Alcuni giorni molto freddi anticiparono l'inverno. Iniziava il mese di giugno, erano passati quasi tre mesi da quando tutti erano arrivati alla Fondazione. Diverse routine si svolgevano quotidianamente, routine visibili e routine segrete.
Ogni mattina Cielo svegliava i ragazzi, incluso Thiago, con la colazione pronta. Poi lui andava a scuola, dove passava tutta la mattina e parte del pomeriggio.
I ragazzi poi andavano nel cortile coperto dove Nico gli faceva lezione. Nel pomeriggio partecipavano alle lezioni di ballo, svolte da Cielo, quelle di taglio e sartoria per le ragazze e falegnameria per i maschi, tenute da Justina. Avevano fatto una chiacchierata al riguardo, e Bartolomeo riteneva che, oltre alla lingua e alla matematica, era bene che i ragazzi imparassero qualche mestiere che risultasse loro utile il giorno in cui avrebbero lasciato la Fondazione.
Dopo pranzo, Cielo si dedicava alla pulizia del piano superiore della casa, attività che svolgeva con la costante presenza di Malvina, che non le si staccava. Malvina l'aveva presa come sua confidente e amica, un modo per assicurarsi che Cielo non la tradisse con il suo fidanzato. Alle otto di sera veniva servita la cena, e poi tutti andavano a dormire.
Tra queste abitudini ben percettibili se ne svilupparono molte altre, di carattere più incerto.
Le lezioni di taglio e sartoria e quelle di falegnameria dettate da Justina, in realtà, erano una facciata per nascondere le reali attività che i ragazzi dovevano svolgere nel pomeriggio. Justina li faceva uscire da una porta segreta per la strada, dove i ragazzi erano soliti rubare e chiedere l'elemosina.
La sera, dopo cena, Cielo salutava tutti nelle loro rispettive stanze; ma pochi minuti dopo, i ragazzi erano costretti ad alzarsi dai loro letti, per essere condotti al laboratorio di giocattoli, che era nascosto dietro un muro finto, posizionato strategicamente nel cortile coperto. Si apriva una botola e si accedeva al laboratorio, un luogo gelido dove i ragazzi passavano le fredde ore della notte incollando minuscoli occhi alle bambole, o lucidando e invecchiando macchine di legno. A tarda notte tornavano a letto, contando le ore in cui potevano dormire prima che Cielo li svegliasse.
Quando uno dei ragazzi commetteva un'insubordinazione, un calo di produttività o si avvicinava troppo al bimbo Thiago veniva punito, di solito consisteva in alcune ore di reclusione nella cella di punizione. L'assenza del punito si giustificava davanti a Nico e Cielo con qualche attività burocratica, o una semplice commissione che stava facendo per Justina.
Un'altra precisa e segreta routine era quella svolta da Justina per occuparsi della piccola Luz, rinchiusa nel seminterrato, al riparo dalla presunta guerra. Justina dormiva ogni notte con la bambina. Dopo aver messo a letto i furfanti, dopo il lavoro in laboratorio, lei si chiudeva nella sua stanza di servizio al piano terra, accanto alla cucina. Lì c'era uno specchio che nascondeva un piccolo buco che lei stessa aveva aperto, e da lì scendeva nel seminterrato.
La mattina presto preparava la colazione per Luz e tornava a occuparsi delle sue faccende domestiche. Durante il giorno, scendeva due volte a trovare la bambina e a portarle da mangiare. Aveva un altro accesso nascosto al seminterrato, attraverso una botola nel giardino, proprio dietro un piccolo mausoleo di famiglia. Alcuni antenati Inchausti, e la stessa Amalia, erano sepolti lì.
Sapendo che era un posto in cui nessuno avrebbe voluto avvicinarsi, Justina aveva costruito lì la botola. La manutenzione di quel piccolo cimitero era uno dei suoi compiti preferiti, un piccolo piacere che si dava alcuni giorni della settimana.
Rimandare e prolungare il fidanzamento con Malvina era un'altra routine quasi quotidiana di Nicolás. E segretamente, si arrendeva ad un'altra: dopo aver capito che Cielo era semianalfabeta, le propose di darle lezioni private. Affinché questi incontri non sembrassero illeciti ai suoi occhi, Nicolás le propose di farlo in segreto, nel carro di Cielo, che era stato parcheggiato in un angolo del giardino della villa.
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Casi Angeles - L'Isola di Eudamon
FantasyTraduzione (mia) italiana del libro "Casi Angeles - La Isla de Eudamon" primo capito della serie. Tratta gli avvenimenti della prima stagione, andata in onda in Italia con molto tagli. Spero che questo mio lavoro possa rendere felici gli appassionat...