuna: avrebbe voluto buttarsi in campo, scuoterla e dirle di riprendersi, che ormai aveva vinto. Ma non poteva farlo. Latios sospirò, cercando di rimanere calmo, perché anche lui aveva paura, ma era riuscito a superarla, e si mise in contatto con Seikatsu:"Seika, non aver paura. C'è Tyra con te. Non puoi perdere." Tyranitar le si avvicinò e la scosse, poi lei si riprese:"Non mi faccio sconfiggere da un maledetto bagarozzo infuocato, a causa di uno stupido trauma di sedici anni fa! Tyra, finiscilo, ora!" Tyranitar gli lanciò un Forza Antica in faccia a Centiskorch, poi gliene tirò un secondo e il Pokémon finì a terra. Seikatsu arrivò a fine lotta ansimando, per la paura, poi Tyranitar le si avvicinò per consolarla:"Sto bene, Tyra. Grazie. Sei stato bravo." Disse, accarezzandolo sul muso.
Nei camerini, Seikatsu ci arrivò portata in braccio da Tyranitar, e Laburno le corse incontro, preoccupato, e si abbassò davanti a lei, come nei camerini dello Stadio di Azzurra:"Seika, tutto bene? Non hai idea di come io sia stato tentato di lanciarmi in campo a cercare di farti riprendere. Tuo nonno mi ha detto che hai il terrore di quei Pokémon. Perché non me lo hai detto? Se lo avessi saputo, ti avrei avvisata." Seikatsu tirò un lungo respiro e allungò le braccia verso di lui, e Laburno capì che lei voleva un abbraccio. Lui la prese direttamente in braccio, sollevandola e poi sedendosi al suo posto, con lei sulle sue gambe. Lei gli mise le braccia al collo, e cominciò a singhiozzare in silenzio. Laburno sospirò:"Ragazza mia, hai tante cose da dirmi. Non ti leggo nel pensiero, a differenza di Latios." Seikatsu si staccò da lui, sobbalzando:"Come fai a saperlo?" Lo guardò sospettosa, ma lui sorrise, mentre le levò via le lacrime con una mano:"Molto semplice: basta osservarvi. Tu e Latios vi guardate in una maniera come se vi diceste qualcosa. Poi ti sei ripresa quando lui ha cominciato a guardarti. Spesso e volentieri anche Ban e Zoro gli rispondono dietro, senza che lui abbia effettivamente detto qualcosa. Poi è di tipo Psico anche, non mi stupirei se ne fosse capace." Lei annuì:"Sì, è così. Anche lui ha paura dei tipo Coleottero. Non è stata una bella storia." Seikatsu gli appoggiò la testa contro il petto, e Laburno le appoggiò il mento sopra la testa:"Non ci muoviamo finché non ti calmi. D'altronde, Dandel è sempre in ritardo. Poi, tra tutti noi, come Maestra Drago sei tu quella che può vantarsi di più, dato che hai ammaestrato anche Draghi Leggendari. Se fai un po' di ritardo, non succede nulla. Se non vuoi parlarne, va bene, ma prima aspettiamo che ti tranquillizzi." Seikatsu annuì, e cominciò a respirare lentamente.
Ginepro era con Drake, fuori dai camerini, mentre teneva in braccio Zoroark, sempre tramutato in Zorua, che tremava e ansimava. Ginepro cercava di calmarlo, cullandolo, mentre Drake e Banette gli raccontarono cos'era successo. Il cantante rimase scioccato, e si preoccupò anche per Seikatsu, ma quando la rivide arrivare con Laburno le sorrise e le porse Zoroark. Lei lo abbracciò e lo accarezzò dolcemente:"Tranquillo Zoro, non sta succedendo nulla, è passato tutto." Zorua la guardò e annuì, per poi tornare alla sua forma normale.
Dopo il trauma, Seikatsu e Laburno salutarono Ginepro, e Seikatsu lo ringraziò con un abbraccio veloce, dopodiché lei e Laburno saltarono in groppa a Latios e volarono spediti a Goalwick, con il nonno di Seikatsu che partì in groppa a Salamence.
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Laburno X OC Tsundere (Pokémon Spada e Scudo)
FanficSeikatsu e Laburno si incontrano da bambini, rispettivamente a cinque e sette anni per poi perdersi di vista. Si incontreranno di nuovo, 15 anni dopo, nei quali Seikatsu è diventata una Maestra Drago specializzata nel tipo Buio e Spettro, mentre Lab...