A quindici anni, prepararsi per una festa è una cosa molto seria. In un incontro, in un'uscita, si gioca tutto ciò che conta a quell'età: l'incontro o la sepazione.
L'ansia di scoprire se il ragazzo o la ragazza che ti piace verrà, di verificare se ci sarà l'opportunità di parlare con lui o con lei; se ti guarda, se balla con qualcun altro, se ti parla, se ti dice quello che vuoi sentire o cosa non vuoi sentire. Se gli piaci o no. E alla fine della festa, l'ansia di sapere cosa succederà dopo quell'incontro o separazione.
In una festa può cambiarti la vita. E per quella, specialmente, ognuno si preparò con aspettative molto diverse...
Nacho si profumò, in eccesso, e in luoghi insoliti del suo corpo. Nutriva una speranza: perdere la verginità. Dall'età di tredici anni perseguiva instancabilmente questo desiderio, e ora, quasi a sedici anni, il desiderio era una necessità impellente. Sentiva che era arrivato il suo momento, e che quella festa sarebbe stata la sua grande opportunità per far coincidere i pensieri con i fatti. Quella piccola orfanella bionda lo aveva lasciato estasiato, e lui presumeva che lei, data la sua condizione, avrebbe facilmente ceduto ai suoi desideri. Pensò, in quel momento, che sarebbe stato opportuno conoscere il suo nome.
Jazmín era consapevole di ciò che provocava negli uomini, sapeva che la sua bellezza aveva un effetto magico. Quando a tredici anni il suo corpo cominciò a cambiare, cominciò a percepirne i risultati. Sapeva che la gentilezza con cui quasi tutti i ragazzi la trattavano aveva a che fare con la sua bellezza, essere carina era la chiave che apriva quasi tutte le porte, credeva. Anche se l'unica che voleva aprire era quella che conduceva a una vita migliore. Sentiva che il suo destino poteva prendere un'altra direzione, e il modo, immaginava, fosse dovuto a un principe che la tirasse fuori dal fango. L'idea di andare alla festa di Thiago dei suoi amici la rese entusiasta, il Rockland era il paradiso dei principi.
Tacho, invece, sentiva che quella festa fosse l'occasione per smettere di essere un «addormentato». Era il più grande e quello che aveva vissuto di più in strada. Era molto malizioso e audace, e con le donne era molto deciso e vincente. Non ha mai avuto difficoltà ad abbordare una ragazza, ma Jazmín lo aveva reso timido e goffo. Durante gli anni in cui non è stata alla Fondazione non ha smesso mai smesso di pensarla, dal giorno in cui è tornata non poteva fare a meno di immaginare il bacio che voleva darle. Ma per qualche motivo, con lei, tutta la sua malizia e mancanza di disinibizione si trasformò in goffaggine e timidezza. Quella notte decise di non avere frenarsi e affrontare Jazmín come l'uomo coraggioso che era.
Rama non era mai stato né audace né temerario come Tacho, tanto meno lo era da quando Mar era entrata nella Fondazione. Sentì un'attrazione immediata. Nessuno lo aveva notato in quanto lui faceva un grande sforzo nel nasconderlo. L'unica ad averlo l'aveva percepito era Alelí, che lo incoraggiava a esprimere a Mar quello che sentiva; però Rama si rifiutava poiché Mar non nascondeva di sentirsi attratta da Thiago. Non era sicuro di cosa Thiago provasse per lei, ma Rama capì che lei era incantata da lui; dovendo scegliere tra lui e qualcuno come Thiago, qualsiasi ragazza avrebbe scelto Thiago. Alelí gli disse, oltre che qualsiasi ragazza sarebbe morta per stare con lui, che era l'uomo più carino, dolce e migliore che ci fosse ma Rama credeva che solo sua sorella lo vedesse così. Alelí insistette affinché dicesse a Mar quello che provava, Rama lo considerò per un momento, ma fu colpito da un mal di pancia che lo fece quasi desistere dall'andare alla festa. Allora lo ricattò: o andava alla festa e parlava con Mar, o lei raccontava a Justina che Rama aveva preso una bambola dal laboratorio per lei.
Tefi aveva un'immagine molto chiara nella sua mente: la faccia invidiosa che avrebbero avuto Dolo e Delfu il giorno dopo, quando si sarebbe sparsa la voce che alla festa lei e Thi fossero stati insieme. Quell'incontro era solo un tramite per raggiungere il suo obiettivo. Ecco perché tutto doveva essere perfetto: i capelli, il make up e i vestiti. Ricordava ancora con rabbia e impotenza il momento in cui sua madre la informò che le avevano rubato il vestito. Lanciò una serie di insulti contro i delinquenti e i poveri, e dovette accontentarsi di un altro simile, ma non identico. Questa volta niente l'avrebbe fermata: il bacio con Thiago era un fatto, come erano un fatto i volti di invidia che avrebbero avuto Dolo e Delfu.

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Casi Angeles - L'Isola di Eudamon
FantasyTraduzione (mia) italiana del libro "Casi Angeles - La Isla de Eudamon" primo capito della serie. Tratta gli avvenimenti della prima stagione, andata in onda in Italia con molto tagli. Spero che questo mio lavoro possa rendere felici gli appassionat...