Un'ora dopo, Cielo fu molto sorpresa di vederli entrambi, addormentati, distesi sul suo letto. L'immagine la commosse e volle immortalarla per sempre. Furtivamente, prese la sua macchina fotografica istantanea, vecchia ma ben curata. Cercò l'angolazione migliore e li fotografò. Il flash svegliò Nico, che sorrise alla sua vista.
- Cielo... mi dispiace che abbiamo invaso la tua stanza. - sussurrò lui.
- Mi perdoni lei, per averla svegliata... - disse lei a voce bassissima. - Ma eravate così carini che volevo farvi una foto... -
Soffiò sulla foto per accelerarne lo sviluppo e li guardò.
- Gliel'avevo detto che l'avrebbe perdonata, visto? -
- Non so se mi ha perdonato. - disse Nico a voce molto bassa. - Ma è molto triste... Oggi ha incontrato sua madre. -
- Sì? E cosa è successo? -
- Gli è successo di tutto... L'ha vista, ha pianto, l'ha abbracciata, l'ha odiata, tutto insieme, Cielo... È esploso... e la prima cosa che ha fatto è stata venire a cercarti... Tu sei molto importante per lui. -
- E lui per me... - affermò lei, accarezzando Cristóbal mentre dormiva.
- Perché non ti ho incontrata prima? - si lamentò Nico.
- Vuole lasciarlo dormire qui? - si affrettò a cambiare discorso.
- Non ti dà fastidio? -
- Per niente. -
Lui la ringraziò, si staccò furtivamente da Cristóbal e lei si sdraiò accanto a lui, coccolandolo dolcemente. Prima di andarsene Nico li fotografò con la macchina fotografica di Cielo.
- Siete così carini... - mormorò.
Quando Cristóbal si svegliò, Cielo stava scrivendo il testo di una canzone. La vide e fu felice. Poi scoprì, accanto a lei, le due foto sviluppate: in una Cristóbal dormiva con suo padre e nell'altra accanto a lei. Quelle immagini gli fecero dimenticare per un po' l'angoscia per la madre. Lei lo vide sveglio e sorrise.
- Hai fame? Vuoi che ti prepari uno spuntino? -
Naturalmente lui accettò con gioia.
Due giorni dopo Nico stava provando il vestito che avrebbe indossato il giorno dopo per la cerimonia civile. Sentì qualcuno che lo strattonava: era Cristóbal.
- Pa... Mi perdoni per non averti parlato per diversi giorni? -
- Certo che ti perdono. - disse Nico sollevandolo. - Tu devi perdonarmi per averti mentito. -
- Ti ho già perdonato, papà... Ora voglio davvero parlare con mia madre. -
Poi Nicolás la chiamò e lei arrivò il più velocemente possibile al loft.
Cristóbal era seduto ad aspettarla, cercando di domare una ciocca di capelli indisciplinata. Nico la fece entrare, poi guardò Cristóbal.
- Bene... eccola qui. Se vuoi, io me ne vado... -
- No, resta. - rispose Cristóbal.
Ci fu un silenzio imbarazzante. Carla non sapeva se baciarlo o meno, ma improvvisamente Cristóbal si alzò e le portò un album di fotografie.
- E questo? - chiese sorpresa.
- Visto che non mi conosci da quando sono nato... ho pensato di farti un album, così potrai conoscermi meglio... Vuoi guardarlo? -
- Sì, certo. - disse lei.
E iniziò a sfogliare le pagine. Nico trattenne le lacrime, non voleva che suo figlio lo vedesse piangere.
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Casi Angeles - L'Isola di Eudamon
FantasyTraduzione (mia) italiana del libro "Casi Angeles - La Isla de Eudamon" primo capito della serie. Tratta gli avvenimenti della prima stagione, andata in onda in Italia con molto tagli. Spero che questo mio lavoro possa rendere felici gli appassionat...