Capitolo 4: Quindici anni dopo (Parte 2)

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Il giorno previsto dell'arrivo di Seikatsu, Laburno si svegliò parecchio emozionato: non vedeva l'ora di rivedere Seikatsu e ringraziarla di cuore per il Flygon. La mattina dovette farsi un caffè bello forte, arrivando a sentire il battito del cuore accelerato e cercò di capire se la causa fosse l'emozione oppure gli era arrivata la tachicardia, come Hop gli aveva detto il giorno precedente per via della quantità imbarazzante di caffè che aveva bevuto negli ultimi due giorni, ma si era limitato a spegnere Hop:"Se il mio prendere caffeina è più importante che sistemare lo stadio, allora puoi tornare al laboratorio di Sonia a fare le tue ricerche, invece di farmi perdere tempo." Ribattè Laburno il giorno prima, nel mezzo degli ultimi preparativi:"Sarà, ma non vorrei che diventassi un Pokémon di tipo Spettro. Anche se sarebbe interessante studiarti." Sghignazzò Hop, infastidendo il Capopalestra ulteriormente:"Guarda che posso tranquillamente devstarti con la squadra che ho in serbo per il Torneo, per cui ti consiglio di chiudere la bocca, o si riempirà di sabbia." Hop temette che Laburno gli tirasse un pugno, ma suo fratello Dandel intervenne per salvarlo:"Dai Hop, lascia lavorare Laburno. Sai, per lui è molto importante che Seika abbia una buona impressione. Altrimenti come diventerò zio?!" Laburno e Hop si guardarono confusi, poi guardarono Dandel, con un sorriso fiero stampato in faccia:"Dandel, cosa stai dicendo? Prima mi vuoi far sposare con Seika, e adesso pianifichi che devo pure farci figli?" Dandel annuì orgoglioso, mentre Hop rimase deluso:"Pensavo ti riferissi a me. Mi sembrava strano." Laburno rise sarcasticamente:"Di cosa ti illudi? Sei minorenne. Non penso proprio che Seika vada con uno così piccolo." Hop si limitò a sospirare infastidito e lasciò lo stadio per la gioia di Laburno, il quale riprese a lavorare. Dandel non disturbò l'amico ma andò a cercare il fratellino per spiegargli che Laburno era molto teso, perché doveva ospitare nel suo stadio Maestri Drago di un calibro elevatissimo e aveva addosso parecchia pressione, e inoltre avrebbe incontrato la persona che gli aveva reso possibile raggiungere tutto questo.

Laburno si svegliò presto per mandare un messaggio a Seikatsu, dato che Dandel glielo aveva passato, inviandole la posizione di Knuckleburgh. Non si era mai sentito così teso nell'inviare un messaggio ad una ragazza, per cui rimase sorpreso di se stesso quando esitò nell'inviarle il messaggio. Sobbalzò quando vide il visualizzato, senza sapere che in realtà non era Seikatsu ad averlo visto, ma Banette che era l'incaricato di guardare i messaggi e le chiamate durante i voli spericolati dell'Allenatrice. Banette gli rispose con un messaggio educato, senza far capire che dietro allo schermo ci fosse lui.

Seikatsu sentiva il vento scompigliarle la frangia e i ciuffi di capelli rimasti fuori dalla coda, che sventolava violentemente. Non lo percepiva nemmeno, così come non sentiva le urla di Banette e Zoroark, né tantomeno le braccia di Zoroark che le stringevano la vita. Banette si era messo nella folta chioma di Zoroark per rispondere al messaggio di Laburno, e decise di salvare il contatto con il nome del ragazzo e dei cuoricini neri, sghignazzando senza ritegno. Seikatsu e Latios quando volavano insieme diventavano un'entità unica: le loro menti si allineavano e si annientavano in contemporanea. Non percepivano il vento e i suoni che li circondavano, cadendo in una profonda trance che gli permetteva però di vedere gli ostacoli ed evitarli senza scontrarsi nella direzione da schivare. Ciò che Seikatsu sentiva con Latios, accadeva con gli altri Pokémon Drago che cavalcava, ma con Latios la situazione era diversa: diventavano anche all'esterno un'entità unica, impossibile da dividere. Latios volava ad una velocità strabiliante, schivando qualsiasi cosa senza farsi il minimo danno, ma Banette dovette interrompere quella profonda trance e stato di concentrazione elevatissimi per dare le istruzioni a Seikatsu su dove andare, per cui le diede una sberla in testa: Seikatsu uscì da quello stat, riprendendo consapevolezza del mondo esterno e di se stessa, e con un colpetto dei talloni fece fermare Latios, il quale ne uscì spaesato e confuso pure lui. Era sempre uno shock interrompere il loro equilibrio, ma i due si ripresero subito. Seikatsu prese il telefono, che Banette gli passò e lei aprì la mappa di Galar con segnata la città e allungò il braccio per farla vedere a Latios, in modo tale che anche lui sapesse dove bisognava dirigersi senza rompere l'equilibrio. Inoltre, lei non notò come Banette aveva salvato Laburno, e si rimise il Cellulare Rotom in tasca. Zoroark nel frattempo stava guardando giù e si era stretto ancora di più a Seikatsu, la quale assieme a Latios stava cercando di riacquistare la concentrazione per ritornare ad allinearsi e proseguire l'Ipervolo, ma il suo Pokémon volpone non era d'aiuto:"Zoro, posso sapere cosa c'è? La vuoi smettere di agitarti?"-"Seika, sotto abbiamo letteralmente l'oceano! E sai chi ci vive? Wailord! Wailord è anche più grande di Kyogre! In più, come se non bastasse, sono pure curiosi e sarebbero disposti a saltare fuori dall'acqua per vedere cosa siamo! Mannaggia a loro e alla loro faccia ebete! Non voglio finire a vivere dentro ad un gigante con la faccia da scemo!" Si lamentò Zoroark, al che Seikatsu disse la prima trovata che le venne in mente per accelerare il viaggio:"Trasformati in Zorua e salta davanti."-"Con molto piacere! Ban, levati." Zoroark prese Banette per la sua coda e lo tirò via dalla sua chioma, ricevendo insulti da quest'ultimo, per poi assumere le sembianze da Zorua e saltare davanti a Seikatsu. La ragazza prese lo Zorua e se lo strinse al petto, ricordando di quando da bambina camminasse tenendolo così mentre con la mano libera stringeva quella di Banette. Non era cambiato molto, poiché a Zoroark piaceva assumere le forme di Pokémon piccoli che potessero starle sulla spalla, dato che non aveva voglia di camminare manco morto, mentre Banette lo teneva per mano molto spesso. A questo giro, Banette dovette aggrapparsi lui alla vita dell'Allenatrice e gridare per la velocità, mentre Zoroark si limitava a tremare e a cercare di respirare nella presa salda di Seikatsu. Ma come aveva detto Zoroark, alcuni Wailord non tardarono a far emergere le loro teste per vedere chi ci fosse sopra di loro, ma per fortuna non saltarono per osservarli da vicino.

Laburno X OC Tsundere (Pokémon Spada e Scudo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora