Capitolo 2 - Due impegni (Parte 2)

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Marianella non riusciva a pensare nemmeno al suo nome. Pensava solo a quella strana sensazione che aveva nella pancia, una specie di confusione mista a calore. E un profumo che l'avrebbe accompagnata per sempre: l'acqua della fontana era piena di fiori di gelsomino. Così funziona molte volte la provvidenza: fuggendo dal destino, non facciamo che correre verso di esso.

La magia durò appena un istante, però per Mar e Thiago il tempo divenne denso e i secondi si allungarono all'infinito. Finché due urla non risvegliarono entrambi dalla trance. Era Justina che, vedendo Marianella fuori dalla Fondazione e zuppa d'acqua, urlò dall'indignazione. L'altro urlo, più acuto e scioccato per la sorpresa, lo diede dopo aver riconosciuto il figlio di Bartolomeo. Justina aveva una tenera devozione per il "bimbo Thiago", come lei lo chiamava; lo aveva cresciuto da bambino, soprattutto da quando Ornella lo aveva abbandonato. Thiago nutriva sentimenti contrastanti nei suoi confronti. Da un lato, la particolare tenerezza di Justina fu la cosa più vicina all'affetto materno dopo l'abbandono della madre. Ma dall'altro lato, era il braccio destro di suo padre, che assecondava in ogni sua decisione. 

- Bimbo Thiago! Che allegria! Tuo padre sapeva che saresti venuto? - chiese come se non sapesse che non era una buona cosa che fosse lì. 

- No - rispose lui con un sorriso, e con ironia aggiunse - Volevo fargli una sorpresa. - 

- E sarà così sorrrrpreso! - esclamò Justina, dissimulando la tensione. 

Era evidente che non sarebbe stata una bella sorpresa per Barto. Perché, tra le altre ragioni, la causa principale della partenza di Thiago era di non farlo vivere con i ragazzi della Fondazione. Trovandosi nelle vicinanze, Thiago avrebbe potuto rendersi conto delle attività che vi si svolgevano. Per quello stesso motivo Justina prese per le spalle Marianella e la trattò con una forzata dolcezza. 

- E tu che fai, Marita, qui fuori? - Justina aveva questa antipatica mania di deformare i nomi delle persone che non le piacevano. - È già tardi, è pericoloso stare per strada! Inoltre bagnata? - 

- Sì, è inciampata ed è caduta nella fontana. - spiegò Thiago. 

- Vivi qui? - chiese direttamente a Marianella. 

Ma Justina interruppe immediatamente quel dialogo, era gravissimo che Thiago intimasse con loro. 

- Sì, certo, Marianella è nuova alla Fondazione. Ma vai, Thiaguito, vai da tuo padre. È molto contento per il fidanzamento di tua zia Malvina. - 

- Malvina si fidanza? Oggi? Mi piace come mi mettano a conoscenza delle cose in questa famiglia.- disse ancora ironico. 

E guardò di nuovo Marianella, che non riusciva a togliergli gli occhi di dosso. 

- Stavi scappando? È successo qualcosa? - Mar stava per rispondere, ma Justina la prese per le spalle, stringendola ancora di più, e finse un sorriso.

- Certo che no! Cosa stava scappando, se è proprrrrio qui! L'ho mandata a cercare Jásper, e questa maldestrrrra si è arrampicata sul cancello invece che aprirlo! Vai, Thiaguito, vai! -

- E dove sta? - dise Thiago cambiando argomento. - 

- E dove può stare? Sicuramente sarà nel giardino sul retro. -

- Vado a salutarlo. - disse e passando guardò Marianella in un modo che fece accelerare ancora di più il cuore della giovane. 

- Ci vediamo, allora. - 

Lei non rispose. Lo guardò camminare intorno alla villa verso il cortile sul retro, mentre Justina manteneva il suo sorriso teso e teneva Mar per le spalle. Appena Thiago scomparve dietro la casa, la governante si scagliò ferocemente contro la piccola.

Casi Angeles - L'Isola di EudamonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora