Primo aggiornamento dell'anno, auguri a tutti❤️
Ogni diritto implica una responsabilità:
ogni opportunità, un obbligo;
ogni proprietà, un compito;
ogni dovere, un volere.
"Dove mi trovo? Perché non riesco a vedere niente di chiaro? Sono solo ombre, ed io ho paura dei fantasmi. C'è qualcuno che può sentirmi? Vi prego, aiutatemi. Tiratemi fuori da qui."
Sobbalzo dalla superficie morbida, cacciando un urlo, seguito da un respiro affannoso e terrorizzato. Non riesco a vedere e sentire niente, e il panico non fa che aumentare.
Riesco a sentire solo il soffice su cui mi trovo, ma non so se sia una cosa positiva o negativa: è un letto di morte? I miei occhi sono spalancati, ma è come se non avessi più le pupille, e al loro posto fossero stati inseriti litri di eye-liner, facendoli diventare completamente neri.
«Lin? Lin, mi senti?» Odo, ma non riesco a distinguere le voci nella mia testa, o quelle reali. Forse quelle reali non possono esserci, perché sono sola, come sempre. Vorrei provare a parlare, dire qualcosa, ma oltre ai gravosi respiri spaventati, dalla mia bocca non esce niente. Cosa sta succedendo nella mia testa?
«Cazzo, Lin.» Sento di nuovo urlare, con un tono di voce impaurito. Non può essere la mia coscienza interiore, perché anche questa parte di me ha un accento femminile.
Oddio, forse questa volta non sono da sola. Tento di moderare il ritmo dei respiri, cercando di poter calmarmi, ma è tremendamente difficile. Non ho input. Chi è che mi chiama Lin?
«Lin, io non so come comportarmi. Cerca di rispondere.» Mi scuote, mettendo le sue mani sulle mie spalle. I respiri cominciano ad affievolirsi, e il battito del mio cuore accelera, permettendo però di placare il panico. Forse ho bisogno di ascoltare la sua voce.
«Proviamo così: pensa a Kurt, o a Serkan. Oppure Günes. Sì, lei. Credo che lei ti piaccia. Pensa a loro che ti vogliono bene.»
Chi sono loro? Non riesco a collegare. La sua voce mi ricorda soltanto un ragazzo, e non è nessuno dei tre appena nominati.
«Sai di chi sto parlando? Dammi un segno, se la tua risposta è sì.» No, nessun segno. «Cristo, riesci a capire chi ti sta parlando?» Koray? «Se credi di saperlo, stringimi la mano.»
Faccio esattamente come ha detto, riuscendo a reagire ai miei impulsi, e anche il respiro rallenta. Riesco lentamente a calmarmi, con la sua mano ancora stretta alla mia, e finalmente comincio a vedere qualche colore oltre alle ombre nere. «Ho quasi paura di te.»
Lo sento ridacchiare leggermente, ed ora capisco. La sua voce, il suo tocco... lui è la mia cura. È la luce in grado di darmi la vita, ma anche la distruzione.
«Do-dove sono?» Mi guardo attorno, cercando di mettere a fuoco prima lui, e poi ogni angolo della stanza. Koray non mi risponde, ma si alza dal mio fianco, e molla la presa della mia mano. Credo di essermi ripresa. «Cosa è s...»
«Sei svenuta. Sei crollata su due piedi dopo aver corso. Ho avuto paura, pensavo stessi per morire.» Spiega, in tono cupo. Non credo sia la verità, è impossibile svenire per una corsa. Comunque sia, resto in silenzio. Riesco a ricordare ben poco di cosa è accaduto prima dell'ultimo impatto nella neve: la forte determinazione, Koray sbucato all'improvviso, la sua rabbia, la sua preoccupazione... forse ho accumulato troppa adrenalina.
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Luna nei tuoi occhi
RomanceFin da piccola, Aylin è stata accompagnata da una strana abitudine: guardare la luna. Qualsiasi cosa succedesse durante la giornata, la luna sarebbe stata la risposta, la causa, o la spalla. Lei sa tutto, ed Aylin non ha bisogno di motivi per fidars...