Anche le cose più umili
diventano belle
se offerte da mani affettuose.
«Se perdi il tuo punto di riferimento, affidati alla luna. Lei saprà dove guidarti.» Mi consiglio quel buffo uomo che aveva deciso di starmi accanto e farmi cambiare città. Allora, le sue parole mi riportarono subito a pensare a quelle che una volta mia madre, durante un suo strano momento, mi disse: «Non prendere me come esempio, Linda. Va bene avere la mia stessa passione, ma ho paura che finirò per ferirti». Con quella sua dichiarazione, il beneficio del dubbio mi pervase.
Il mio uomo avrebbe dovuto essere mio padre, ma non l'ho neanche mai conosciuto, e questo mi fa sentire persa.
Osservo Koray mentre cammina liberamente nella neve, lanciando di tanto in tanto qualche occhiata dietro di lui, per assicurarsi della mia presenza. Inutile dire che sono a molti passi dietro di lui, non ho la sua stessa agilità.
Osservo i suoi capelli ondulati che fuoriescono dal cappello, le sue spalle delineate anche sotto al cappotto, la sua schiena che va a stringersi alla vita quasi come un palestrato, e le sue gambe svelte come una lepre, che quasi saltano da una parte all'altra.
Oggi la luna piena sembra riflettere completamente su di lui, ed io non posso fare altro che pensare al paradiso.
La bellezza è baciata dal sole, il paradiso è il riflesso della luna. Koray lo rappresenta appieno.
Forse si costringe ad essere antipatico;
Forse vuole essere odiato;
Forse preferisce morire di crepacuore per solitudine.
Io, però, ho potuto vedere i suoi cauti momenti, e non faccio altro che pensare che questa è la vera versione di lui. Non esistono persone cattive, ma a volte le persone fanno gesti cattivi. Questo, a mio parere, descrive proprio lui: una persona non potrebbe mai fingere così bene la bontà. La rabbia è più semplice da impersonare, e lo dico io che non la dimostro mai.
«Ti piace cambiare il nome delle persone?» Domando, quando si ferma per permettermi di raggiungerlo.
Mi guarda sconcertato. «Non dirmi che stai andando così lenta perché pensi a cosa dirmi...»
Abbozzo un piccolo sorriso. «Non sono abituata alla neve.» Come se il vento avesse sentito le mie parole, casco a terra come una foglia. Oddio.
Lui se la ride di gusto, tendendomi la mano. «È per questo che sei divertente, infatti.»
Resto a fissargli la mano imbambolata, senza parole, e le mie guance sembrano tingersi di rosso, perché avverto il calore che aumenta. Non mi aspettavo questo gesto.
Nonostante lo stupore, gli afferro la sua mano e mi alzo da terra. Scuoto la neve attaccata al giubbotto, e lui continua a camminare. Resto a guardare il cielo mentre lo seguo, in silenzio.
«Cambio solo i nomi delle persone che reputo simpatiche, maggiormente chi mi sta a cuore.» Risponde inaspettatamente alla mia domanda precedente.
Solo chi reputo simpatico e mi sta a cuore... quindi per lui rappresento una delle due caratteristiche?
Sento la mia pelle sciogliersi, ma resto in silenzio, a guardargli le spalle con lo sguardo da bambina. Ho appena visto lo zucchero filato, probabilmente. O meglio, il cioccolato fondente.
«Sono belli quelli che dai.» Faccio attenzione alla neve sotto i miei piedi, ma mi rendo conto di aver appena detto una cosa imbarazzante. Non volevo alludere a me, e finora, quali altri nomi strambi ho sentito da lui? Forse solo il mio e quello di Serkan.

STAI LEGGENDO
Luna nei tuoi occhi
RomanceFin da piccola, Aylin è stata accompagnata da una strana abitudine: guardare la luna. Qualsiasi cosa succedesse durante la giornata, la luna sarebbe stata la risposta, la causa, o la spalla. Lei sa tutto, ed Aylin non ha bisogno di motivi per fidars...