Passarono alcuni giorni di benessere e cominciarono a spazientirsi perché non c'era traccia di maltrattamenti o minacce da parte di Bartolomeo o di Justina.
Finché un giorno, finalmente, arrivò la prova che cercavano, con una forza e una crudeltà che andavano ben oltre le loro aspettative.
- Quanti capelli che hai, Tini! - disse Bartolomeo mentre gettava una bottiglia di champagne vuota.
Avevano bevuto tutta la notte nello studio, ricordando le difficoltà che avevano sopportato in tutti quegli anni, eccitandosi a pochi minuti dal ricevere finalmente l'eredità tanto attesa. Lei era appoggiata alla scrivania; non abituata a bere così tanto, riusciva a malapena a stare in piedi.
- È tutto a posto, stai tranquilla, abbiamo un sacco di motivi per festeggiare... - disse Bartolomeo e guardò l'orologio. - Tra appena sessanta minuti ci porteranno l'assegno, Justin! -
E brindarono per l'ennesima volta.
Justina si emozionò e bevve, riuscendo a malapena a parlare tra il dolore e l'alcol.
- Signore, tanti anni ad aiutarrrla, di lavoro, di sacrifici... E ora si comincia a vederne i frutti. -
- Te lo dicevo Tatita, eh.... Raccoglierai la tua semina -
- Raccogliamo, signorrre, raccogliamo. A proposito... - disse Justina con chiara difficoltà a pronunciare le R - Ha pensato a cosa faremo con i mocciosi ora che siamo ricchi? -
- Non lo so, vedremo.... Ora voglio pensare solo all'Inghilterra, alla Francia... L'Italia! -
E cominciò a ballare la tarantella. Justina cercava di stargli dietro con una mano.
- Tu... Hai pensato a cosa fare con la tua parte? Dove vorresti andare? -
- Mi piacerebbe vedere il Mar Morto, signore. E muoio dalla voglia di vedere le catacombe di Rrroma. -
Un'ora dopo, quando arrivò il notaio Lacroix, entrambi cercarono di mantenere la calma.
- Entrate, Lacroix, entrate... - disse Bartolomeo, facendo anche fatica a pronunciare la "R" francese. - Aspetti qui, chiamo la felice ereditiera... -
- Non ce n'è bisogno, Bedoya. Ho già parlato con la signorina Bedoya Agüero... -
- In Bauer, eh! - completò Bartolomeo.
- Sì, con lei... e ha già firmato tutti i documenti. - concluse il notaio, si sedette e aprì una valigetta.
Justina e Bartolomeo si presero per mano ed erano eccitati all'idea dell'assegno che immaginavano di ottenere. Tuttavia, il notaio Lacroix tirò fuori un opuscolo e lo porse loro. Su un lato c'era scritto "Hogar de Día La Fraternidad" e alcune foto mostravano diversi bambini che mangiavano in una sala da pranzo comunitaria e giocavano con una maestra d'asilo. Bartolomeo guardò il volantino con sorpresa.
- Belle foto, ma cos'è questo? -
- È un volantino dell'istituto a cui è stata destinata la donazione. -
- Donazione? Quale donazione? -
- Come quale donazione?
Quella che ha fatto sua sorella... -
- Mia sorella? Donazione? Di cosa sta parlando, amico? - Bartolomeo si spazientì.
- Sua sorella ha donato l'intera eredità a questa istituzione.... Non ne era a conoscenza, Bedoya?-
- Agüero! - disse Bartolomeo con la faccia bordeaux.
Malvina stava aiutando, o meglio ostacolando, Nico, che stava salendo le scale con una pesante scatola. Stava per trasferirsi nella villa, dove avrebbero vissuto temporaneamente fino a quando la casa che aveva affittato con Malvina non sarebbe stata consegnata loro.
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Casi Angeles - L'Isola di Eudamon
FantasyTraduzione (mia) italiana del libro "Casi Angeles - La Isla de Eudamon" primo capito della serie. Tratta gli avvenimenti della prima stagione, andata in onda in Italia con molto tagli. Spero che questo mio lavoro possa rendere felici gli appassionat...