Capitolo 46

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Elena

Quando mi dice che è una narcisista e le piace umiliare e punire le persone che non svolgono correttamente il loro lavoro mi si smorza il fiato in gola.

Lei sorride ed accavalla le gambe mettendo un piede davanti al mio viso.

- Ti accetto e apprezzo ciò che hai scritto e giocherò con te svolgendo il mio compito di padroncina, quindi per prima cosa voglio che tu prenda il mio piede con le mani e lo lecchi come se lo volessi divorare, ovviamente sotto allo sguardo attento della telecamera del mio telefono e se non mi riterrò soddisfatta lo invierò a qualcuno come punizione. Ovviamente ti toglierai la maglietta e terrai le gambe bene aperte perché si veda tutto di te. Puoi iniziare. Dice facendomi trasalire e umiliandomi perché mi vuole filmare.

Non potendo rifiutarmi perché ciò mi eccita e mi manda in estasi mi sfilo la maglietta tornando ad essere nuda e prendo il suo piede dal tallone e dagli alluci guardandola dal basso verso l'alto,  trovando apprezzamento e soddisfazione sul suo volto.

Apro la bocca e avvicinando la faccia al suo piede lecco con avidità la sua pianta con la lingua, lasciando volutamente scie di saliva ma lei non accende il telefono, aspetta.

Lecco il suo piede pulito dopo aver fatto la doccia trovandolo meno salato di ieri e quindi il mio compito è più facile e meno difficile ma ugualmente degradante.

Lei apprezza perché sorride e lo ritrae un istante perché le faccio il solletico, ma poi prendendo il telefono la sua attenzione si sposta sul foglio di carta e lo fotografa e infine mi mostra lo schermo del suo iphone, ove vedo che ciò che ho scritto, lei lo ha salvato come screen saver sullo schermo del suo telefono per poterlo leggere sempre ogni volta che vuole.

Io continuo a solleticare le dita guizzando tra un alluce e l'altro la mia lingua finché fa partire la registrazione.

Tutto questo mi porta ad eccitarmi e a bagnarmi ancora di più ed io mi impegno senza sosta succhiandole l'alluce quando mi porge una domanda che serve per umiliarmi.

- Quanto ti eccita leccarmi il piede?

- Tantissimo padroncina. Rispondo con la mia saliva che mi bagna anche il mento.

- Sei bagnata a sufficienza tra le tue gambe?

- Sono fradicia padrona. Rispondo sorridendole tornando a leccarle il dorso del piede fino ad arrivare sul collo.

Spegne la registrazione e mi guarda rammaricata.

- Mi spiace ma non hai superato la prova, non ci hai messo abbastanza impegno. Adesso per punizione invierò questo video a qualcuno. Cosa dici di darmi il numero di tua mamma.

Sbianco alle sue parole, mi si rizzano i peli sulla nuca e mi bagno ancora di più, percependo un formicolio tra le mie labbra che in altre occasioni avrei soffocato toccandomi da sola fino a venire.

- Non puoi chiedermi questo, lasciala fuori per favore. Piagnucolo ma lei scuote la testa.

- Dammi il numero e dammelo corretto ti do dieci secondi per dirmelo.

Lei è cattiva, questo è un colpo basso che non mi sarei mai aspettata. Sospiro e mi umilio baciandole il piede che tiene sulla moquette che forse come gesto è anche più denigrante perché ti abbassi come più non si potrebbe.

- Padroncina ti supplico non umiliarmi in questo modo. Non lo merito.

- Dammi il numero e ti darò un altro tentativo allora per rimediare al tuo scarso impegno.

Mi rialzo e lei seria mi fa segno di muovermi, vuole il numero di mia mamma. Sospiro la guardo e sul suo volto vedo che non la smetterà fino a quando non le darò il numero e allora mi sottometto totalmente dicendole numero dopo numero, sperando che lei non lo usi mai e in nessun caso, perché se vedesse quel video le conseguenze sarebbero catastrofiche per me, perché perderei tutta la stima che lei aveva riposto nei miei confronti, purtroppo invece lei fa partire la chiamata e mette in vivavoce, mentre io tremo, non sapendo cosa fare e quando sento la voce di mia mamma sbianco ancora di più e il mio cuore inizia a battere all'impazzata e da tanto sono agitata vorrei morire.

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