Capitolo 7 - Sorpresa dopo sorpresa (Parte 3)

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Cielo e Jazmín aiutarono Mar a cambiarsi d'abito e poi chiese a Cielo di truccarla, cosa che non aveva mai fatto prima. Mentre lo faceva, Cielo le chiese come si sentisse a sapere che Thiago avesse organizzato quella festa per lei.

- Per me e per la sua ragazza. - la corresse Mar.

- Ex ragazza. - corresse a sua volta Cielo.

E la incoraggiò a parlare di quello che provava per Thiago, ma Mar evitò l'argomento e chiese a Cielo dei suoi dilemmi amorosi.

- E tu, come ti senti a vedere che il tuo Don Indi sta con Malvina quando ama te? -

Cielo finì di truccarla e di parlare.

Mar si vide allo specchio e non riuscì a credere a quello che le sue amiche avevano fatto con lei; non si riconobbe, vide una bella ragazza che non avrebbe mai immaginato potesse essere.

Cielo l'accompagnò alla festa e insieme scesero la scala.

Il trambusto cessò e tutti rimasero stupiti nel vedere scendere Mar.

Aveva un vestito bianco, semplice e sensuale; i suoi capelli lisci e setosi e un sorriso che nessuno aveva mai visto.

Rama si innamorò ancora di più quando la vide, ma improvvisamente, come se lo eclissasse, Thiago avanzò e andò alla base della scala per accogliere Mar.

La prese con una mano e la condusse al centro della pista. Aveva chiesto espressamente al DJ di non mettere il valzer quella sera, credendo che Mar non sarebbe andata, voleva evitare la situazione di doverlo ballare con Tefi, ma si disse che avrebbe dovuto dare una grande mancia e un forte abbraccio al DJ, quando cominciò a suonare un valzer.

Quando il DJ vide scendere Mar, capì che fosse la festeggiata e autonomamente mise il valzer, proprio come faceva ogni quindicesimo compleanno.

Rama e Tefi si rattristarono e si infuriarono rispettivamente quando videro che Thiago e Mar iniziarono a ballare il valzer.

Cielo corse nella sua stanza per cercare la macchina fotografica, sarebbe stato imperdonabile non eternizzare quel momento. Ma non tornò mai.

Bartolomeo aveva già scritto quattordici dei sedici numeri che apparivano sul monitor, ma era riuscito a fare solo due cose: cambiare la musica con un lento (Under my skin di Frank Sinatra) e chiudere la porta girevole. Ora non potevano uscire e inoltre Tina era come estasiata dall'isolamento, dalla musica, dall'esperidina e dalla vicinanza.

- Togliti, Tina, che fa caldo! - disse quando lei lo abbracciò da dietro al ritmo della musica.

- Un attimo fa si lamentava del freddo che faceva qui... Godiamoci il caldo, mio signore. -

- Ma sei pazza, non ti rendi conto che siamo bloccati? -

Si ostinò a colpire la tastiera e all'improvviso lo schermo tornò a lampeggiare. Apparverosul monitor quattro riquadri con le immagini di quattro telecamere di sicurezza.

Nell'angolo superiore sinistro si vedeva iI corridoio del piano superiore da cui Cielo avanzava verso la mansarda. In alto a destra appariva lo studio di Bartolomeo, vuoto. In basso a sinistra si poteva vedere il giardino. E in basso a destra, si vedeva la sala.

- Telecamere di sicurezza? Che uomo geniale! - esclamò Bartolomeo.

Approfittando del fatto che fosse così ansioso e fingendo di avvicinarsi allo schermo per distinguere meglio ciò che trasmetteva, Justina lo prese in vita, al ritmo della musica.

- Ma sei impazzita! - le gridò Bartolomeo e aggiunse: - Sapevi che c'erano telecamere di sicurezza? -

- Solo quelle che ha messo nella zona dei ragazzi, amore mio, volevo dire mio signore. -

Casi Angeles - L'Isola di EudamonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora