Mentre Nico diceva di sì, Lleca si chiedeva, non capendo che quello che provava era angoscia, perché fosse così arrabbiato. Era seduto sul pavimento del corridoio, accanto a una piccola presa d'aria. Quando sentì gli applausi calorosi della sala e la musica che iniziava a suonare, capì che erano già sposati ed esclamò con rabbia:
- Questo tipo è uno scemo! -
In quel momento, diversi metri sotto di lui, nella cantina in cui viveva, Luz si trovava accanto a una grata simile, che aveva scoperto qualche giorno prima, coperta da un pezzo di legno che si era staccato a causa dell'umidità.
La grande novità non era stata proprio questa, ma che a volte, attraverso di essa, poteva sentire voci lontane. Da quando l'aveva scoperta, passava ogni ora del giorno incollata a quella grata, cercando di sentire qualcosa.
Ma questa volta la voce era stata molto chiara.
Qualcuno aveva detto: "Questo tipo è uno scemo".
All'inizio pensò che fosse la lingua parlata dai nemici, ma poi sentì chiaramente: "Non mi sposerò mai".
Era una voce disfonica, anche se non sembrava la voce di qualcuno di grande o cattivo. Con un po' di timore quanto di curiosità, si avvicinò un po' di più alla grata e disse:
- Chi sei? -
Lleca si spaventò quando sentì una voce di donna accanto a lui. Guardò in tutte le direzioni e quando sentì qualcuno dire "Ciao, ci sei?", capì che la voce proveniva dalla grata. Terrorizzato, si avvicinò.
- Ciao. - disse con apprensione.
- Ciao... - rispose Luz. - Chi sei? -
- Lleca. - affermò, incollato alla grata e, allo stesso tempo, vigile e pronto a scappare se necessario.
- Il generale Lleca? - Luz voleva saperlo, anche se era terrorizzata.
Quella volta, quando era uscita dalla cantina e aveva visto la ragazza bionda che era svenuta, prima aveva sentito delle voci e una aveva detto "Lleca". Quando Luz chiese a Justina cosa significasse, lei le disse che il generale Lleca era il più sanguinario dei militari nemici e che doveva guardarsi da lui; non doveva mai e poi mai, a nessuna condizione, uscire dalla sua cantina. Così, quando Luz sentì di nuovo quel nome, fu terrorizzata.
- No! Quale generale Lleca? - rispose lui. - Sono Lleca, punto e basta. -
- Ma sei un militare? -
- No... sono un ragazzo. -
- Un ragazzo? Quanti anni hai? -
- Ne ho dodici. - disse Lleca con orgoglio. - Tu chi sei? -
- Anche tu ti stai nascondendo a causa della guerra? - chiese Luz, non osando rivelare il suo nome.
- Quale guerra? - disse Lleca, molto sorpreso.
-La guerra di sopra... Ti stai nascondendo anche tu? -
- Tu ti stai nascondendo? -
-Sì. - disse, temendo di commettere un errore.
- Non c'è nessuna guerra qui, eh... Sei un po' chapita, vero? -
- "Chapita"? Che significa "chapita"? -
- Che ti mancano un paio di dolcetti dal barattolo... -
Luz rimase in silenzio, senza capire nulla di quello che stava sentendo.
- Dove sei? - chiese Lleca di fronte al silenzio.
- Nascosta, te l'ho detto. A causa della guerra. -
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Casi Angeles - L'Isola di Eudamon
FantasyTraduzione (mia) italiana del libro "Casi Angeles - La Isla de Eudamon" primo capito della serie. Tratta gli avvenimenti della prima stagione, andata in onda in Italia con molto tagli. Spero che questo mio lavoro possa rendere felici gli appassionat...