Tutti andarono a dormire, tranne Justina.
Nonostante il gran trambusto di quella notte, al di là della preoccupazione per la scoperta del laboratorio clandestino, non smise di torturarsi con l'immagine di Luz, rinchiusa nel seminterrato, con la febbre alta.
Dopo aver scelto tra diversi antibiotici conservati in una scatola, sotto il suo letto, quale avrebbe dato a Luz, Justina iniziò a cantarle una canzone nell'orecchio, mentre le poggiava dei panni freddi sulla fronte per abbassarle la febbre.
Ma nel mezzo del ritornello, la ragazza aprì grandi i suoi occhi febbrili e focalizzò un punto nella semioscurità...
- Mamma... - esclamò debole e con una certa paura.
Justina si girò immediatamente verso dove la bambina, quasi impazzita, stava guardando. C'era Bartolomeo, che osservava, perplesso, l'altra scoperta di quella notte fatidica.
- Mamma... chi è? È il generale Bauer? - chiese Luce terrorizzata.
Quando Justina le raccontava storie di guerra, lo faceva usando nomi reali per i suoi personaggi immaginari. Nelle sue storie, il generale Bauer era un ufficiale crudele e spietato delle forze nemiche. Cielo, «la zozzona», era l'inumana amante del generale Bauer.
- Il generale Bauer? - ripeté Bartolomeo con un sorriso sarcastico.
- No, amore mio... - rispose Justina e come spiegazione disse a Barto: Io le ho detto tutto delle truppe nemiche.
- È Mogli, «il sanguinario»? - chiese Luz terrorizzata, provocando un'altra risata a Bartolomeo.
- No, Lucecita, il signore è un... giudice. - disse Justina, con doppia intenzione, guardando Barto. - Egli giudica... giudica ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Decide lui chi vive e chi no. -
- È cattivo? - chiese Luz, che aveva solo due categorie per inquadrare le persone: cattivi e buoni, amici e nemici.
- Sono giusto. - rispose Bartolomeo, ma fu una risposta piuttosto diretta a Tina. - E non sopporto la menzogna. -
- La guerra finirà, signor giudice? - chiese Luz angosciata.
Era la prima volta che vedevo un essere umano, oltre a sua madre e agli attori dei film che guardava avidamente.
- La guerra! - esclamò Bartolomeo e guardò Justina. - Siamo in guerra? -
- Mia figlia sa benissimo che fuori c'è una guerra. - disse lei e Bartolomeo notò che, là sotto, non pronunciava esageratamente le erre.
- Sono stufa di questa guerra! - si lamentò Luz. - Vorrei uscire e vedere il sole... Non l'ho mai visto. -
- Ha dieci anni e non ha mai visto il sole! Che follia questa guerra, eh? -
- La prego, signor giudice, non ci denunci. - supplicò Justina e continuò con la sua velata minaccia. - Altrimenti, molti non vedranno più la luce del sole. -
- Approfittate di quel poco che resta per dormire e riposatevi, più tardi parliamo... signora. - raccomandò Barto, fulminando con lo sguardo Justina, e si ritirò.
Ma in verità, a causa di tante rivelazioni e sconvolgimenti, nessuno si addormentò più. Nè Nico, nè la sua squadra chiusero occhio di fronte alla scoperta della totecona, nè Bartolomeo pensando al tradimento di Tina, nè questa pensando alle rappresaglie che avrebbe fatto il suo padrone. Neanche Luz dormì, eccitata dalla febbre e per aver visto per la prima volta un essere umano diverso da sua madre.
Non dormì nemmeno Malvina, che non aveva ancora potuto alzarsi dal pavimento e chiedere aiuto.
Tutti i ragazzi erano eccitati per quello che erano riusciti a ottenere e, allo stesso tempo, spaventati, pensando a quale nuovo piano avrebbe scatenato Barto ora che uno dei suoi segreti era stato scoperto.
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Casi Angeles - L'Isola di Eudamon
FantasyTraduzione (mia) italiana del libro "Casi Angeles - La Isla de Eudamon" primo capito della serie. Tratta gli avvenimenti della prima stagione, andata in onda in Italia con molto tagli. Spero che questo mio lavoro possa rendere felici gli appassionat...